Lunedì 28 ottobre 2019 si è tenuta a Roma, nella suggestiva “location” della Limonaia di Villa Torlonia, la seconda edizione di Era uva.
La manifestazione, promossa da AltroVino e riservata ai professionisti del settore enogastronomico, offre una selezione dei migliori vini italiani prodotti da aziende che credono nell’agricoltura biologica, perchè i promotori sono convinti che l’amore per la natura, il rispetto per l’ambiente e per il futuro creino dei vini di qualità migliore. Sono state presentate oltre 200 etichette da parte dei 35 vignaioli partecipanti tra i quali ho scelto Terenzuola, Pieve de’ Pitti e Sassotondo, tutte situate lungo la fascia tirrenica della Toscana. Iniziamo dalla cantina più a Nord:
Prima puntata
Terenzuola
Ivan Giuliani da oltre 20 anni porta avanti la riscossa enologica della Lunigiana con eccellenti risultati. I vigneti di Terenzuola (http://www.terenzuola.it ) si snodano per 22 ettari, tra i 50 ed i 450 mt. s.l.m. sulle pendici delle Alpi Apuane. Il recupero di impianti fitti, come era buona pratica prima dell’avvento dei trattori quando in vigna si andava con il mulo o il bue, porta Ivan a piantare 8500 ceppi per ettaro e a triplicare la densità dei filari. Le piante così vicine entrano in competizione fra loro e sono spinte a cercare il nutrimento nella profondità del terreno, diventando sempre più forti e meno bisognose di cure. Un forte diradamento porta ogni pianta a produrre un solo grappolo di ottima qualità cosicchè l’intervento in cantina è ridotto al minimo. La vicinanza delle montagne e del mare crea un microclima molto particolare, sempre mite e temperato, con buone escursioni termiche tra il giorno e la notte, che favoriscono maturazioni lente con ottimi corredi aromatici.
Vigne Basse – D.O.C. Colli di Luni Vermentino Bianco 2018 Vitigni: Vermentino 95%, Albarola 5%. Vigneti situati nel comune di Fosdinovo ad una altitudine di circa 50-100 metri s.l.m. Terreni sabbiolimosi e ricchi di ciottoli nella maggior parte delle parcelle. Allevamento a guyot con densità di 8.400 ceppi/ha. nei vigneti più recenti e di 7.000 ceppi/ha. nei vigneti più vecchi, resa di 85 q.li/ha. Vendemmia manuale nel mese di settembre a seconda della maturazione delle diverse parcelle. Vinificazione con pressatura diretta a ciclo lungo, decantazione statica e fermentazione a basse temperature con successivo affinamento sui propri lieviti per tre mesi in vasche d’acciaio. Gradazione alcolica 13% vol. Bottiglie prodotte 70.000. Colore paglierino limpido. Naso intenso con sentori di mela, pesca, fiori di campo e nota agrumata. Bocca morbida, fresca e di bella persistenza.
Fosso di Corsano – D.O.C. Colli di Luni Vermentino Bianco 2015 Vitigni: Vermentino 100%. Vigneti situati nel comune di Fosdinovo ad una altitudine compresa tra i 200 e i 350 metri s.l.m. Terreno scistoso e ricco di scheletro per il vigneto principale di circa 3 ettari, nelle restanti parcelle il suolo è prevalentemente sabbioso. Allevamento a guyot con densità media di 8.400 ceppi/ha e resa di 70 q.li/ha. Vendemmia manuale, divisa per maturazione delle diverse parcelle durante le ultime settimane di settembre e la prima di ottobre. Vinificazione con breve macerazione a freddo, fermentazione a basse temperature, suddivisa per le diverse parcelle, con affinamento sui propri lieviti in tini di acciaio per sei/sette mesi. Imbottigliamento a marzo con uscita sul mercato dopo due/tre mesi di affinamento in vetro. Gradazione alcolica 14%. Bottiglie prodotte 30.000. Colore paglierino limpido con riflessi dorati. Naso fragrante ed intenso di pompelmo, note iodate e minerali. Bocca morbida, fresca, sapida e lungo finale con ritorni salmastri. Buona potenzialità di invecchiamento.
Permano – D.O.C. Colli di Luni Bianco 2016 Vitigni: Vermentino 60 % ed altri vitigni a bacca bianca (Trebbiano, Malvasia, Albarola, Verdella) per il restante 40 % in percentuali variabili a seconda dell’annata da vigne di 100 anni pre-fillossera. Terreni sabbiosi e calcarei. Allevamento ad alberello. La vendemmia, rigorosamente manuale, viene posticipata leggermente. Il mosto ottenuto dalla pressatura degli acini fermenta in acciaio, macerando brevemente sulle bucce. Il vino rimane ad affinare in vasche di cemento, rimanendo sulle fecce fini per un periodo di 12 mesi, al termine del quale è pronto per venire imbottigliato e commercializzato. Gradazione alcolica 14%. Colore paglierino scarico luminoso. Naso complesso e stratificato, balsamico, minerale, incenso, erbe aromatiche, note affumicate. Bocca fresca, sapida, minerale con finale lungo con ritorni di nocciola. Una bella bottiglia che rende onore al suo produttore e che lascia intravvedere ottime potenzialità di durata. Dal 2018 viene prodotto come I.G.T. Toscana Bianco.
I.G.T. Toscana Vermentino Nero 2018 Vitigni: Vermentino Nero 85 % ed altri vitigni autoctoni a bacca rossa per il restante 15%. Le uve crescono in vigneti situati a un’altezza ricompresa fra i 100 e i 350 metri sul livello del mare, caratterizzati da un terreno scistoso. Dopo la vendemmia, svolta manualmente durante il mese di ottobre, gli acini vengono pressati sofficemente e fermentano in barriques aperte, segue maturazione per 6 mesi in vasche di cemento cui seguono imbottigliamento e commercializzazione. Gradazione alcolica 12,5 %. Colore rubino scarico brillante. Bel naso di frutta rossa (ciliegia, amarena), violetta e petalo di rosa. Bocca fresca, gradevolmente tannica, sapida e di buona persistenza con ritorni di frutta rossa nel finale. Una bottiglia “giovane” e gradevole.
La Merla della Miniera – I.G.T. Toscana Canaiolo Nero 2015 Vitigni: Canaiolo Nero 85 %, Vermentino Nero 10 % e Barsaglina 5 %. Le uve provengono da vigne di 80 anni su terreni scistici ricchi di ferro. Dopo la vendemmia e la pressatura soffice la macerazione e la fermentazione avvengono in tini di legno e barriques aperte. Seguono maturazione per 12 mesi in legno grande, da 20 hl. ed affinamento in bottiglia per 8 mesi. Colore rubino carico senza cedimenti. Naso intrigante di frutta rossa matura, confettura, tabacco, liquirizia e note di violetta. Bocca avvolgente, fresca, vellutata e di lunga persistenza con ritorni di frutta rossa nel finale.
Nella seconda puntata scenderemo nella Toscana centrale con Pieve de’ Pitti
Dopo aver perso tempo, lavorando su navi e treni, finalmente sono riuscito a giungere sulle rive dell'Oceano del Vino ed a tuffarmi nel mio elemento. Bere, nelle giuste quantità, non è mai tempo perso.
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