Si è svolta a Roma domenica 2 ottobre e lunedì 3 ottobre (giornata dedicata al trade e alla stampa), presso il Centro Congressi dell’A.Roma Lifestyle Hotel, l’ottava edizione di “ShowRUM – Italian Rum Festival”, il primo ed unico festival nazionale completamente dedicato al rum ed alla cachaça in Italia. Il festival, ritornato in presenza dopo due anni di pandemia, ha registrato un record di pubblico partecipante: circa 3.800 visitatori rispetto i 2.200 dell’edizione del 2019. Diverse le visite istituzionali e di delegazioni estere, tra queste quella dell’Ambasciata del Brasile e dell’Ambasciatrice di Cuba in Italia Mirta Granda Averhoff. I partecipanti hanno potuto scegliere cosa degustare tra oltre 70 brand e circa 400 etichette, oltre alle degustazioni accessibili in 10 masterclass gratuite. Durante la due giorni di festival é stata allestita anche un’area mixology interna alla rassegna, curata da Paolo Sanna in collaborazione con il Singita Miracle Beach. Durante la manifestazione si è svolta la “ShowRUM Tasting Competition”, sfida che si svolge tutti gli anni in occasione di ShowRUM ed è la prima competition al mondo in cui i prodotti vengono divisi per tipologia di alambicco, per invecchiamento e per tipologia di materia prima; giudici esperti della “materia” hanno selezionato e premiato i distillati ai loro occhi più meritevoli. La novità di questa ottava edizione è stata la presenza di tanti piccoli produttori, anche italiani, e non solo delle grandi, conosciute, aziende del settore.
L’ideatore, organizzatore e direttore dell’evento ShowRUM, fin dalla sua nascita, è Leonardo Pinto, uno dei maggiori esperti di rum in Europa, conosciuto come “The Rum Searcher”. Esperto di Brand Building, formazione e consulenza per import/export, vendita e posizionamento di mercato per il mondo del rum in Italia. Nel 2004 ha aperto il suo blog, Isla de Rum (www.isladerum.com), diventato in pochi anni un punto di riferimento del settore, con l’obiettivo di valorizzare la cultura del rum sul mercato italiano e di elevarne la qualità del consumo attraverso la conoscenza del prodotto. Dal 2012 ha sviluppato un piano di formazione dal titolo “RUM MASTER” che tratta di storia del rum, processo di produzione, legislazione, etichettatura e tecniche di degustazione avanzata e si rivolge sia a professionisti che ad appassionati. Nel 2018 ha scritto il suo primo libro, “IL MONDO DEL RUM” edito da Tecniche Nuove.
Noi di Vinodabere abbiamo partecipato all’evento, assaggiando e degustando rum provenienti dalle zone più varie, abbiamo fatto un viaggio tra i differenti stili (profumi e aromi) che caratterizzano i distillati, differenze che derivano dai diversi “terroir” di provenienza e dai metodi di produzione.
Vi illustriamo nel seguito una selezione dei nostri migliori assaggi, ma va detto che il livello qualitativo è stato veramente alto per tutto quello che abbiamo degustato.
Pusser’s Rum ha una storia da raccontare. Può fregiarsi del marchio British Navy, che identifica il Rum che dal 1655 al 1970 la Marina Britannica forniva come razione giornaliera (un “tot” = 71 ml) ai marinai delle sue navi. I Rum utilizzati prendevano il nome di Navy o Pusser (da Purser, l’ufficiale di bordo che distribuiva la razione). I Rum Pusser’s provengono da ex colonie caraibiche inglesi: Guyana, Trinidad, Barbados e Giamaica, conservati nei magazzini londinesi di Deptford Royal Dockyard sul Tamigi, che per 300 anni sono stati il deposito della Marina Inglese. Sono distribuiti in Italia da Rinaldi 1957. Abbiamo assaggiato tutta la gamma in degustazione e due ci sono piaciuti particolarmente:
PUSSER’S RUM AGED 15 YEARS, ABV 40%
Rum millesimato realizzato esclusivamente con Rum della Guyana. Distillato dalla canna da zucchero (melassa) della Valle di Demerara con il famoso alambicco pot still Port Mourant del 1800 (unico alambicco Pot Still a doppia distillazione interamente in legno ancora in funzione per i Rum). Invecchiato 15 anni in clima tropicale, in botti di rovere. Non ha zuccheri o coloranti aggiunti. Profumi raffinati di media intensità, in cui si riconoscono frutta, uva passa, sentori di tabacco, cuoio, liquirizia e spezie (vaniglia, chiodi di garofano e pepe). L’assaggio è morbido, dominato da note di melassa, zucchero di canna e caramello, bilanciate da un elegante finale di erbe officinali. Questo rum ha vinto la “ShowRUM Tasting Competition” per la categoria Traditional Pot Still& Blended > 15 years.
