Dopo avervi parlato della Classifica dei migliori Spumanti, Coda di Colpe e Falanghina (link), e dei migliori Fiano (link) è il momento di passare ai Greco nella Guida ai Migliori Vini dell’Irpinia.
Ricordiamo sempre l’introduzione e le note metodologiche.
Introduzione
È possibile essere patria indiscutibile di alcuni dei più grandi e longevi vini bianchi italiani, nonché territorio elettivo per rossi da Aglianico atti a sfidare il tempo a loro volta con incredibile capacità evolutiva, e non essere ancora conosciuti e riconosciuti quanto si dovrebbe, in Italia anzitutto e, a cascata, nel resto del mondo?
È il non del tutto risolto paradosso dell’Irpinia: di sicuro in crescita di considerazione, e finalmente sgabbiata dalla “condanna”, durata troppi anni, di dover consegnare – pena vederli considerare “scaduti”, o giù di lì – Fiano e Greco non dell’ultima, ma dell’ultimissima vendemmia, quella portata in casa sì e no due mesi prima delle consegne prenatalizie. Ma non ancora premiata e valutata come meriterebbe nella scala di valori di appassionati e (troppi) addetti ai lavori.
È questo il segnale che emerge lampante dagli assaggi (ben 300 campioni degustati) finalizzati al varo della prima Guida on line all’Irpinia da vino firmata da Vinodabere. Assaggi che certificano una qualità media molto elevata e diffusa sull’intera produzione, ed esaltata poi in diverse punte di eccellenza.
Il Fiano ed il Greco confermano, con i loro campioni di annate meno recenti, le già palesate ottime capacità di evoluzione. E sempre più produttori stanno fortunatamente comprendendo – e coraggiosamente sostenendo – il valore aggiunto di uscire almeno uno o due anni dopo la vendemmia di riferimento con i loro bianchi di punta.
Ottime notizie anche dal Taurasi, il cui ben noto carattere si sposa, finalmente e in molti casi, anche con tannini risolti e di soddisfacente finezza. Ma anche da numerosi Aglianico prodotti nelle DOC di ricaduta arrivano ottimi risultati, con sempre più rilevanti livelli di complessità e lunghezza di beva. Insomma: il lavoro fatto ci ha restituito una fotografia dell’Irpinia davvero molto confortante. La nostra Guida nasce, del resto, proprio con l’intento di divulgare il livello qualitativo raggiunto da territori per i quali esso non è ancora stato universalmente e completamente suffragato. Nei testi relativi agli oltre 100 vini che vi troverete recensiti proveremo perciò a condividere e trasmettere, oltre alle sensazioni ed emozioni ispirate dall’assaggio, anche il senso di una valutazione globale francamente e largamente positiva.
Metodologia
L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.
Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.
Abbiamo attribuito 1 applauso a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la Standing Ovation tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).
Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.
Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.
La Squadra
Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.
I testi che leggerete in Guida sono di:
Ruggero Faliva, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini e Maurizio Valeriani.
La Classifica dei migliori Greco
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Greco di Tufo 2021 – Cantine Terranera 93/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo, Santa Paolina e Torrioni) prezzo a scaffale enoteca 14 euro.
Si presenta con nitide note fruttate cui si accompagnano delicati sentori di frutta secca tostata. Una buona acidità sostiene un sorso intenso e persistente, chiuso da una nota leggermente amaricante e ammandorlata, decisamente intrigante.
L’azienda: Cantine Terranera
Via Sandro Pertini – 83010 Grottolella AV
Tel. +39.0825.671455
email: info@cantineterranera.it
Le Cantine Terranera si trovano nel cuore dell’Irpinia. La loro produzione complessiva annua è di circa 250.000 bottiglie – distribuite tra Fiano, Greco, Taurasi Docg, Aglianico Doc e Campi Flegrei – e i vigneti sono impiantati in zone collinari dai terreni argillosi e vulcanici. La lavorazione è di stampo tradizionale e le uve coltivate sono quelle che esprimono da sempre le caratteristiche del territorio.
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Greco di Tufo Riserva 888 2021 – Le Otto Terre 93,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.
Leggiadro e aggraziato nel bouquet di verbena, pompelmo, pietra bagnata e zenzero in polvere, è poi diretto e teso, ancora sferzante per l’acidità che dona nette sensazioni agrumate e, a tratti, note quasi piccanti, peraltro ben fuse con quelle più morbide e grasse della frutta gialla e del fico d’india. Persistenza sapida e delicatamente fruttata.
