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Seconda edizione di “Era Uva” alla Limonaia di Villa Torlonia a Roma – 28 ottobre 2019 – Seconda puntata: i vini di Pieve de’ Pitti

Dopo la Prima Puntata, proseguiamo il viaggio a Era uva 2019 con la Toscana centrale

Seconda Puntata

Pieve de’ Pitti  deve il nome alla famiglia fiorentina dei Pitti, proprietari della fattoria fino alla metà del XVII secolo e alla Pieve di San Giovanni, sorta sulle rovine di una antica chiesa etrusca. La proprietà si trova al limite sud del comune di Terricciola, nel cuore delle Terre di Pisa a 140 mt sul livello del mare., e si estende per 98 ettari di boschi, campi coltivati, vigneti e oliveti sulla collina dominata dalla Villa e dal Castello di Pava. I terreni sabbioso-argillosi e ricchi di scheletro, quindi adatti al Sangiovese, sono esposti alle brezze marine provenienti da Sud-Ovest che hanno reso ottimale anche la coltivazione di Vermentino, Trebbiano e Syrah. L’azienda crede fortemente nel biologico e cerca di ridurre a zero l’impatto ambientale riutilizzando gli scarti delle lavorazioni agricole per produrre energia e compost. Caterina Gargari, che col suo metro e novanta torreggiava nelle sala della Limonaia, si occupa di tutta la produzione vinicola dell’azienda lavorando con passione tra le vigne e la cantina. Andiamo ad assaggiare le sue creature.

 

Tribiana  –  I.G.T. Toscana Trebbiano  2013  Vitigno: Trebbiano 100 % vendemmiato tardivamente, dopo il Sangiovese che cresce nella stessa vigna: il Poggetto posto a 100 mt. s.l.m. ed esposto a Sud. Allevamento ad archetto con densità di 3500 ceppi/ha. Vendemmia manuale a metà ottobre con fermentazione sui lieviti in tonneaux di legno francese, segue maturazione in vasche di cemento e lungo periodo di affinamento in bottiglia. Gradazione alcolica 13 %. Produzione di 2000 bottiglie, tutte numerate. Colore paglierino limpido, senza cedimenti. Naso suadente di frutta bianca, agrumi, miele e note burrose. Bocca fresca, sapida ed ammorbidita dai residui zuccherini, con lunga persistenza e ritorni delle note burrose nel finale.

Appunto  –  I.G.T. Toscana Merlot  2015  Fino alla vendemmia 2014 questo vino era prodotto da un assemblaggio di Sangiovese e Merlot, dal 2015  diviene monovitigno: Merlot 100 % vendemmiato nella seconda metà di settembre da vigneti posti tra i 90 ed i 120 mt. s.l.m. Allevamento a cordone speronato con una densità di 5500 ceppi/ha. Vendemmia manuale con fermentazione e maturazione in vasche di cemento. Gradazione alcolica 14 %. Prodotto in circa 15000 bottiglie. Colore granato fitto. Naso di frutta rossa matura, tabacco, speziato e nota vegetale di Caponata. Bocca calda, avvolgente e vellutata con finale lunghissimo e ritorni di frutta rossa e sottobosco.

Cerretello  –  D.O.C.G. Chianti Superiore  2015  Vitigno: Sangiovese 90%, Canaiolo e Malvasia nera 10% provenienti dal vigneto omonimo posto a 130 mt. s.l.m. ed esposto a Sud. Allevamento a doppio capovolto/archetto e cordone speronato con densità variabile tra 3500 e 5500 ceppi/ha. Vendemmia manuale nella seconda metà di settembre, vinificato e affinato nelle antiche vasche di cemento, della cantina storica. Gradazione alcolica 14,5 % Prodotto in circa 13500 bottiglie. Il colore è quello tipico del Chianti, rubino limpido senza cedimenti. Anche il naso è conforme alla tipologia con il frutto rosso in evidenza cui seguono note balsamiche, di mammola e di liquirizia. Bocca di grande vigore, calda, vellutata ed elegante con lungo finale.

Moro di Pava  –  I.G.T. Toscana Sangiovese  2011  È il cru aziendale, Sangiovese in purezza che cresce nella valle di Pava dai vigneti più vecchi: Selva e Cerretello posti tra i 100 ed i 130 mt. s.l.m. con esposizioni a Sud ed a Sud-Est. Allevamento a doppio capovolto/archetto con densità di 5500 ceppi/ha. Vendemmia manuale in cassette a metà ottobre con selezione dei grappoli più maturi e concentrati. Vinificato con fermentazione spontanea in piccole vasche con follature quotidiane, affina in legno mai nuovo e in cantina per un periodo di tempo mai definito, in relazione ai capricci dell’annata. Gradazione alcolica 14,5 %. Produzione di circa 3000 bottiglie. Colore granato fitto senza cedimenti sull’unghia. Naso complesso e stratificato con ancora il frutto rosso ben vivo, note balsamiche e mentolate, mammola, liquirizia, cuoio a cui si aggiungerebbe chissà quanto altro se ci si potesse soffermare per un tempo più lungo… Bocca imponente, tannini incisivi e vellutati, grande corpo e freschezza ancora presente che accompagna nel finale lunghissimo ed elegante. Un vero cavallo di razza che non delude mai.

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Dopo aver perso tempo, lavorando su navi e treni, finalmente sono riuscito a giungere sulle rive dell'Oceano del Vino ed a tuffarmi nel mio elemento. Bere, nelle giuste quantità, non è mai tempo perso.

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