PUSSER’S RUM “GUNPOWDER”, ABV 54,5%
Questo Rum deriva il suo nome dall’usanza che i marinai avevano per verificare che la razione di rum ricevuta non fosse stata annacquata: si prendeva un pizzico di polvere da sparo e si bagnava con il rum, dopodiché se la polvere avesse preso fuoco avrebbe voluto dire che il grado alcolico era buono. Imbottigliato a gradazione piena è un rum tradizionale, prodotto in conformità con la ricetta di miscelazione dell’Ammiragliato, utilizzata l’ultima volta quando la Royal Navy aveva interrotto la sua razione giornaliera il 31 luglio 1970. Al naso spiccano note intense di melassa, frutta secca, spezie dolci (vaniglia, cannella, noce moscata) e zenzero. Il gusto è corposo, di carattere, con una dolcezza bilanciata da freschezza speziata. Il finale è molto persistente e il sorso conserva morbidezza nonostante la forza alcolica.
Santiago de Cuba è la città che ha dato origine alla tradizione del Rum Leggero cubano. La distilleria Ron Santiago de Cuba nasce nel 1862 e i suoi rum sono un simbolo del rum cubano. Sono rum DOP, ciò implica che la canna da zucchero deve essere cubana, deve fermentare 24 ore, il distillatore deve essere a colonna, non si possono aggiungere coloranti, sintesi e zucchero, l’invecchiamento deve avvenire a Cuba. La canna da zucchero cubana è una delle migliori al mondo per viscosità e la lavorazione della melassa e del distillato è affidata all’esperienza dei Maestri Roneros della cantina d’invecchiamento di Santiago de Cuba (la cantina Don Pancho, nota come la ‘cattedrale del rum cubano’). Abbiamo assaggiato:
Ron Santiago De Cuba Extra Anejo 11 anni, ABV 40%
Invecchiato per undici anni in barili di rovere bianco ex bourbon. Al naso trasmette sentori delicati di china, rabarbaro, di tostatura, caffè e cacao con sfumature di canna da zucchero e vaniglia. Al gusto è rotondo, piacevole, con note di pepe, cioccolato fondente, noci, miele e buccia d’arancia. Nel finale emerge una vena salina che dona freschezza ed equilibrio al sorso. Questo rum ha vinto la “ShowRUM Tasting Competition” per la categoria Traditional 100% Column 9-14 years.
Barbados, 430 km2, è uno stato indipendente del Commonwealth. È uno dei luoghi dove si dice sia nato il Rum nel ‘600, per poi diffondersi in tutte le Antille. Sull’isola ci sono oggi 4 distillerie attive e una di queste è Foursquare che si trova a sud dell’isola, nella campagna di Barbados. La distilleria è nata nel 1996 ed è gestita dalla famiglia Seale, che dal 1883 si occupa del commercio del Rum. Doorly’s è uno dei marchi di successo gestiti da Foursquare, i rum sono distillati (di melassa) 2 volte, una volta con colonna e una volta con alambicco pot still, i due tipi di rum vengono poi miscelati insieme. Abbiamo assaggiato:
DOORLY’S XO, ABV 43%
Doorly’s XO è un distillato di melassa invecchiato per 9-10 anni in barili di quercia americana ex-bourbon e subisce poi un finish in botti di Sherry. Ha profumi dolci e morbidi, con ricordi di sherry, frutta tropicale, vaniglia, con note agrumate e di sigaro. In bocca è scorrevole, rotondo, richiama la beva; tornano le note fruttate (banana) bilanciate da sensazioni speziate. Il finale mostra freschezza e nuances affumicate.
DOORLY’S 14 anni, ABV 48%
Questa versione millesimata Doorly’s 14 anni è l’ultimo nato in casa Foursquare Distillery. Invecchiato per non meno di 14 anni principalmente in botti ex-bourbon con una piccola percentuale del blend in botti ex-madeira. Al naso è complesso, con sentori di frutta scura, note erbacee, rabarbaro, china, spezie scure e note tostate. Nel palato rivela carattere e struttura, con ricordi di ciliegia, prugna e sfumature speziate e cioccolatose.
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Non so quanti, tra i rum lovers, ne fossero già al corrente (io no..) ma la coltivazione della canna da zucchero ad Avola (provincia di Siracusa) ha una tradizione secolare. Infatti, la canna da zucchero era già stata portata nell’isola dagli Arabi nell’800 d.C., seicento anni prima che Cristoforo Colombo la introducesse nelle “Nuove Indie”. Fino al 1600 la coltivazione della canna da zucchero (in dialetto ”cannamela”) era presente in tutta la Sicilia (e dal ‘700 era iniziata anche la produzione del distillato) ma poi, causa riduzione di risorse idriche, si ridusse progressivamente per rimanere solo ad Avola, dove nel 1920 circa scomparve. Questo fino ai giorni nostri quando (circa 5 anni fa) Corrado Bellia, imprenditore avolese, decide di riprendere la tradizione della coltivazione e distillazione della canna da zucchero ad Avola e fonda Avola Rum.
