200 anni di attività di Macallan per l’antichissima distilleria che ha fatto del tempo il suo alleato più prezioso. In compagnia di Andrea Brulatti, Brand Ambassador di Macallan, scopriamo una selezione ragionata, tra grandi classici ed edizioni limitate che rappresentano lo stile raffinato ed elegante, caratteristico di Macallan.
DUE SECOLI DI STORIA ED OLTRE
La storia di Macallan è un racconto affascinante, imperniato sullo scorrere del tempo e l’arte dell’attesa.
Le origini
La tenuta Macallan è situata nel cuore dello Speyside scozzese e risale al 1543, quando le terre di Easter Elchies sono state donate alla famiglia Grant dal Vescovo di Moray.
Nel Settecento il Capitano John Grant eredita la tenuta, dove viene costruita la Easter Elchies House, oggi simbolo del whisky riportato su ogni etichetta.
Successivamente, nel 1820 Alexander Reid, agricoltore ed insegnante locale, affitta la casa e la fattoria.
Dopo qualche anno l’Excise Act cambia le sorti della Easter Elchies House, che diverrà una nota distilleria.
La nascita e i primi anni
Nel 1823, con l’Excise Act, infatti, cessano le restrizioni sulle distillerie autorizzate ed iniziano a diffondersi nuove distillerie, inaugurando l’era moderna della produzione di whisky.
Alexander Reid, da sempre interessato all’arte della distillazione, coglie l’occasione e avvia una delle prime distilleria con licenza appena un anno dopo. Nasce così la distilleria Macallan, che inizia la produzione nel 1824.
Successivamente la disitilleria passa a James Stuart che fa investimenti, amplia la produzione e la distribuzione. E il nome di Macallan comincia ad essere ben conosciuto.
La distilleria non passa inosservata agli occhi di un signore, già socio di Talisker, che vende le sue quote per acquistare Macallan. Lui è Sir Roderick Kemp e sarà soprannominato l’Architetto.
L’Architetto di Macallan
Roderick Kemp oltre che proprietario di Talisker è un mercante di vino e distillati. Conosce dunque i vini ed ha un’intuizione che diviene un elemento fondamentale dello stile Macallan: la scelta di botti ex sherry.
Ancora oggi il 95% delle botti di Macallan utilizzate per la vastissima produzione son ex sherry, prodotte con rovere sia europeo che americano.
Lo Spirito del tempo
Janet Harbison, detta Nettie, figlia di Roderick Kemp, ha condotto la distilleria attraverso un periodo difficilissimo.
Divenuta direttrice dell’azienda per una sciagurata necessità: la prematura scomparsa del marito, già impegnato in quel ruolo. Inoltre, agli inizi del Novecento, deve affrontare la sopravvivenza attraverso le Grandi Guerre.
Ha una idea che sarà un altro elemento fondamentale di Macallan e consentirà lo sviluppo nei decenni a seguire: l’investimento nel tempo.
Pensa a edizioni con lunghi invecchiamenti e questo resterà una filosofia distintiva. Probabilmente molti ricorderanno la pubblicità di successo uscita sul finire degli anni ’80, in cui una timida bottiglia vuota bussa alla porta di una botte di Macallan dormiente. Una volta svegliato, chiede: “da quanti anni sono qui?”. “5 anni” risponde la bottiglia. E Macallan rigirandosi risponde che non bastano, deludendo la povera bottiglia.
Inoltre, nel 1926 Nettie seleziona alcuni botti e crea il “suo” whisky. Spirits of 1926 diventerà la bottiglia di alcolico più costosa della storia, venduta all’asta per 2,7 milioni di dollari.
Una nuova era
Nel 1996 Macallan entra a far parte del gruppo Highland Distillers successivamente acquisito dal gruppo Edrington, una holding scozzese, con numerose partecipazioni nel settore degli spirits in tutto il mondo.
Nel 2018 viene inaugurata la nuova distilleria: un capolavoro architettonico che coniuga modernità, design, sostenibilità ed alta tecnologia.
Nel 2023, per assicurarsi il costante approvvigionamento delle botti di sherry acquisisce il 50% del Gruppo Estevez, proprietario di Valedespino, una delle più antiche aziende vinicole di sherry.
Con i 200 anni di storia alle spalle, si consolida una lunga tradizione riassunti in 6 pilastri della filosofia produttiva di Macallan che ne condensano l’essenza.