L’Azienda: Le Otto Terre
via Stazione, Area PIP -LOTTO A, 4,
83010 – Tufo (AV)
Tel. 0825 998318
Otto comuni, cinquanta soci, un grande vino: il Greco di Tufo. Numeri dietro i quali stanno i valori, le passioni e gli sforzi congiunti di un gruppo di amici e agricoltori che nel 2006 ha dato vita alla cooperativa Le Otto Terre, che conta oggi su 70 ettari di vigneti e raggruppa una corposa rappresentanza di viticoltori della zona elettiva del vino bandiera.
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Greco di Tufo Riserva Aletheia 2021 – Donnachiara 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.
Greco di Tufo da manuale, con tutto ciò che consegue in termini di identità ed espressione: sensazioni sulfuree unite a note agrumate e “terragne” (emblema del territorio) seguite da nuance di frutta secca e spezie “morbide”.
L’azienda: Donnachiara
Via Stazione, 14
83030 – Montefalcione (AV) Tel.
Tel. +39 0825 977135
In provincia di Avellino, a due passi da Montefalcione, borgo noto già ai tempi degli Etruschi (la falce, simbolo del lavoro contadino, campeggia nel suo stemma comunale) opera Donnachiara, dedicata – per tradizione e precisa scelta della famiglia proprietaria – alla produzione delle tre Docg irpine: Fiano di Avellino, Taurasi e Greco di Tufo, più i tradizionali Aglianico e Falanghina. La cantina, moderna, è datata 2005. I vigneti sono da lungo tempo di proprietà, e la conduzione, fino a quella attuale di Ilaria Petitto, studi di diritto messi nel cassetto per dedicarsi all’azienda e al vino, è stata quasi sempre al femminile. Ilaria è tuttora supportata dalla madre Chiara, nipote di Donna Chiara Mazzarelli Petitto, cui è stata dedicata l’azienda.
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Greco di Tufo Breccia 2022 – Montesole 94,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Le uve di questo Greco provengono dalla “Vigna Breccia”, in alta collina, a ben 630 metri di quota, in zona Montefusco. Il terreno argilloso e calcareo conferisce al vino struttura, ma anche verticalità. Frutto fresco in primo piano, ma con una dolcezza di fondo ammiccante che avvicina al bicchiere. Il risultato è lineare, piacevole senza essere troppo cerebrale: e ne sono doti apprezzabili l’equilibrio di fondo e la lunga, piacevolissima, persistenza fruttata.
L’Azienda: Montesole
Via Serra, Area PIP
83030 – Montefusco (AV)
Tel: +39 0825 963972
email: info@montesole.it
L’azienda Montesole o Montesolae, si ispira al nome originario dell’antica cittadina ai cui piedi sorge la cantina: Mons Fulsulae (l’odierna Montefusco). In produzione dal 1996, agisce al confine tra due distretti nodali della regione, l’Irpinia e il Sannio, in un’area dal suolo fertile, di natura vulcanica e dall’ottima esposizione solare. Si punta poi in produzione su singole vigne che valorizzino al massimo i vitigni autoctoni.
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Greco di Tufo 2021 – Salvatore Molettieri 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Le uve arrivano in cantina, dove fermentano e maturano 12 mesi in acciaio, dai vigneti tufacei della parte più alta di Montefusco. La “verticalità” di questo vino è garantita in primis delle note minerali, cui seguono ben agganciate quelle di frutta gialla (ananas e pesca) e fiori di campo. Trainato dalla grande freschezza e dalla ottima sapidità, questo Greco si rivela teso, consistente, pieno; e dimostra che questa cantina, rinomata per i suoi grandi Taurasi, può dire la sua anche nell’affollato settore dei vini bianchi di zona.
L’azienda: Salvatore Molettieri
Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15
83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63722
email: info@salvatoremolettieri.com
Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.
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Greco di Tufo 2020 – Crypta Castagnara 95,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 11 euro.
Proveniente dai vigneti di proprietà siti a 400 metri di quota ad Altavilla Irpina, ha sentori gradevoli ed intensi di frutta matura (pera, pesca), fiori bianchi, scorza di limone e nuance sulfuree. Ed è vino di struttura e carattere, marcati da ritorni di agrume e frutta secca, acidità ben bilanciata col frutto e lunga persistenza.