AVOLA RUM, ABV 52%
Avola Rum è l’unico rum 100% italiano: tutto il processo di produzione, dalla coltivazione della canna da zucchero all’imbottigliamento del distillato avviene in Italia. Viene prodotto con il metodo” agricolo”, tramite doppia distillazione in pot still. Il territorio, ed il clima in particolare, caratterizzano il distillato rispetto ai suoi “cugini” caraibici che godono di un clima tropicale sicuramente diverso da quello siciliano. Quello che si ottiene è un rum bianco dall’aromaticità intensa, avvolgente. Al naso è floreale ed erbaceo, risalta il sentore di succo di canna con note di idrocarburo. Al gusto è corposo, morbido e speziato (pepe), molto persistente; conferma gli aromi erbacei (succo di canna), ha note di ciliegia sotto spirito, banana acerba e mela, l’alcol punge ma non disturba la beva. Questo rum ha vinto la “ShowRUM Tasting Competition” per la categoria Agricole Style Pot Still & blended < 1 year.
Per chi è abituato ai sapori dei distillati europei e nord americani, assaporare gli aromi della cachaça degustata in purezza – un distillato che nei suddetti paesi viene usato essenzialmente nella mixology – proietta in un mondo di profumi e sapori molto diversi, significativamente legati ai diversi tipi di legno, tipici delle foreste brasiliane*, in cui il distillato matura. Le cachaças DELICANA sono prodotte con succo di canna da zucchero distillato in pot still e poi invecchiato in botte; sono prodotti naturali, puri, senza additivi chimici.
Vi segnaliamo le seguenti versioni:
Delicana Umburana 5 anni ABV 43,5%
Matura per cinque anni in botti di Umburana brasiliane. Ha aromi originali e ammalianti: oltre ai sentori particolari di canna ed erbe selvatiche si riconoscono profumi di camomilla, liquirizia, cannella e nuances di olive. Nel palato è elegante, molto equilibrato e scorrevole, di buona persistenza, con un finale leggermente affumicato.
Delicana Putumujù 5 anni ABV 45%
Maturato 5 anni nel duro legno brasiliano Putumujú, conosciuto localmente anche come Araribá. Tra i prodotti degustati è forse quello dal bagaglio organolettico più originale. Profumi di frutta scura, erbe amare (china, rabarbaro), frutti tropicali. Al gusto è molto speziato, con note di albicocca e un aroma vegetale e dolce (tipo salamoia) che ricorda il succo di canna ma in modo diverso dai flavor riscontrabili ad esempio in un rum bianco agricole, il cui metodo di lavorazione è molto simile alla cachaça.
Le cachaças rimangono comunque distillati naturalmente portati per la miscelazione: es. la cachaça Umburana è indicata (in alternativa ai distillati base di quei cocktail) per il Negroni e l’Old Fashion, la cachaça Balsamo 10 anni per il Whiskey Sour.
La famiglia Constain è la creatrice del Coloma Rum nel 1959. Alberto Constain Medina è stato il proprietario della “hacienda“costruita alla fine XIX secolo nel villaggio di Fusagasuga nel centro della Colombia. L’azienda è nata come produttrice di caffè, chiamato Coloma, ed ha acquisito un grosso successo commerciale producendo un liquore con lo stesso nome diventato molto popolare in tutto il paese. Nel 2005 – quando la legge colombiana permette la distillazione anche in aziende private – il figlio di Alberto ricomincia la produzione di rum in azienda, con l’aiuto di due master blenders colombiane, Sandra Reatigui e Judith Ramirez. Abbiamo assaggiato:
COLOMA 15 AÑOS, ABV 40%
Distillato dalla melassa di due varietà di canna da zucchero, il distillato di Coloma 15 anni è stato diluito con acqua di sorgente dei vulcani della Cordigliera colombiana, invecchiato in botti di rovere americano ex-bourbon e affinato da 3 a 5 mesi in botti di rovere che avevano contenuto liquore al caffè. Riporta al naso aromi di vaniglia, caffè, cioccolato amaro e delicate note legnose. Al palato è armonico, elegante, insieme agli aromi di caffè dati dalla botte ritroviamo la vaniglia, poi frutta esotica e note speziate. Il finale è lungo, con toni dolci e raffinati.
SAINT AUBIN 1819 COEUR de CHAUFFE WHITE EXTRA PREMIUM, ABV 50%
Saint Aubin 1819 Rhum Blanc è un rum agricolo ottenuto da puro succo di canna e distillato con l’alambicco pot still presso la distilleria della tenuta Saint Aubin nelle isole Mauritius. È un rum bianco, viene quindi distillato e portato alla gradazione di consumo tramite l’acqua di sorgente della tenuta. Al naso il sentore di canna fresca è puro, esuberante, seguito da note mentolate e sfumature di frutta fresca esotica. Nel palato è rotondo, oleoso, l’alcol porta calore ma è perfettamente integrato con gli aromi vegetali della canna da zucchero, il finale vivace e aromatico è accompagnato da note di pepe e anice. Un rum bianco piacevole da bere in purezza, cosa non comune per la maggioranza dei rum bianchi usati quasi sempre solo in miscelazione. Questo rum ha vinto la “ShowRUM Tasting Competition” per la categoria Agricole Style < 1 year.
Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.
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