La base è Chardonnay 70% dalle vigne più vecchie, 20% di Sauvignon Blanc e 10% tra Pinot Bianco e Riesling (maggioranza Riesling). Siamo nella zona classica del Comune di Terlano a 265 metri di altezza. Tutte le uve vengono raccolte a mano, pressate intere e il mosto, dopo 36 ore di sedimentazione naturale a freddo, viene travasato in barrique. Una piccola parte fermenta spontaneamente, il resto con inoculo di lieviti selezionati.
Durante la fermentazione la temperatura non è controllata, ma si lascia che segua una cinetica naturale. La parte di Chardonnay svolge la malolattica per aumentare la complessità, struttura e profondità. Le altre componenti invece non la svolgono per mantenere una vibrante freschezza. Dopo 11 mesi di affinamento in barrique (di cui solo 1 nuova su 15) si unisce la cuvée e viene travasata in una botte orizzontale in acciaio. La scelta della botte orizzontale consente di avere le fecce totali, che rimangono sempre con il vino fino ad un mese prima dell’imbottigliamento, distribuite su una superficie più ampia simulando l’affinamento che fa il metodo classico in bottiglia. In questo modo le fecce non vengono movimentate, altrimenti allargherebbero eccessivamente il vino. Si esaltano finezza e mineralità: caratteristiche fondamentali per Terlano.
DEGUSTAZIONE
Colore giallo paglierino con riflessi verdolini, limpido. Al naso si evince immediata la complessità, dai sentori evidenti di fiori bianchi come biancospino, a seguire l’agrume, buccia di cedro, per finire su erbe aromatiche fresche, salvia e rosmarino, si insinua una parte mentolata con sbuffi minerali, grafite, polvere pirica. Il palato è coerente con le sensazioni olfattive, ricorda lievi cenni di idrocarburo, una parte immediata di cedro, agrume, con note vegetali che accompagnano un sorso avvincente. Il finale si arricchisce di un’importante impronta sapida, risulta persistente e lungo, appaga il gusto e richiama al sorso, con un’eleganza avvincente.
STORIA DELL’AZIENDA
Il produttore, Malcolm Salvadori, si racconta: “Ho studiato viticoltura ed enologia a San Michele all’Adige in Trentino e ho proseguito gli studi laureandomi in Viticoltura ed Enologia all’Università di Udine. Dopo alcune esperienze lavorative in Europa, mi sono dedicato alla cura dell’azienda di famiglia che ho poi ingrandito prendendo in affitto altri vigneti. Ho creato e avviato insieme ad altri 3 compagni di studi e amici il progetto ETYSSA, producendo dal 2012 esclusivamente Trentodoc dalle uve di uno dei quattro soci.
Dopo qualche anno, come imprenditore e titolare di azienda, mi sono appassionato a tal punto al mondo del vino che ho preso la coraggiosa decisione di vinificare in proprio le mie uve che fino a quel momento conferivo alla Cantina di Terlano.
A partire dalla vendemmia 2019 ho iniziato a vinificare parte delle mie, arrivando al 2023 quando sono riuscito a ristrutturare una cantina storica risalente al 1901, in disuso dal 1980 nel centro del paese e in cui adesso vinifico tutte le mie uve dei 3,5 ettari che coltivo personalmente. La produzione e i vini sono ovviamente cresciuti gradualmente ma le due Cuvée Terlaner sono sempre state il mio principale focus e nella Riserva ho voluto racchiudere tutta la mia passione per il territorio di Terlano e lo stile di vino che preferisco.
Dei miei vini amo la freschezza e l’eleganza, voglio creare vini che siano complessi ma mai troppo strutturati per non diventare poco divertenti al sorso. Cerco di portare in ogni bottiglia le caratteristiche del terroir ed essendo il più importante produttore di vini di Terlano con la menzione Classico, cioè prodotti con uve che provengono esclusivamente dalla ristretta area di Terlano Classico, ci tengo ad evidenziare le loro peculiarità: eleganza, longevità e mineralità”.
La produzione:
Gewürztraminer Alto Adige doc,
Pinot Bianco Terlano classico Alto Adige Terlano doc
Sauvignon Blanc Terlano classico Alto Adige Terlano doc
Terlaner Classico Alto Adige Terlano doc
Terlaner Classico Riserva Alto Adige terlano doc
Ricordi Schiava Meranese Alto Adige doc da viti di 80 anni a 600 metri di quota a Prissiano,
Pinot Nero Riserva Alto Adige doc (non è ancora pronto perché nel 2024 ha fatto la prima vendemmia di un vigneto che ha preso i gestione).
Classe 1976, mi laureo in filologia classica alla Sapienza di Roma. Da sempre appassionata alla storia antica e alle lingue classiche, inizio a scrivere per giornali e testate online fin da molto giovane, occupandomi di costume e spettacoli. Divento prima pubblicista e poi professionista nel 2024, occupandomi di vino dal 2019, quando inizio a curare la rubrica Sulla Strada del Vino insieme al mio collaboratore Massimo Casali. Non ho ancora un blog e scrivo per chi ha voglia di approfondire e capire il vino non solo come consumatore, convinta che questo settore possa aprire scenari e mondi magnifici e inaspettati.
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