L’azienda: Crypta Castagnara
Via Taverna del Monaco 4
83010 – Grottolella (AV)
Tel. +39 0825 671360
email: info@cryptacastagnara.it
L’Azienda Agricola di Sergio Spiniello è specializzata nella produzione di vini indigeni (Taurasi, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Falanghina) che commercializza col marchio Crypta Castagnara Cantine. Le proprietà si estendono nel territorio del Greco di Tufo da un lato e in quello del Fiano di Avellino dall’altro. I 15 ettari aziendali, a circa 600 metri di quota, sono ubicati nei comuni di Grottolella e Altavilla Irpina (in provincia di Avellino). Qui si coltiva anche “L’Aglianichiello di Grottolella”, varietà del vitigno Aglianico, dal grappolo spargolo e dall’acino piccolo e sferico.
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Greco di Tufo 2021 – Contrada 95,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Un Greco di temperamento, quello dei fratelli Contrada. Intensità e fragranza sono le prime due qualità che emergono chiare nel bicchiere. Frutta matura, albicocca, mela, un tocco di salvia ed erbe aromatiche ne tessono la trama. Pieno, avvolgente, con una bella vena minerale di sottofondo, chiude su un tipico finale ammandorlato.
L’Azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
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Greco 2020 – Pietracupa 95,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Il Greco di Pietracupa deriva da vigne della zona di Santa Paolina, una delle più vocate per la tipologia. È un vino profondo, austero, di grande acidità e mineralità, come del resto il “marchio di fabbrica” dell’azienda impone. Un bianco che, malgrado i tre anni già compiuti, farà felici gli amanti dei vini verticali ed “elettrici”, ribadendo la sua vocazione da “maratoneta”. Che, col tempo, sa sempre regalare grandissime ed emozionanti evoluzioni di complessità aromatica e di gusto.
L’azienda: Pietracupa
Via Vadiaperti, 17
83030 – Montefredane (AV)
Tel. +0825 607418
Sabino Loffredo è ormai da anni uno dei protagonisti della rinascita irpina. Oggi, più… maturo, ma sempre in forma e dalla simpatia contagiosa, continua a sfornare vini dal timbro chiaro e riconoscibile. Prodotti profondi, affilati, taglienti a volte, figli di una viticoltura artigianale e vigne ubicate su alcune delle più alte colline del territorio. La sua fama di “bianchista” è ormai consolidata, ma nel tempo si è cimentato – a dovere – anche nel mondo dei rossi.
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Greco di Tufo Riserva Grancare 2021 – Tenuta Cavalier Pepe 96/100 (territorio/zona dei vigneti: Torrioni e Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 22 euro.
Selezione di uve di Greco di Tufo coltivate tra i 600 ed i 750 metri di quota, su terreni prevalentemente argillosi, limosi e con presenza di elementi vulcanici. La fermentazione avviene in parte in barrique e in parte in acciaio, dove il vino effettua anche affinamento sulle fecce fini. Segue un’ulteriore sosta in bottiglia per almeno 6 mesi prima della commercializzazione. Il risultato della lunga lavorazione non delude le attese e sfodera una tavolozza di sentori importante, centrata su frutto giallo maturo, frutta candita, miele di acacia, note floreali e di tostatura, che lasciano infine il passo ad un elegante richiamo dolce di cipria. Di grande stoffa e avvolgente, intenso e sapido, il Grancare chiude su un lungo finale fresco e minerale.
L’Azienda: Tenuta Cavalier Pepe
Via Francesco de Sanctis
83040 Sant’Angelo All’esca (AV)
Tel. 0827 73766
email: info@tenutacavalierpepe.it
Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, laureata in gestione aziendale ed enologia, torna nel 2005 in Irpinia con l’idea di dare una svolta alla gestione dei vigneti di famiglia. Vent’anni dopo, Milena è una stimata donna del vino, a capo di una delle più rinomate aziende vinicole della zona e della Campania. Volontà, passione e idee chiare sono le fondamenta di un progetto che punta molto sia sulla territorialità dei vini, frutto di lavoro paziente e rispettoso in vigna, sia su un’attenzione non comune ai dettagli dell’accoglienza.
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Greco di Tufo Terre degli Angeli 2021 – Terredora 96,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Tutto giocato sulla declinazione del concetto di luminosità, questo Greco di Paolo Mastroberardino. Il colore dei campi di grano, i profumi della mela golden e della pesca gialla, il calore del sole primaverile, capace di rinfrescare mentre scalda. Equilibrio, complessità e facilità di beva lo targano – risultato per nulla semplice o scontato – come vino per tutti i palati.
L’azienda: Terredora
Contrada Serra – 83030 Serra (AV)
Tel. 0825968215
Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.
