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Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2026 di Vinodabere – I Migliori Vini Dolci

Dopo avervi parlato dei Migliori Spumanti (link), dei Migliori Nuragus e Semidano (link), delle Migliori Granazza (link), dei Migliori Vermentino della Gallura (link),  dei Migliori Vermentino prodotti nel resto della Sardegna distinti per territorio (link), delle Migliori Vernaccia Ossidative e della Migliore Malvasia di Bosa (link), dei Migliori Altri Vini Bianchi (link), è il momento di passare all’ottava puntata dedicata ai Migliori Vini Dolci nella nostra Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2026.

Vi ricordiamo che Vinodabere ha pubblicato anche un articolo relativo ai Migliori Mirto dell’anno in corso prodotti in Sardegna  (sia bianchi che rossi): link.

Introduzione

I numeri parlano, come sempre, chiaro. Campioni recensiti: 305. Premiati con la Standing Ovation: 98, praticamente uno su tre. Con tre 100/100, l’inchino alla perfezione (o quel che più umanamente le assomiglia) che la testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it) non vuol negare (né negarsi) per chi la centra nel momento dell’assaggio a bottiglia anonimizzata. Quest’anno a fare bingo sono due Vermentino, il Ruinas del Fondatore 2022 di Depperu (un recidivo della qualità top), il Gallura Superiore Campianatu 2023 di Tenute Campianatu e un Cannonau di Sardegna, il Perdas Longas 2023 del pur titolatissimo Francesco Cadinu. Il tutto su un plafond di etichette testate di poco superiore alle 700 unità.

Chi ricordasse, o avesse sotto gli occhi i totali dello scorso anno, coglierà una differenza significativa: 100 in meno passati in assaggio. Ma la ragione c’è. Ed è dovuta in parti uguali alla difficoltà di un’annata, la 2023, che ha toccato in modo particolare i rossi (e in modo speciale la Barbagia), ma anche all’accresciuta maturità dei produttori. Che hanno fatto i conti a dovere con la necessità di impiegare solo le uve migliori e proporzionalmente ridotto, per un anno, la gamma di etichette. A premiarli e consolarli almeno in parte, il risultato.  I 2023 assaggiati sono risultati estremamente convincenti (sono, del resto, due dei tre 100/100); con molti vini definibili per brevità (e in modo forse inappropriato) base che, arricchiti dalla rinuncia a Riserve e/o Ghiradas, hanno centrato esiti, classe e sensazioni di tutto rispetto.

Dal punto di vista dei territori, esaminando le sub-regioni dell’Isola, la Gallura ribadisce e rafforza la sua vocazione per il Vermentino (17 Standing Ovation su 35 in Guida) e dimostra di aver trovato anche una via d’interpretazione molto territoriale per il Cannonau (4 Standing Ovation su 10 in Guida). Successo per il Vermentino anche in Romangia (4 Standing Ovation) e nel Coros (3 massimi allori). Pioggia di premi poi per l’ormai consolidata Mamoiada (12 su 21 Cannonau in Guida) che attraverso la scelta di farsi comunità vinicola compie ogni anno passi in avanti col suo Cannonau di montagna e la sempre più sorprendente Granazza.

Buone notizie anche da Orgosolo (3 su 4 i premiati con Standing Ovation) e da Oliena (5 su 9) che vede una sorta di rinascita del suo Nepente, emendato sempre di più da vecchie rusticità che lo frenavano. Quanto al Sud Sardegna, la bandiera resta il Carignano, con ben 7 Standing Ovation su 14. E, a dispetto di un evidente ritardo di consapevolezza e relativa comunicazione sulle potenzialità della zona, si copre di gloria anche Mandrolisai (7 premiati su 14), unica sub regione sarda con doc dedicata al proprio territorio.

Gli assaggi dei vini ossidativi (Vernaccia di Oristano e Malvasia di Bosa) e dolci dimostrano ancora una volta la grande distonia tra l’elevatissima qualità e le difficoltà commerciali che vivono queste tipologie di prodotti. Che meritano di guadagnarsi paladini e apostoli tra chi ne comprende il valore.

