Uno dei territori del Mediterraneo con la maggiore presenza di viti a piede franco è sicuramente il Sulcis Iglesiente. Qui il vitigno principe è senz’altro il Carignano, che dà luogo nella stragrande maggioranza dei casi a vini molto tipici e territoriali. Non fanno eccezione, ed anzi esaltano le caratteristiche dei suoli e delle zone di provenienza, i vini che abbiamo assaggiato nell’ultima giornata della Sardinia Wine Week, realizzati dai produttori associati nella Comunità del Carignano a Piede Franco nell’Isola di Sant’Antioco. Di diverse di queste etichette vi parleremo tra qualche settimana nella Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025 che sarà pubblicata tra luglio ed agosto sulla nostra testata.
Vi mostriamo di seguito delle foto e dei video relativi ad alcune di queste vigne, tutte su terreni sabbiosi, anche se con alcune differenze di composizione di suoli. Per alcuni ceppi più giovani si stanno sperimentando forme di allevamento diverse dall’alberello per favorire una maggiore rapidità di intervento nel caso di necessità di trattamenti.
Il professor Luca Mercenaro (Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari), originario di queste zone, ci ha condotto in questo interessantissimo tour tra le vigne delle aziende associate alla Comunità (Carpante, Binuforti, Marchese di Tabarka, Bentesali, Tenuta La Sabbiosa). Luca si è mostrato ancora una volta un abilissimo comunicatore, a maggior ragione in questa occasione in cui il territorio interessato è quello in cui è nato e cresciuto. E la gentilezza e l’accoglienza dei produttori ha fatto il resto, rendendo questa esperienza veramente unica.
Iniziamo dai due video riguardanti la tecnica locale di colmatura delle fallanze conosciuta in sardo come SuFundu Croccau, ovvero la pianta coricata (ma sarebbe meglio dire interrata). Questa tecnica è abbastanza diversa da quella della della propaggine (tralcio interrato), e come dice Luca ” Si apre una trincea alta 50 o 60 centimetri, si prende una pianta non potata, scavata bene, recisa una delle radici, coricata e si è venuto fuori con i tralci, e da una pianta ne puoi fare quattro. Quindi tu vedi una pianta di un anno, ma che sotto ha un corpo, radici, di una pianta di cento anni”.
Ecco le foto di alcune delle vigne visitate (l’immagine in copertina è dell’azienda Binuforti):
Vigne dell’Azienda Binuforti
Vigne dell’Azienda Carpante
Vigne dell’Azienda Carpante
Vigne dell’Azienda Carpante
Alcuni dei vini assaggiati (approfondiremo l’argomento nella nostra Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025):
Degustazione dei vini di tutti e 5 i produttori presso Tenuta La Sabbiosa
Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.
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