COMUNICATO STAMPA
Nuovo importante traguardo per Pievalta: la cantina situata nel cuore dei Castelli di Jesi e pioniera della viticoltura biodinamica nelle Marche è infatti la prima azienda di questa splendida regione a diventare membro ufficiale del Syndicat International des Vignerons en Culture Bio-Dynamique, conosciuto anche come Associazione Biodyvin, che vanta tra i suoi iscritti alcune tra le più prestigiose Aziende al mondo come ad esempio Romanèe Conti, Zind Humbrecht, Maison M.Chapoutier, Domaine Leflaive, Clos de Tart, solo per citarne alcune.
Fondata nel 1995 da un piccolo gruppo di circa quindici viticoltori, che hanno voluto mettere in comune la loro esperienza nelle tecniche di biodinamica e hanno cercato un luogo di discussione e formazione, Biodyvin oggi raccoglie 148 tra i migliori viticoltori attivi in Francia, Germania, Portogallo, Svizzera e anche in Italia, dove Pievalta è con le toscane Avignonesi, Tenuta La Ripa e Tenuta La Novella.
Tutti i membri del SIVCBD applicano pratiche biodinamiche per migliorare la fertilità del suolo, per permettere alle viti di prosperare e alla vita animale e vegetale di trovare un equilibrio ottimale: in questo modo i vini prodotti sono in grado di esprimere pienamente il territorio di provenienza.
“La pratica di questo tipo di agricoltura è piuttosto complessa e acquisire le conoscenze necessarie per padroneggiare tutte le tecniche può richiedere anni”, affermano Alessandro Fenino, enologo ed anima di Pievalta, insieme a Silvano Brescianini, General Manager della Barone Pizzini, aggiungendo: “adottare un approccio biodinamico in viticoltura richiede una conoscenza approfondita dei principi fondanti e quindi la capacità di interpretarli e applicarli in vigna. Un lavoro attento e costante, in cui accompagniamo l’uva nel suo divenire vino, lasciando esprimere l’armonia del luogo, e che ci ha permesso di entrare oggi a far parte di questa illustre Associazione, di cui fanno parte aziende che sono state di ispirazione per noi quando abbiamo deciso di lavorare seguendo il metodo biodinamico e che producono alcuni dei vini più apprezzati nel mondo. Siamo perciò orgogliosi di questo nuovo riconoscimento, che è un attestato di valore anche per i Castelli di Jesi e per la sua vocazione vinicola”. Questo percorso è fortemente sostenuto da chi ha investito con convinzione nel progetto, il Presidente di Barone Pizzini, che possiede il 100% di Pievalta, Ugo Colombo affermando: “ho sempre creduto in Pievalta, nella grande potenzialità del territorio e nella qualità dei suoi vini, per questo non temo il tempo che sarà necessario a raccogliere i frutti delle mie convinzioni”.
Pievalta nata nel 2002 dalla lungimiranza della franciacortina Barone Pizzini e del suo General Manager Silvano Brescianini, sostiene infatti con coerenza la propria filosofia aziendale: portare la vita nel vigneto aiutandolo a riattivare le forze che lo mettono in relazione con il cielo e la terra per produrre vini in grado di restituire lo straordinario territorio dei Castelli di Jesi, patria del Verdicchio, come insegnava Rudolf Steiner.
Una conduzione agricola prima biologica e poi biodinamica, che ha permesso a Pievalta di ottenere vini di spiccata personalità, ma anche di meritarsi l’ingresso in una delle più autorevoli Associazioni del settore. Pievalta infatti ha ottenuto molti riconoscimenti nelle principali Guide enologiche italiane: la cantina ha visto riconfermata l’ambita Chiocciola di Slow Wine per il 9° anno consecutivo, la Riserva San Paolo ha ricevuto il premio come Vino Slow, i Tre Bicchieri Verdi dalla Guida Vini d’Italia 2019 del Gambero Rosso e le Quattro Viti dalla guida Vitae 2019 dell’AIS.
Per Pievalta l’ingresso in Biodyvin è un’opportunità per aumentare il confronto con altri viticoltori biodinamici, anche grazie al denso programma di degustazioni, incontri e corsi di formazione e aggiornamento proposti annualmente. Ma è anche un’importante occasione per la cantina di accrescere la propria esperienza grazie allo scambio di idee con un gruppo di aziende di grande valore e prestigio.
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