I 6 Pilastri della filosofia Macallan
The Macallan Estate: la Tenuta, nel cuore dello Speyside sulle sponde del fiume Spey.
Curiously Small Stills: piccoli alambicchi, unici per forma e dimensioni, scelti con l’idea di massimizzare il contatto con il rame e concentrare il più possibile l’estrazione che conferisce corpo e struttura al whisky.
Exceptional Oak Casks: botti di rovere di alta qualità per le tipiche note aromatiche del Macallan
Sherry Seasoned: quasi tutte le botti ex sherry, provenienti da Jerez De La Frontera in Spagna
Natural Colour: tutti i colori dei whisky Macallan dipendono solo e soltanto dal processo di distillazione e affinamento senza alcuna altra interferenza
Mastery: tradizione, artigianalità, creatività ed una instancabile ricerca dell’eccellenza.
DEGUSTAZIONE
The Macallan Double Cask
La collezione Double Cask è un classico di Macallan. Il nome indica la scelta di affinamento in due tipologie di rovere: europeo e americano, mentre l’indicazione dell’anno indica il tempo di affinamento minimo del whisky nelle botti, ovviamente tutte ex sherry provenienti da Jerez de la Frontera.
The Macallan Double Cask Whisky 12 yo. Freschezza floreale, fiori di zagara, agrumi, cardamomo, poi miele d’acacia, vaniglia. Garbo, grazia, femminilità ed armonia. Sorso percorso da una balsamicità quasi mentolata. Pulitissimo il finale.
The Macallan Double Cask Whisky 18 yo. Profilo intenso e complesso, in cui si distingue una speziatura ricca, chiodi di garofano, zenzero, poi crème caramel, erbe officinali, datteri. Sorso avvolgente e largo, sfoggia potenza, conservando un perfetto equilibrio.
The Macallan Classic Cut
La serie Classic Cut di The Macallan arriva alla sesta edizione con l’imbottigliamento del 2023. La linea, nata nel 2017, vuole creare whisky classici ma ognuno caratterizzato da profili diversi. Un modo per dar voce a tutte le sfaccettate personalità della tradizionale distilleria scozzese.
The Macallan Classic Cut 2023. Ambra chiara. Pera e mela, fiori di sambuco, limone candito, verbena, miele. Sorso morbido e agile. Coniuga pienezza e cremosità, con un’elegante e raffinata freschezza. Nitida e lunga la chiusura.
The Macallan Rare Cask
La serie Rare Cask di The Macallan, avviata nel 2019, ha l’obiettivo di esaltare l’apporto di alcune botti, accuratamente selezionate, al fine di definire un whisky morbido, intenso e particolarmente ricco.
The Macallan Rare Cask 2024. Bellissimo, color mogano. Impatto olfattivo inizialmente fruttato, con note di pera, ciliegia e scorza d’arancia, poi anice stellato, after-eight, nocciola, vaniglia. Sorso sferico, garbato e avvolgente, con ricordi di tostatura, uva passa. Chiusura asciutta e agrumata.
La degustazione prosegue con un menu in abbinamento presso il locale romano La Zanzara.
Particolarmente convincente l’abbinamento della Vellutata di zucca con porcini e castagne, in cui il The Macallan Double Cask 15yo sospinge e amplifica la struttura aromatica del piatto, in un perfetto bilanciamento e connubio di sapori e aromi.
Altrettanto interessante l’utilizzo del versatile The Macallan Double Cask 12yo nel Rob Roy, preparato da Andrea Burlatti (Roby Roy: The Macallan Double Cask 12yo, Vermouth Storico Cocchi, Angostura, orange peel).
Michelangelo Fani, da oltre 15 anni appassionato di vino, distillati e gastronomia. Nel 2010 scrive occasionalmente su Dissapore. Nel 2012 collabora alla guida Bibenda 2013. Negli anni successivi partecipa ai panel per le Guide “ai sapori e ai piaceri regionali” di Repubblica (Lazio, Abruzzo, Marche Umbria, Puglia, Sardegna) e collabora con l’associazione Ateneo dei Sapori. Dal 2019 scrive sulla guida ViniBuoni d’Italia, edita dal Touring Club. Degwineandspirits.com è il suo taccuino di viaggio nel mondo del vino e dei distillati. Perché in fin dei conti, “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla” (Danny Boodman T.D. Lemon Novecento – Novecento, A. Baricco).
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