Infine: come diceva il grande Totò, è la somma che fa il totale. E il totale che ci pare balzi agli occhi è la crescita d’interesse che il mondo enoico sardo mette a segno ogni anno. E a chi, come Vinodabere, ne è stato testimone e narratore da pioniere, e in tempi non sospetti, il risultato odierno non può che fare immenso piacere.

Ad accompagnarci nel nostro percorso è, in qualità di sponsor, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano (che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il Centro tirrenico), formaggio dal forte profilo di cui esploreremo dopo la pubblicazione della Guida i migliori abbinamenti con le etichette premiate.

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

Abbiamo attribuito 1 applauso   a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi   tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la Standing Ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso il Ristorante VII Coorte di Roma, che ringraziamo per l’ospitalità.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

Revisione dei testi a cura di Pino Perrone.

Attività di redazione web a cura di Daniele Moroni.

I testi che leggerete in Guida sono di: Salvatore Del Vasto, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Susanna Schivardi, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani.

 

La Classifica dei Migliori Vini Dolci

 

10

Rosso dolce Gocce di Venere 2022 – Su Binariu 95/100    (territorio/zona dei vigneti: Mandrolisai) prezzo a scaffale enoteca 21 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Sensazioni agrumate, di frutti rossi e macchia mediterranea sono il preludio a un sorso fresco, sapido, avvolgente e di buon equilibrio, che chiude piacevolmente su ricordi iodati e minerali.

L’azienda: Su Binariu

Località Latarasiddu

08038 Sorgono (NU)

Tel: 334 3058532

Email: info@cantinasubinariu.it

Sorgono è il capoluogo storico del Mandrolisai, la cui DOC caratterizza i vini dell’areale. Il nome Su Binariu è ispirato ai binari del trenino che per 100 anni ha unito i piccoli paesi della zona a Cagliari. Fondata nel 1974, l’azienda di 5 ettari è gestita dai tre fratelli Zedde. Le uve coltivate sono soprattutto Bovale Sardo, Monica e Cannonau.

9

Passito Rosso Zirone 2024 – Cantina Fara 95,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Romangia) prezzo a scaffale enoteca 19 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Zirone è uno degli antichi nomi del vitigno a bacca rossa Girò. Un quadro olfattivo di media complessità si articola in sensazioni di macchia mediterranea, frutti di bosco, e ricordi di pepe nero. Una buona salinità è l’elemento centrale che garantisce l’equilibrio generale.

L’Azienda:  Cantina Fara

Località: Via Raga, snc,

 07036 Sennori (SS)

Tel.  368 721 1389

Email:  info@cantinafara.com

L’Azienda Agricola Fara nasce a Sennori agli inizi del ‘900 dalla passione e dall’amore che Pietro Fara ha dedicato al lavoro della terra e in modo particolare, alla cura della vigna per la produzione di uve per la vinificazione. La dedizione alla terra e ai suoi frutti hanno scandito la sua vita tutti i giorni. Questa passione è stata tramandata da padre in figlio.  Giorgio Fara porta avanti con amore e abnegazione il lavoro e la cura della vigna e, dal prodotto di questa unione passionale, nascono vini dal forte carattere, espressione dei colori e dei profumi del territorio di Sennori.   La Cantina Fara produce 5 vini: Jolzi Vermentino di Sardegna DOC; Ziu Pedru Cannonau di Sardegna rosso DOC; Oro Passito Moscato passito di Sorso Sennori DOC ; Zirone isola dei nuraghi rosso passito igt ottenuto da uve autoctone rosse e Bentosu isola dei nuraghi bianco igt un blend di Vermentino e un tocco di Moscato.

8

Girò di Cagliari Girò 2022 – Ferruccio Deiana 96/100 (territorio/zona dei vigneti: Parteolla) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa (bottiglia da 0,375 litri).

Dal vitigno autoctono Girò, ormai sempre più raro, nasce questo ottimo vino dolce rosso, che presenta sentori di macchia mediterranea, spezie, miele, ed erbe officinali. Il sorso è scorrevole, grazie all’apporto di freschezza e sapidità, che bilanciano a dovere dolcezza e ricchezza glicerica.

