Può capitare a volte che il nome di una tipologia di vino, entri nel dibattito politico. E così Salvini alla domanda su quale vino avrebbe consigliato a Di Maio ha risposto tranquillamente ” uno Sforzato” per indurlo a mettere maggiore impegno nella dialettica tra partiti.
Prendendo spunto da questo, dopo aver assaggiato diversi vini nella sezione della Valtellina del padiglione Lombardia del Vinitaly, consigliamo ai due leader tre Sforzato di straordinaria qualità. Chissà che bevendoli insieme non si agevoli la formazione di un nuovo governo.
Sforzato di Valtellina Ronco del Picchio 2013 – Sandro Fay
Dalle viti più in alto ( 800 metri s.l.m.) un grande Sforzato che gioca le sue carte su toni floreali e fruttati. Elegante, fresco e complesso. Un piccolo capolavoro.
Sforzato di Valtellina – Vino Sbagliato 2015 – Dirupi
Nato come vino non convincente per l’azienda (da qui il nome) ha trovato ora con l’annata 2015 il suo equilibrio. Note floreali si uniscono a note speziate e anticipano materia e profondità di beva.
Sforzato di Valtellina – Albareda 2015 – Mamete Prevostini
Finezza, eleganza e complessità sono al centro dell’assaggio, seguiti da freschezza e lunghezza balsamica e da un bellissimo finale di macchia mediterranea.