La manifestazione che ha visto la presentazione del nuovo Montepulciano d’Abruzzo si è svolta a Chieti presso l’area espositiva della Camera di Commercio di Chieti. L’evento che ha visto partecipare un grande numero di aziende abruzzesi è stata ben supportata da AIS Abruzzo che ha svolto il suo servizio in aiuto dei vari operatori in modo esemplare . All’interno del padiglione dove si hanno luogo i vari assaggi troviamo una zona delimitata da ampie vetrate dove sopra un lungo tavolo, troviamo i campioni di botte di Montepulciano di un numero elevato di aziende a disposizione di esperti e curiosi , per cercare di intuire come sarà il Montepulciano che sarà immesso in commercio a breve, trattasi di un vino non ancora completo, paragonabile al bimbo che ancora si trova nella pancia della mamma e non ha ancora i requisiti minimi per farsi apprezzare nel mondo.
2) Torre dei Beati , con il suo pecorino Giocheremo con i fiori 2012 e il montepulciano Mazzamurello 2010 , uno dei montepulciani più buoni presenti alla manifestazione, con note di amarena, spezie e viola ben si uniscono a un tannino elegante e mai spigoloso che rimane a lungo in bocca.
Torre dei Beati – pecorino ” Giocheremo con i fiori” |
3) Cantina Miglianico con il montepulciano Riserva del Fondatore 2009, un vino fantastico che non sfigurerebbe in nessun concorso enologico, con note di amarena , frutta rossa, spezie, viola equilibrato, lungo, sembra voglia dirti :” bevimi ancora”.
4) La fattoria Teatina , con i montepulciano Jamè etichetta argento, distinto dal fatto che fa soltanto acciaio, e Jamè etichetta oro che rimane in barrique per un anno, due vini veramente ben fatti pur con le loro diversità, piu fresco il primo, più complesso e strutturato il secondo .
5) La cantina Diubaldo , con il Marcuzzo 2010, in acciaio , sapido con note di frutta rossa, il Lalò 2009, bel tannino, sapid, ampio e Zanott 2008, con note di amarena bella sapidità e tannini ancora aggressivi ma molto interessanti.
6) Cataldi Madonna per il suo pecorino cosi particolare che alla cieca potrebbe essere scambiato per un ottimo sauvignon, con note agrumate e grande freschezza e mineralità e il suo montepulciano Toni 2006, un fuoriclasse rotondo, gradevole, amarascato, speziato, che ad ogni sorso fa venir voglia di assaggiarlo di nuovo.
Bisogna dire che la manifestazione è stata organizzata molto bene e merita una sempre maggiore cassa di risonanza da parte dei mezzi di informazione per far si che nel tempo un sempre maggior numero di persone vi partecipino per conoscere in modo approfondito o solo per curiosità questo grande vino abruzzese che è il Montepulciano e questo territorio che ancora mantiene le antiche tradizioni.
Daniele Moroni
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
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