L’Azienda: Ferruccio Deiana

Località Su Leunaxi,

09040 Settimo San Pietro CA

Email: info@ferrucciodeiana.it

Tel.+39 070749117

La cantina Ferruccio Deiana è situata presso il comune di Settimo S.Pietro in località Su Leunaxi, nel cuore del Parteolla e Basso Campidano. La sua struttura ricorda i vecchi casolari campidanesi, ed è circondata da vigneti di Vermentino, Nasco, Malvasia, Moscato, Cannonau, Monica, Carignano ed alcuni vitigni internazionali, in una cornice che vede la presenza anche degli ulivi. Le viti risalgono ai primi anni ’90, la cantina può contare oggi su cento ettari di vigne impiantati con un sistema di allevamento a Guyot.

7

Nasco di Cagliari Aìlis 2021 – Cantina Sociale di Monserrato Pauli’s 96,4/100  (territorio/zona dei vigneti: Monserrato) prezzo a scaffale enoteca 17 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Un ottimo contrasto tra dolcezza da un lato, freschezza e sapidità dall’altro, caratterizza l’impianto gustativo. Il quadro olfattivo si declina in sensazioni di miele e frutta disidratata, fiori gialli e agrumi.

L’azienda: Cantina Sociale di Monserrato Pauli’s

via Giulio Cesare 2

09042 – Monserrato (CA)

Tel: 070560301

Email: info@cantinepaulis.it

Può considerarsi la più vecchia cantina sociale della Sardegna, ubicata a Monserrato, un paese vicino Cagliari. Era inizialmente costituita da 79 viticoltori che decisero di unire la loro esperienza per valorizzare il territorio dove avevano sede i loro vigneti. Oggi i soci della cantina sono 300, con una base viticola di 700 ettari. Le varietà coltivate sono principalmente Cannonau, Vermentino, Monica, Nuragus, Moscato e Nasco.

6

Passito 2024 – Cantina La Giara 96,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Oristanese) prezzo a scaffale enoteca 22 euro circa (bottiglia da 0,75 litri).

Si tratta di un blend di Malvasia, Nasco e Moscato caratterizzato da un quadro olfattivo che si articola in sensazioni iodate e floreali, note di miele e ricordi agrumati. Sapidità, freschezza e densità del sorso completano il profilo organolettico.

L’Azienda: Cantina La Giara

Bivio Escovedu

09090 Usellus (OR)

Email: info@cantinalagiara.it

Tel: tel:0783 938006

La Cantina La Giara nasce nel 1958, ai piedi dell’omonimo altopiano, dall’iniziativa di alcuni viticoltori nella sub-regione sarda della Marmilla, a circa 300 metri di altezza. I vigneti dei Soci si estendono in un raggio di circa 25 chilometri in territori che si distinguono per notevoli varietà e tipologie.

 

5

Moscato di Sardegna Passito Pa’Zia 2023 –  Li Seddi 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Badesi) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

In evidenza sentori floreali e fruttati, e poi a seguire cenni di frutta candita e mandorla, prima di regalare una dolcezza che non risulta assolutamente stucchevole. Sorretto da note salmastre, buona freschezza e intensa sapidità, il vino è intrigante e piacevole al sorso.

L’azienda:   Li Seddi

Via Mare,29

07030 Badesi  (Olbia-Tempio)

Tel.079683052 – 3492467604

Email: Amministrazione@cantinaliseddi.it 

Le dune sabbiose e i ceppi a piede franco caratterizzano il territorio di Badesi, davanti al golfo dell’Asinara, dove Franco Stangoni, insieme ai figli, alleva le viti, concentrandosi sul Vermentino, che qui ottiene straordinari risultati, senza però disdegnare di occuparsi, con buoni esiti, del Cannonau (anche in versione passita).

4

Moscato di Sardegna Passito Nùali 2022 – Siddùra 97,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Luogosanto, Gallura) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa (bottiglia da 0,375 litri).

Sensazioni minerali, iodate e salmastre si uniscono a ricordi di frutta disidratata e miele, ed anticipano un sorso avvolgente, armonico, sapido e di buon equilibrio. Il finale insiste su toni di albicocca secca e agrumi.

