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Toscana – Col di Bacche: la Maremma secondo Franca Buzzegoli e Alberto Carnasciali

A Montiano, nella località di Cupi, vicino a Grosseto, si trova Col di Bacche, situata sulla sommità di una collina che si affaccia sul Parco Naturale della Maremma.

Percorrendo il viale di cipressi che costeggia i vigneti di proprietà, si giunge in questo luogo il cui nome deriva dall’aspetto primordiale della collina, un tempo ricoperta da rovi e cespugli di mirto. Il panorama è straordinario, immerso in un silenzio che celebra la natura incontaminata, tra le dolci colline maremmane e i ben curati filari di vite. A darci il benvenuto con entusiasmo ci sono Franca Buzzegoli e Alberto Carnasciali.

L’azienda vitivinicola nasce nel 1998, partendo da zero, nel cuore della DOCG Morellino di Scansano. Proveniente da Radda in Chianti, dove Alberto si dedicava al restauro di edifici storici, la coppia ha scelto di trasferirsi in questa terra affascinante e in parte ancora incontaminata. Questa decisione, che ha richiesto un notevole impegno, si è rivelata una vera sfida, testimoniando una forte fiducia nel territorio e un investimento totale nella produzione di vini della Maremma.

In passato, l’area era caratterizzata da terreni incolti, rendendo la coltivazione particolarmente ardua a causa della pendenza e dei dislivelli. Non c’erano vigneti e il territorio è stato oggetto di bonifiche ripetute nel corso dei secoli, restituendo gradualmente la terra agli agricoltori. Le abitazioni nei dintorni sono state edificate negli anni ’60, in seguito all’attuazione della legge Fanfani.

Dopo l’acquisto dei terreni, Alberto ha realizzato tutti i vigneti, gli impianti, la cantina e la casa adiacente. Fin dall’inizio, il suo scopo è stato quello di creare un progetto integrato, seguendo ogni fase, dalla produzione all’imbottigliamento. I suoi 15 ettari si estendono su una collina ripida, dove la vendemmia viene effettuata esclusivamente a mano. Da vent’anni non si fa uso di diserbanti, e i filari sono caratterizzati da una ricca varietà di fiori e piante erbacee.

I vitigni coltivati comprendono principalmente il Sangiovese, seguito da Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah e Vermentino, quest’ultimo su una superficie di 1,5 ettari, le cui uve non sono sufficienti per la produzione e vengono quindi acquisite. Inoltre, lo scorso anno ha segnato la prima vendemmia per il Ciliegiolo, l’unica varietà di uva interamente acquistata, proveniente da un produttore di fiducia che ha collaborato con l’azienda per 15 anni. 

Il terreno è prevalentemente calcareo e composto per l’85% da sabbia finissima, molto soggetta a erosione. Alcuni vigneti si trovano su piccoli gradoni o terrazzamenti alti 20-25 cm, formatisi grazie alle lavorazioni e alle piogge, richiedendo un notevole impegno nella cura degli spazi tra le viti.

Basse rese per ettaro, adozione di tecniche agronomiche sostenibili e la guida dell’enologo Lorenzo Landi sono tre degli elementi che caratterizzano l’azienda. Il rispetto per l’ambiente circostante è alla base della produzione di Col di Bacche, e i vini risultano essere un riflesso sia dei suoli maremmani che delle variazioni climatiche annuali.

Dopo la selezione delle uve per ogni tipologia, queste arrivano in cantina e vengono vinificate in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. I vini di maggior pregio vengono invecchiati in barrique di rovere francese e in botti di Allier, seguiti da un periodo di affinamento in bottiglia che dura diversi mesi. Le selezioni vengono rilasciate dopo 4-5 anni, e nel caso di annate non favorevoli, non vengono commercializzate. 

Le prime bottiglie sono state introdotte nel 2001: un Morellino e “Cupinero” Igt Toscana, che ha segnato l’inizio della storia dell’azienda, seguita da altre etichette nel corso degli anni. Oggi, l’Azienda propone 7 diverse etichette, con un mercato principalmente concentrato in Toscana; in passato, le vendite si estendevano anche a Ucraina e Russia, mentre attualmente si rivolgono soprattutto a Germania e Svizzera. Il 75% della produzione è destinato al mercato nazionale, mentre la restante parte viene esportata, con una presenza limitata in Cina e negli Stati Uniti. La produzione annuale si attesta sulle 80 mila bottiglie.

Col di Bacche Vermentino Igt Toscana 2023

Fermenta e matura in acciaio per circa sei mesi, con regolari operazioni di remuage. Presenta un profumo intenso e fresco, con sentori burrosi, di fiori di campo e frutti tropicali, accompagnati da una leggera nota erbacea e di pietra focaia. Alla beva fresco e diretto, con un’acidità ben definita ma equilibrata che favorisce la salivazione e purifica il palato. Il sapore è perfettamente bilanciato, con una persistenza notevole e una struttura verticale che si espande in larghezza su tutta la bocca.

