Una degustazione verticale è sempre una cosa costruttiva ed interessante e permette di conoscere ed approfondire le proprie conoscenze su un vino, potendo stabilire (nei limiti del possibile), il potenziale di longevità e lo stato evolutivo che può assumere nel tempo. È vero pure che una verticale di vino rosso, o di vino bianco non sono delle rarità, ma una verticale di vino rosato…, per certi versi suscita ancora maggiore interesse. Qualche settimana fa, presso il ristorante S. A. L. (Spazio Avanzamento Lavori) di Catania, durante l’evento Drink Pink in Sicily, ho partecipato alla verticale del vino rosato Osa!, prodotto da Paolo Calì. La presenza di Paolo Calì e dell’enologo Emiliano Falsini, ha fatto della verticale un’esperienza veramente appagante e ci ha consentito di capire il vino degustato, ed anche l’evoluzione del progetto iniziale.
Nella fase introduttiva Emiliano Falsini ha precisato come all’inizio il pensiero fosse quello di produrre un vino rosato “fresco”, da consumare entro l’annata e non era stato considerato di fare un rosé che potesse affrontare il tempo, dato che nel 2008 (prima annata messa in commercio), non vi era un consumo di vini rosati come avviene in questi ultimi anni. Paolo Calì descrive la particolarità delle vigne dove vengono coltivate le viti di Frappato dalle quali viene prodotto l’Osa!. Basti pensare che la zona di Vittoria in cui si trovano le vigne ha una latitudine inferiore a quella di Tunisi e per di più i terreni sono dune sabbiose in cui le temperature del terreno nel periodo estivo possono arrivare a 80°!!! Questo fa capire che le piante di vite sono messe veramente a dura prova. Osa! è un Frappato Rosato I. G. T., vinificato mediante salasso. Se le condizioni pedoclimatiche non sono delle più facili, il vitigno Frappato compensa un po’ le cose. Infatti essendo un tipo d’uva non molto tannica e con una carica antocianica non molto elevata, permette una lavorazione con una discreta “flessibilità”. Si può dire che il vitigno Frappato è fra quelli più adatti per produrre un vino rosato.
Sette annate degustate che hanno fatto capire come un vino rosato, possa spingersi qualche anno più in là prima di essere consumato. Una gradazione alcolica che riesce ad essere tenuta a “bada” (si arriva ad una grado alcolometrico di 13,5% vol.), fa dell’Osa! un rosato di grande duttilità e polivalenza. Ecco le varie annate protagoniste della verticale:
Osa! 2018
Rosa carico nel calice. Profumi nitidi di fragola e fiori rossi. Di grande personalità e di grande armonia. La freschezza entra diretta per poi far espandere il vino nel palato. Buona la struttura e la persistenza.
Osa! 2017
Nota di caramella e di fiori rossi, con un finale di pepe rosa. La freschezza è ben presente, rendendo il sorso agile e scattante. Di grande beva. Persistenza buona.
Osa! 2016
Visivamente si presenta nel calice con un colore rosa ambrato carico. Il pepe è uno dei profumi che risalta di più, con un lieve accenno di nota sulfurea. Ingresso in bocca con una scia sapida che attutisce la freschezza. Lungo e con una buona progressione.
Osa! 2015
Colore rosa ambrato. Sentori di erbe officinali, accenni di pietra focaia, conclude con ricordi di frutta sciroppata. Grande equilibrio, con una progressione del sorso e profondità di beva. Probabilmente il miglior millesimo.
Osa! 2014
Rosa quarzo all’esame visivo. Pomodoro secco e nota salmastra, fragola tagliata, macedonia, compongono il corredo aromatico. Leggermente alcolico con la sapidità che sovrasta l’acidità.
Osa! 2013
Si presenta con colore rosa quarzo tenue. Rosa appassita, pepe bianco, erbe di campagna nel finale. La freschezza e la scia sapida attenuano un po’ un accenno di ossidazione che ancora non è fastidiosa.
Osa! 2008
Il bouquet è composto da note fumé, pesca sciroppata, confetto e alcuni sentori terziari. All’assaggio ricalca il millesimo 2013, avendo predominanza la sapidità sull’acidità. Vino ancora integro.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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