L’Azienda:  Siddùra

Località Siddura,07020, Luogosanto

Telefono: 079 657 3027

email: amministrazione@siddura.com

L’azienda è nata con l’ambizione di “rifondare” e restaurare i vigneti nei pressi del borgo medievale di Luogosanto in piena Gallura. I lavori di scasso hanno portato una decina di anni fa alla nascita di un vero e proprio punto di riferimento per la produzione locale. L’approccio punta alla valorizzazione dei vitigni locali attraverso un uso sapiente della tecnologia, in modo da produrre vini che siano espressione pura del territorio e, allo stesso tempo, facili da posizionare sul mercato. I progressi sono evidenti di anno in anno, con prodotti sempre più a fuoco.

3

Vino Liquoroso Rosso Festa Norìa s.a. – Cantina Santadi 99/100   (territorio/zona dei vigneti: Sulcis) prezzo a scaffale enoteca 30 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Vino fortificato (realizzato sostanzialmente come un Porto) derivante da un antico vigneto di Cannonau. Il quadro olfattivo è un’esplosione di Sardegna con sentori di macchia mediterranea, erbe officinali, frutti di bosco. Il sorso è potente, ricco, avvolgente, ma anche fresco e sapido e mette in evidenza uno straordinario equilibrio, che vale la nostra Standing Ovation.

L’azienda:   Cantina Santadi

Via Giacomo Tachis, 14

09010 Santadi

Email: info@cantinadisantadi.it

Tel. +39 0781950127

Nata negli anni Sessanta del Novecento, è probabilmente la cantina sociale del Sulcis più importante da un punto di vista storico, con un ruolo pionieristico per la valorizzazione del Carignano in termini di qualità e potenziale commerciale. È qui che Giacomo Tachis creò nel 1984 il Terre Brune, uno degli ambasciatori del vino sardo nel mondo. Oggi la via a fianco della sede aziendale prende il nome del celebre enologo. I soci sono circa 200, il patrimonio vitato (Vermentino compreso) è di ben 600 ettari.

2

Bianco Passito 2023 –  Cantina TraMonti di Antonio Marogna 99,3/100   (territorio/zona dei vigneti: Sorso, Romangia) prezzo a scaffale enoteca 21 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Vigneti che si affacciano sul golfo dell’Asinara danno origine a questo nettare dall’ampio ventaglio aromatico. Effluvi di frutta secca, miele, agrumi canditi e albicocche deliziano il naso. La ricca materia dolce sposa una freschezza sapida e minerale, rendendo il sorso armonico, vellutato ed elegante. Merita una superlativa Standing Ovation.

L’Azienda:  Cantina TraMonti di Antonio Marogna

Strada Provinciale 29

07037 – Sorso (SS)

Email: vendite@vinitramonti.it

Tel. +39 329 4878245

TraMonti ha sede in Romangia, a Sorso. La sua fondazione a opera di Salvatore Marogna risale al tardo XIX sec., quando fu riattato il sito storico di Tres Montes; a questo  si aggiungono nel 2010 i 4 ettari di Badde Pira, oggi fulcro della produzione aziendale. Gestione biodinamica, vendemmia manuale, nessuna filtrazione (decantazione spontanea) per il Cagnulari, il Cannonau e il Vermentino prodotti oggi da Antonio, discendente del fondatore.

Bianco Passito Hermes 2024 – Tenute Soletta 99,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Florinas, Coros) prezzo a scaffale enoteca 26 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Da vigne di Moscato a Florinas, a 400 metri di altezza su terreni sabbiosi-calcarei deriva questo straordinario vino dolce, dall’incredibile bilanciamento tra freschezza e sapidità da un lato e dolcezza e ricchezza glicerica dall’altro. Il quadro olfattivo è ampio e complesso con sensazioni di frutta disidratata (albicocca, fico), ricordi iodati e minerali, nuance di tè e spezie orientali. Merita la nostra Standing Ovation e la vetta della classifica della tipologia.

L’Azienda: Tenute Soletta

Località Regione Signor’Anna

Codrongianos (SS)

Tel +39 079 435067

Email: info@tenutesoletta.it

Umberto Soletta, dopo la passione giovanile per i motori e per il rally, e dopo aver lavorato nell’azienda di famiglia, ha dato vita a metà anni ’90 a questa splendida realtà nella provincia di Sassari. Ed il lavoro in vigna è costante ed imponente. Ad aiutarlo c’è anche la moglie Caterina e la sorella Pina ed ogni tanto fa capolino il padre che ha superato i 100 anni di età. Da poco è disponibile anche un Wine Resort presso l’azienda.

 

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