Non ho messo il trattino perché per me Marcello è Portonovo. Senza nulla togliere agli altri ristoratori ma in questo ristorante affondano i miei ricordi di montanaro triste, sguardo stupito infantile, di fronte alla bellezza penetrante del mare. Venivamo con amici carissimi alla ricerca di una pace impossibile dopo il primo terremoto del 97, Vissani solitario in un angolo e noi ad esorcizzare la paura grazie alla cucina di Marcello.
La cucina di Marcello è la sala macchine dello Steamboat di Portonovo che percorre in lungo e in largo la baia, con musicisti instancabili di jazz puro, musica del diavolo autentica, di fatica e sudore.
Voglio loro dedicare l’incipit di una canzone straordinaria dei Procol Harum, A Salty Dog:
“all hands on deck, we’ve run afloat!’ I heard the captain cry
‘explore the ship, replace the cook: let no one leave alive!“
“Tutti in coperta, stiamo andando alla deriva!”
ho sentito il capitano gridare
“Esplorate la nave, sostituite il cuoco:
che nessuno se ne vada vivo!”
Salvare il cuoco anima della nave.
Grazie Marcello del pranzo sontuoso di oggi. Fa star bene. Da gioia e felicità. Davanti al mare la felicità è una idea semplice e con la tua cucina amore.
Scampi Re del mare, ultimi Moscioli di stagione, mare e terra essenza della antica cucina marinara marchigiana, quando i pescatori scambiavano il pesce con i contadini e i prodotti della terra e nascevano ricette bastarde.
Spumante Perlugo di Pievalta ad esaltare di profumi e carezze.
Marcello e la sua grazia di oste puro fa il resto per rendere felice il cliente.
Volete andarci? Se non volete la vita sarà più arida e priva di emozioni e i ricordi non vivranno di questa bellezza.
Viva Portonovo! Viva Marcello! Viva Garibaldi!