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Terza edizione di Bolnisi Wine Festival in Georgia: un successo di pubblico e di gradimento

ll festival, che si è svolto il 31 maggio in Georgia, consolida Bolnisi come ‘Città del vino dorato’, puntando a rafforzarne il marchio e la reputazione internazionale.

Bolnisi è una delle città più antiche della Georgia, fondata nel 1818 da coloni tedeschi, oggi nota per essere una delle prime aree vinicole con Denominazione di Origine Protetta. Si trova nella regione di Kvemo Kartli, a sud della capitale Tbilisi, ed è diventata un centro in crescita per il vino qvevri, con numerose piccole cantine a conduzione familiare. La città è famosa anche per la Basilica di Bolnisi, uno dei più antichi edifici cristiani del Paese, costruito nel V secolo. Negli ultimi anni Bolnisi ha puntato molto sull’enoturismo e sul rafforzamento dell’identità vitivinicola locale grazie a investimenti pubblici e privati. Il distretto è inserito in progetti internazionali di valorizzazione delle zone rurali e vanta una stretta collaborazione con enti europei per lo sviluppo sostenibile del settore agricolo. Il marchio Wine Bolnisi ha contribuito a creare una rete di produttori locali, supportata da iniziative come il Bolnisi Winemakers Support Program e la creazione della Georgian-German Wine House, che ospita eventi culturali e degustazioni guidate.

L’enfasi sull’area PDO, l’adesione a standard OIV e la partecipazione europea confermano la crescita della qualità e credibilità dei prodotti locali.

Il programma RMG – con investimenti, certificazione e presenza strategica – promette ulteriore sviluppo, sia del turismo che dell’export. Negli anni precedenti Bolnisi ha ottenuto riconoscimenti in fiere internazionali (Merano, WinExpo) e ha avviato l’esportazione verso paesi come Polonia e Italia.

Tra le personalità del mondo del vino erano presenti Tamar Tchichibosvili, sommelier e Wine Ambassador per la Georgia in Italia e il miglior sommelier della Georgia Jaba Dzimistarishvili, che opera anche al Museo del Vino a Tbilisi.

Durante la cerimonia di premiazione, svolta all’aperto nel cuore del quartiere storico tedesco, si respirava un’atmosfera vibrante, con i produttori presenti che hanno atteso con impazienza l’annuncio dei vincitori. Sono state riconosciute in totale 59 medaglie: 19 d’oro, 14 d’argento e 26 di bronzo. Il momento culminante è stato l’assegnazione delle otto medaglie d’oro speciali, dedicate ai vini ritenuti eccellenze assolute per tipologia PDO.

Tra le cantine premiate, la Wine Bolnisi Association ha ricevuto grande applauso: sei medaglie d’oro, quattro d’argento e sei di bronzo per vini realizzati con uve autoctone come Saperavi e Kisi fermentati in qvevri. Applausi calorosi hanno accolto anche l’annuncio della medaglia d’oro della piccola “Mukhiguli 1770” per il suo Saperavi Reserve 2020, un vino premiato per “la sua complessità, equilibrio e fedeltà al territorio PDO”.

Diversi giornali locali hanno riportato le dichiarazioni dei produttori: una testata georgiana ha scritto che “la comunità di Bolnisi è orgogliosa di questa affermazione internazionale, un riconoscimento al lavoro collettivo di cantine e organizzatori”, mentre un altro portale ha sottolineato come le premiazioni abbiano rappresentato un ponte tra tradizione e sostenibilità, menzionando l’utilizzo di metodologie di vinificazione, più simili alle consuetudini e ai materiali europei.

Nel corso della manifestazione si è svolta una seconda cerimonia privata, dedicata ai migliori esportatori e buyer internazionali, che ha riconosciuto tre cantine con un premio per la “migliore performance di export nel triennio 2022‑2024”. Anche questi premi, consegnati dal presidente dell’Agenzia Nazionale del Vino Levan Mekhuzla, hanno ricevuto copertura nella cronaca enologica locale.

Infine, la stampa regionale ha evidenziato il coinvolgimento attivo delle istituzioni: il Comune di Bolnisi e il Ministero dell’Agricoltura hanno portato saluti ufficiali, riconoscendo il festival come “momento strategico per il rilancio del turismo territoriale e l’incremento dell’export vitivinicolo”.

 

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Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, divento sommelier nel 2013, Degustatore Ufficiale nel 2014 e Miglior sommelier della Liguria 2019. Nel 2016 nasce il mio blog wineloversitaly e dal 2018 sono molto attiva sui Social con il profilo @wineloversitaly. Nel 2021 sono la vincitrice del sondaggio proposto da The Fork nella categoria Wine Influencer. Ideatrice e Curatrice della prima guida Social " I vini del cuore" che uscirà a fine 2021. Collaboro come Social media coach con aziende e partners del mondo del vino. Non smetto mai di studiare: ho superato il Wset level 3 con il massimo dei voti. Comunicare il vino con passione e rispetto è il mio desiderio e il mio impegno.

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