Col di Bacche Ciliegiolo Maremma Toscana Doc 2023

La fermentazione e l’affinamento avvengono esclusivamente in acciaio. L’intensità olfattiva regala tanta frutta, come prugne e ciliegie mature, accenni ferrosi e una freschezza dominante, arricchita da sentori di foglie umide e sottobosco. Frutto rosso in evidenza anche al sorso, con una freschezza acida da manuale e un sapore ricco. Perfetto da gustare anche fresco durante l’estate. È un vino gradevole e facile da bere.

 

“Col di Bacche” Morellino di Scansano Docg 2023

Composto per il 90% da Sangiovese, con l’aggiunta di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, fermenta e matura per 3 mesi in acciaio con macerazione su bucce di 15/20 giorni e affina per 5-6 mesi in bottiglia prima della sua uscita. 

Il bouquet è particolarmente ricco di frutta rossa e note vegetali, con percezioni di rosa, viola, frutti di bosco e china. E’ vivace, fresco, divertente con una componente vegetale, sanguigna e una speziatura piccante di chiodi di garofano e pepe nero. Leggiadro, saporito, di grande profondità.

 

“Rovente” Morellino di Scansano Docg Riserva 2020

La sua composizione, per il 90% Sangiovese e per il 10% Syrah, nasce dalla selezione dei migliori grappoli di Sangiovese di due vigneti coltivati su suoli ricchi di scheletro. La fermentazione alcolica avviene in acciaio con ripetuti rimontaggi e délestage con macerazione sulle bucce di circa 20 giorni. Si perfeziona per l’80% in botti da 25 quintali per un periodo di 12 mesi e per il 20% in barrique, sia nuove che usate. Dopo un ulteriore anno in acciaio, riposa in bottiglia per 2-3 anni prima di essere commercializzato, per un totale di circa 5 anni di attesa.

Il suo bouquet  è contraddistinto da note di caffè tostato, fave di cacao, frutti rossi scuri, tabacco fresco, un delicato profumo di rose e una dolce speziatura. Mostra una struttura imponente. Il legno è sapientemente integrato, i tannini sono fitti e setosi. 

Campo Amarene 2020 Igt Toscana Rosso

Il blend tra il 50% di Merlot e il 50% di Syrah fermenta in acciaio con macerazione sulle bucce di circa 20 giorni, e affina per 12 mesi in grandi botti di legno esauste e 2 anni in bottiglia. Al naso si percepiscono note di fiori appassiti, prugna, ribes nero, amarena e caramelle di liquirizia. In bocca, si apprezza una piacevole speziatura, accompagnata da sentori balsamici, che conferiscono una struttura essenziale ma molto invitante. È un vino armonioso che sfuma verso sensazioni sapide, con un finale leggermente piccante e un’acidità ben equilibrata con il frutto e la fibra tannica.

“Poggio alle Viole” Sangiovese Igt Toscana Rosso 2019

Frutto dei migliori grappoli di Sangiovese, questo vino subisce una macerazione di 40 giorni e un affinamento di 18 mesi in botti da 25 quintali. Offre aromi di confettura di more, inchiostro e rose rosse, con una marcata nota ematica. La beva è importante, coinvolgente e impressionante, con un epilogo che richiama pazientemente l’arancia sanguinella e lo zenzero. Si tratta di un vino maturo, che sacrifica un po’ di freschezza per offrire corpulenza e complessità.

 

 “Cupinero” 2020 Merlot Igt Toscana

Affinamento: 12 mesi in barrique (50% nuove, 50% di secondo e terzo passaggio), 3 mesi in acciaio e 4 mesi in bottiglia.

All’olfatto è un concentrato di frutti rossi maturi che sposano la fragranza del caffè tostato e le note floreali di viola e rosa canina.

Il sorso, estremamente vellutato e armonico, è sostenuto da una dolcezza imperante e da una persistenza prolungata. La sua tenace bevibilità invita al secondo calice e regala una costante evoluzione e un’audace longevità. 

“Cupinero” 2009  Merlot Igt Toscana (etichetta artistica precedente). 

Un vero e proprio viaggio nel tempo. Nonostante gli anni, non mostra alcun segno di cedimento, rivelando invece note evolute di chinotto, liquirizia, fiori secchi e accenni ematici. È un vino complesso, con un sorso straordinario. Perfetto per la meditazione, è tutt’altro che statico e ha ancora molto da offrire.

 

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Sono un'Archivista Digitale nel campo editoriale, dedico la mia vita ai libri perché come dice Kafka "un libro rompe il mare ghiacciato che è dentro di noi". Così lo è anche il vino. Lui mi ha sempre convinto in qualsiasi occasione ed è per questo che dal 2018 sono una Sommelier Fisar, scrivo e racconto con passione sui miei canali e in varie testate giornalistiche la storia dei territori, gli aneddoti e il duro lavoro dei Produttori in vigna e in Cantina. Ho seguito un corso Arsial al Gambero Rosso Academy sulle eccellenze enogastronomiche del Lazio e presto servizio in varie eventi per il Consorzio Roma Doc e per il Consorzio Tutela Vini Maremma. Inserita con orgoglio in Commissione Crea Lab. Velletri come membro esterno per le degustazioni, sogno e aspiro a diventare con il tempo una vera giornalista.

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