Rimani in contatto con noi
[the_ad id="81458"]

News

Un assaggio di…Bricco del Falco, Piemonte Doc Pinot Nero 2021, Isolabella della Croce

Tra le colline dell’Alta Langa astigiana, ad almeno 500 metri di altitudine sorge un borgo, Loazzolo, molto piccolo come la Doc a cui appartiene, Piemonte (forse la più piccola d’Italia). Già famosa per il Moscato Passito, qui si mette in mostra con il Pinot Nero di una cantina tra le più note del Monferrato, Isolabella della Croce.

Gli ettari sono quindici e in mezzo ai boschi sono letteralmente arrampicati su pendii molto scoscesi, rivolti verso il fiume Bormida. Qui i venti arrivano dalla Liguria e rinfrescano, rendendo salubri le uve. A raccoglierle solo la forza delle braccia e la tenacia, perché le pendenze (almeno 50%) non ammettono macchine. La produzione arriva a 90 mila bottiglie che viaggiano nel mondo, esattamente Usa, Cina, Inghilterra, Germania, Svizzera, Olanda, Belgio, Svezia, Nigeria.

Il vino che andiamo ad assaggiare è fatto da uve Pinot Nero di quattro vigne con tre diverse esposizioni (Est, Sud, Ovest) e siamo in un range di altezza tra i 450 e i 550 mt slm.

In base alla maturazione dell’uva vengono raccolte e vinificate separatamente. Pigia diraspatura soffice delle uve e fermentazione a temperatura controllata in vasca orizzontale con barre rotanti in inox.

In circa 10 giorni la fermentazione alcolica e la malolattica sono concluse.

Da qui si trasferisce il vino nel tino di legno in rovere francese da 33 ettolitri Vinoxygen (in foto) dove il vino torbido sedimenta la feccia senza mai essere travasato per un anno.

Dopo un anno, il vino viene tolto dalla grande botte Vinoxygen e fa ancora un anno di affinamento in barrique di rovere francese da 225 litri.

In seguito viene imbottigliato e successivamente almeno subisce due anni di affinamento in bottiglia.

Questo Pinot Nero si esprime con estrema eleganza. Ci affascina intanto per il colore scarico e tipico (difficile trovarlo così in Italia). La finezza è dirompente, talmente raffinato che quasi temiamo di berlo. Lo vorremmo guardare con garbo, come un gioiello raro che non ostenta la sua preziosità. Come una donna distinta da corteggiare con rispetto.

Il frutto ci avvolge con nuance delicatissime, nitida la ciliegia, intriganti sono il lampone, il ribes, le fragoline di bosco e i succosi mirtilli. A rendere complesso il quadro olfattivo, soffi di rabarbaro e sottobosco, liquirizia, cuoio, una leggera sferzata balsamica. Non si fanno attendere i fiori scuri, le spezie come pepe bianco, e un cenno di cannella. Al gusto è avvolgente, l’acidità  risulta ben bilanciata da un tannino delicato e di grana fine, che non è mai invadente. Le note delcatamente fruttate vanno a braccetto con i ricordi speziati e la sapidità, composta protagonista, porta alla salivazione. Vino di carattere e pulizia impressionanti. Perfetto e pronto adesso, ma anche tra qualche anno, perché no.

Francesco Isolabella

Dedizione assoluta e stretto legame con la natura in uno dei luoghi più ammirati al mondo, le Langhe. Queste le chiavi di un successo annunciato per Luigi e Francesco Isolabella, figli di Lodovico, oggi alla guida dell’azienda. La natura fa come vuole e la conferma è questa “Il Pinot nero è un vitigno difficile, e se fa freddo si arrabbia, se fa caldo si arrabbia, e se non fa né caldo né freddo si arrabbia comunque. Coglierlo al momento della sua perfezione è un’impresa, ma quando riesce, la soddisfazione è grande”.

 

Il Bricco del Falco 2021 è stato premiato con Standing Ovation nella Guida ai Migliori Pinot Nero d’Italia 2026, realizzata da Vinodabere e disponibile qui: link.

 

 

 

avatar
Scritto da

Classe 1976, mi laureo in filologia classica alla Sapienza di Roma. Da sempre appassionata alla storia antica e alle lingue classiche, inizio a scrivere per giornali e testate online fin da molto giovane, occupandomi di costume e spettacoli. Divento prima pubblicista e poi professionista nel 2024, occupandomi di vino dal 2019, quando inizio a curare la rubrica Sulla Strada del Vino insieme al mio collaboratore Massimo Casali. Non ho ancora un blog e scrivo per chi ha voglia di approfondire e capire il vino non solo come consumatore, convinta che questo settore possa aprire scenari e mondi magnifici e inaspettati.

Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia

NELLA CLASSIFICA DEI 10 CAFFÈ PIU’ COSTOSI AL MONDO 4 DERIVANO DALLA MASTICAZIONE DEGLI ANIMALI

News

La classifica dei migliori 10 Panettoni d’Italia del 2019 secondo Vinodabere

News

La Classifica dei migliori Cannonau della Piccola Guida della Sardegna di Vinodabere – Seconda Edizione (assaggi effettuati nel 2019)

News

La classifica dei migliori 20 Panettoni d’Italia del 2021 secondo Vinodabere

News

Connect
Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia