Introduzione
È possibile essere patria indiscutibile di alcuni dei più grandi e longevi vini bianchi italiani, nonché territorio elettivo per rossi da Aglianico atti a sfidare il tempo a loro volta con incredibile capacità evolutiva, e non essere ancora conosciuti e riconosciuti quanto si dovrebbe, in Italia anzitutto e, a cascata, nel resto del mondo?
È il non del tutto risolto paradosso dell’Irpinia: di sicuro in crescita di considerazione, e finalmente sgabbiata dalla “condanna”, durata troppi anni, di dover consegnare – pena vederli considerare “scaduti”, o giù di lì – Fiano e Greco non dell’ultima, ma dell’ultimissima vendemmia, quella portata in casa sì e no due mesi prima delle consegne prenatalizie. Ma non ancora premiata e valutata come meriterebbe nella scala di valori di appassionati e (troppi) addetti ai lavori.
È questo il segnale che emerge lampante dagli assaggi (ben 300 campioni degustati) finalizzati al varo della prima Guida on line all’Irpinia da vino firmata da Vinodabere. Assaggi che certificano una qualità media molto elevata e diffusa sull’intera produzione, ed esaltata poi in diverse punte di eccellenza.
Il Fiano ed il Greco confermano, con i loro campioni di annate meno recenti, le già palesate ottime capacità di evoluzione. E sempre più produttori stanno fortunatamente comprendendo – e coraggiosamente sostenendo – il valore aggiunto di uscire almeno uno o due anni dopo la vendemmia di riferimento con i loro bianchi di punta.
Ottime notizie anche dal Taurasi, il cui ben noto carattere si sposa, finalmente e in molti casi, anche con tannini risolti e di soddisfacente finezza. Ma anche da numerosi Aglianico prodotti nelle DOC di ricaduta arrivano ottimi risultati, con sempre più rilevanti livelli di complessità e lunghezza di beva. Insomma: il lavoro fatto ci ha restituito una fotografia dell’Irpinia davvero molto confortante. La nostra Guida nasce, del resto, proprio con l’intento di divulgare il livello qualitativo raggiunto da territori per i quali esso non è ancora stato universalmente e completamente suffragato. Nei testi relativi agli oltre 100 vini che vi troverete recensiti proveremo perciò a condividere e trasmettere, oltre alle sensazioni ed emozioni ispirate dall’assaggio, anche il senso di una valutazione globale francamente e largamente positiva.
Metodologia
L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.
Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.
Abbiamo attribuito 1 applauso a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la Standing Ovation tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).
Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.
Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.
La Squadra
Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.
I testi che leggerete in Guida sono di:
Ruggero Faliva, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini e Maurizio Valeriani.
La Classifica dei migliori Spumanti
1
Irpinia Fiano Spumante Metodo Classico Brut Rinascita 2019 – Contrada 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Candida ) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa.
Ha fragranze delicate e suadenti questo Metodo Classico dal perlage fine e prolungato: note di zagare fresche e agrumi gialli, erbe officinali e un tocco finale minerale, quasi salmastro. Da sorseggiare in buona compagnia o davanti a preparazioni di pesce, dai crudi fino alle cotture al forno, anche salsate
L’azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
La Classifica dei migliori Coda di Volpe
5
Irpinia Coda di Volpe 2022 – Colline del Sole 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Torrioni) prezzo a scaffale enoteca 13 euro circa.
Si presenta con sentori fruttati di pera, pesca giallona, ananas e banana, cui si uniscono profumi floreali, (fiori gialli come l’arnica) e note “rocciose”. Il vino è sapido, fresco, sostenuto da acidità spiccata, che rende gradevole e briosa la beva, pur caratterizzata da una buona struttura.
L’azienda: Colline del Sole
Contrada Casale Bosco, 41 Torrioni (AV)
Tel. 368 3100524
email: collinedelsole@hotmail.it
L’odierna Azienda Agricola Vitivinicola Colline del Sole è frutto dell’ambizione e dell’impegno dei coniugi Bianca e Roberto Iommazzo. Rispettosi di tradizioni centenarie, tramandate da padre in figlio, ma aperti all’innovazione utile, curano e seguono direttamente tutte le fasi di produzione, privilegiando le tecniche di agricoltura integrata, a tutela degli ecosistemi e della qualità della materia prima. L’azienda vanta anche noccioleti e uliveti in regime bio e dai primi anni Novanta si è arricchita di nuovi vigneti. Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Aglianico e Falanghina i vini prodotti. La cantina è scavata nel tufo.
4
Irpinia Coda di Volpe 2018 – Contrada 94,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Pratola Serra) prezzo a scaffale enoteca 12 euro circa.
L’Azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
3
Irpinia Coda di Volpe 2021 – Di Prisco 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Fontanarosa) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa.
La vinificazione in acciaio delle uve, provenienti da vigne poste a circa 400 metri di altitudine, esalta la freschezza del vino e mette in evidenza ricordi di frutti gialli (pera, mela renetta), agrumi (cedro, pompelmo) e fiori di campo. Il finale insiste su ricordi minerali e di frutta secca.
L’azienda: Di Prisco
Contrada Rotole 27
83040 Fontanarosa (AV)
Tel.: +39 0825 475738
email: info@cantinediprisco.it
Pasqualino Di Prisco fonda l’azienda nel 1994 rilevando i terreni di famiglia. Dai due iniziali oggi la cantina può contare su una dozzina di ettari vitati in diverse zone vocate dell’entroterra irpino, e tutti situati in alta collina, sopra i 500 metri. La produzione totale è suddivisa in dieci referenze (Greco, Fiano, Coda di Volpe e i rossi da Aglianico) e si aggira intorno alle centomila bottiglie annue. Nel corso degli anni Pasqualino è stato affiancato dai figli Giuseppe, Carmen e Michele. Suggestiva la cantina “fatta a mano”, coi mattoni ricavati dalla pietra locale (breccia irpina).
2
Irpinia Coda di Volpe 2021 – Traerte 95,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefredane ) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.
Proveniente da vigne di 15-40 anni e terreni argillosi e sabbiosi, con quarzi e calcare, il vino fermenta in acciaio e affina per circa 12 mesi in bottiglia. Sentori delicati di miele, fiori gialli e note agrumate, con sfumature di erbe aromatiche, anticipano sensazioni morbide, fini ed equilibrate, con ricordi di vaniglia e un finale sapido e fresco, a sottolinearne l’ottima bevibilità.
L’Azienda: Traerte
Contrada Vadiaperti
83030 Montefredane (Avellino)
Tel. +39 0825 607270
email: info@traerte.it
Raffaele Troisi unisce la sapienza contadina a una preparazione agronomica di rispetto: nelle sue vigne utilizza tecniche non invasive che non alterino le caratteristiche varietali di uve e dei vini. La sua azienda, Traerte (fondata nel 1984 dal padre Antonio Troisi col marchio Vadiaperti), si trova a Montefredane, in contrada Vadiaperti, appunto: una delle zone più vocate per i vini bianchi irpini, con vigneti posizionate tra i 400 ed i 600 metri di quota (e il vanto di viti ultracentenarie di Aglianico e Coda di Volpe) per un totale di circa 10 ettari.
1
Irpinia Coda di Volpe Lucinda 2018 – Amarano 95,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano ) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa.
Un vino che fa della freschezza il suo punto di forza. Note fruttate si alternano a profumi di fiori bianchi. Ha buona struttura e corpo ricco e morbido allo stesso tempo. Chiude con un finale sapido che invita a un nuovo sorso.
L’azienda: Amarano
C.da Torre, 32
83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 / 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
La Classifica dei migliori Falanghina
5
Irpinia Falanghina – Il Passo delle Volpi 2021 – D’Antiche Terre 94,5/100
(territorio/zona dei vigneti: Irpinia ) prezzo a scaffale enoteca 11 euro circa.
Ottenuto da una selezione delle migliori uve aziendali coltivate sulle colline che circondano Avellino, vinificato in acciaio, paglierino chiaro con riflessi verdognoli, è caratterizzato da note di banana e mela verde, affiancate da ricordi di liquirizia. Decisa la mineralità, con impatto al gusto tondo, sapido, fruttato e di buona persistenza.
L’azienda: D’Antiche Terre
Via Variante Est 74
83030 Manocalzati (AV)
Tel. +39 0825 675689
email: info@danticheterre.it
Azienda familiare, nata nel 1989 conferendo uve ad aziende più importanti. Nel 1993, consapevole della qualità dei propri vigneti (50 ettari distribuiti nelle migliori aree vitivinicole dell’Irpina), ha iniziato a vinificare e imbottigliare in proprio. A guidarla c’è Gaetano Ciccarella che – con il contributo di sua moglie Cinzia Alvino e di papà Vito – ha saputo dare nerbo imprenditoriale al percorso, senza dimenticarne però le radici contadine. La produzione complessiva supera le 500.000 bottiglie essenzialmente suddivise tra Coda di Volpe, Falanghina, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi; ma non mancano anche vini Igt e un paio di spumanti.
4
Irpinia Falanghina 2021 – Historia Antiqua 95/100
(territorio/zona dei vigneti: Pietradefusi, Torre Le Nocelle) prezzo a scaffale enoteca 11 euro circa.
Il carattere varietale è fortemente espresso attraverso un bouquet delicato ma ricco, con sentori floreali (fiori di arancio, rincospermo), spezie dolci, frutta a polpa bianca appena acerba. Spiccata l’acidità, secco, minerale ed equilibrato il gusto. Il finale ricorda note di erbe aromatiche (salvia e rosmarino).
L’Azienda: Historia Antiqua
Via Variante Est S.S. 7/bis, 75
83030 Manocalzati (Av)
Tel. +39.0825.675240
email: info@historiaantiqua.it
Nel 2006 nasce il Consorzio Historia Antiqua che comprende le varie attività della famiglia De Iorio, mentre, è alla metà degli anni Novanta che si deve risalire per iniziare a parlare di produzione vinicola. L’azienda si trova in provincia di Avellino e si estende per circa 40 ettari. Greco, Fiano e Aglianico le varietà presenti, con vigneti posizionati su terreni dalle eccezionali qualità pedoclimatiche, valorizzate da cura e attenziona estrema nelle varie fasi della produzione, dal campo fino all’imbottigliamento.
3
Irpinia Falanghina 2021 – Agricola Bellaria 95,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Roccabascerana) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.
Le uve provengono da un vigneto situato nel comune di Roccabascerana. E il vino che ne deriva ha un’armonia complessiva che lo rende “democraticamente” interessante. Piacerà al neofita, che ne apprezzerà la rotondità e la piacevolezza di fondo, e soddisferà il bevitore più esigente, che troverà spunti di complessità e di sviluppo aromatico non scontati. Profumato e fruttato come la tipologia impone, è però scevro da eccessi.
L’azienda: Agricola Bellaria
Via Fontana/Cerasuolo
83016 – Roccabascerana (AV)
Tel. +0825 973467 – 347 3064161
email: info@agricolabellaria.it
La Famiglia Maffei vive da sempre nel centro storico di Roccabascerana, borgo di collina pochi chilometri a nord di Avellino. Un maestoso tiglio centenario, al centro del paese, caratterizza e impreziosisce l’immagine della cantina, che lavora su terreni di proprietà tramandati da generazioni. I vini, esportati in tutto il mondo, sono prodotti seguendo uno stile che unisce rispetto della tradizione e uso ragionato della tecnologia.
2
Irpinia Falanghina Le Mattine 2021 – Fonzone 96,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli ) prezzo a scaffale enoteca 24 euro circa.
Prende il nome dalla contrada in cui è situata la vigna, nella campagna di Paternopoli, terreni sabbiosi-argillosi e 380 metri di quota, nei pressi di un torrente. Tutte caratteristiche che donano freschezza, come racconta questo campione dai profumi spiccati di pesca e mela, note di pasticceria, fiori gialli ed erbe aromatiche, e poi sapido, elegante e di buona profondità. Finale di agrumi e cenni di frutta tropicale.
L’Azienda: Fonzone
Località Scorzagalline
83052 Paternopoli (AV)
tel. +39 0827 1730100
email: info@fonzone.it
L’azienda nasce nel 2005 in contrada Scorzagalline, a Paternopoli, nella zona classica del Taurasi e nel cuore dell’Appennino meridionale. La tenuta, un colle di circa 30 ettari, ospita vigne di Aglianico e Falanghina, alberi da frutto, ulivi e bosco. A San Potito Ultra e Parolise nascono le uve per i Fiano aziendali, mentre il Greco viene ricavato da vigneti di proprietà a Montefusco e Altavilla Irpina. Notevole l’edificio della cantina, modernissima, quasi del tutto ipogea e poco invasiva.
1
Irpinia Falanghina Vigna Santa Vara 2020 – Tenuta Cavalier Pepe 96,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Luogosano ) prezzo a scaffale enoteca 19 euro circa.
Il vino nasce in località Santa Vara nei Comuni di Luogosano e Sant’Angelo all’Esca, in provincia di Avellino. Vigneti a 430 metri di altezza, su suoli profondi di origine vulcanica. Colpisce subito la complessità dei profumi: erbe aromatiche, frutta fresca, agrumi. Voluminoso, ma comunque verticale, ha buona acidità che stempera la dolcezza del frutto e regala una piacevolissima sensazione. Un bell’esempio di Falanghina territoriale.
L’azienda: Tenuta Cavalier Pepe
Via Francesco de Sanctis
83040 Sant’Angelo All’esca (AV)
Tel. 0827 73766
email: info@tenutacavalierpepe.it
Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, laureata in gestione aziendale ed enologia, torna nel 2005 in Irpinia con l’idea di dare una svolta alla gestione dei vigneti di famiglia. Vent’anni dopo, Milena è una stimata donna del vino, a capo di una delle più rinomate aziende vinicole della zona e della Campania. Volontà, passione e idee chiare sono le fondamenta di un progetto che punta molto sia sulla territorialità dei vini, frutto di lavoro paziente e rispettoso in vigna, sia su un’attenzione non comune ai dettagli dell’accoglienza.
Rimanete collegati su Vinodabere per le prossime puntate della Guida ai Migliori Vini dell’Irpinia
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