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Greco di Tufo Riserva Oikos 2020 – Fonzone 96,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Altavilla Irpina) prezzo a scaffale enoteca 26 euro.
Le uve dell’Oikos derivano da una vigna di Greco Antico (raro biotipo di Greco con acino più piccolo e succo più concentrato) di oltre 40 anni. La fermentazione e il primo affinamento vengono fatti in botte di rovere, dove il vino resta circa 12 mesi per poi passarne altrettanti in acciaio e infine in bottiglia. Ricco di profumi (fiori bianchi, mela, agrume, miele, con note iodate e nuance sulfuree) è poi sostanzioso, fresco, verticale e coerente nelle note aromatiche per un risultato finale piacevole e di lunga persistenza.
L’azienda: Fonzone
Località Scorzagalline
83052 Paternopoli (AV)
tel. +39 0827 1730100
email: info@fonzone.it
L’azienda nasce nel 2005 in contrada Scorzagalline, a Paternopoli, nella zona classica del Taurasi e nel cuore dell’Appennino meridionale. La tenuta, un colle di circa 30 ettari, ospita vigne di Aglianico e Falanghina, alberi da frutto, ulivi e bosco. A San Potito Ultra e Parolise nascono le uve per i Fiano aziendali, mentre il Greco viene ricavato da vigneti di proprietà a Montefusco e Altavilla Irpina. Notevole l’edificio della cantina, modernissima, quasi del tutto ipogea e poco invasiva.
18 ex aequo
Greco di Tufo Riserva Sphera 2020 – Cennerazzo 96,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Torrioni, Tufo) prezzo a scaffale enoteca 19 euro.
Gioca con equilibrio e misura, meritando l’attenzione di chi assaggia sin dai profumi, eleganti e fruttati (pesca gialla, pera Williams), con nuance di pepe bianco e cannella e finale salmastro. Appagante, fortemente minerale e ricco di ricordi di erbe officinali e macchia mediterranea, ha ottima piacevolezza di beva.
L’Azienda: Cennerazzo
Via Casale Bosco, 10
Torrioni – Avellino
Tel. +39 339.5955515
Sebastiano Cennerazzo fa vino da quarant’anni – oggi con l’aiuto dei figli Lidia e Federico – mantenendo il timone puntato sulla tradizione ma avendo anche tutti i requisiti per vincere la sfida dei mercati del futuro con un progetto basato sull’ idea di produrre un’unica tipologia, per affermare uno stile che caratterizzi poi inequivocabilmente il prodotto.
18 ex aequo
Greco di Tufo 2021 – Nardone Nardone 96,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
La magia del vino raggiunge il suo apice quando i campioni degustati rispecchiano in toto l’unicità delle annate di provenienza. Il calore del 2021 ha il suo ruolo evidente in questa espressione di Greco di Tufo, e si traduce in note di frutta più mature del solito. Sostanza e materia vengono però in parte mitigate nel finale dalla sapidità tipica e da nuance officinali.
L’azienda: Nardone Nardone
Via dell’Industria
Frazione Dentecane – Pietradefusi (AV)
Tel. +39 0825965378
Cell.+39 3803561598
email: info@nardonenardone.it
L’azienda Nardone Nardone nasce nel 2006 a Pietradefusi in Irpinia, nell’areale del Taurasi. “Mimmo”, cresciuto in vigna, porta avanti il lavoro impostato dal nonno Domenico e dal padre Vincenzo vinificando uve da aree di proprietà già da tre generazioni e puntando a verace qualità artigianale. I vigneti sono posizionati negli areali di produzione delle tre DOCG: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi (il rosso in località Campoceraso). Vendemmia e lavori in vigna sono eseguiti manualmente, mentre vinificazione e affinamento sono svolti a Dentecane, nella cantina corredata di showroom e sala degustazioni.
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Greco di Tufo Loggia della Serra 2021 – Terredora 97/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Nasce dall’omonimo vigneto, nel quale la combinazione tra l’ambiente di alta collina (circa 600 metri) e la generosità dei suoli argilloso-calcarei conferisce al vino grande complessità strutturale e aromatica, aperta da intense note floreali e di frutta (albicocca quasi candita, mela, agrume) per virare poi verso una grande mineralità che si mixa a dovere alla grande freschezza in un lunghissimo finale. Un vino equilibrato nella struttura, e a cui la larga spalla acida, tipica dei prodotti di quest’azienda, consentirà una positiva evoluzione nel tempo.
L’Azienda: Terredora
Contrada Serra – 83030 Serra (AV)
Tel. 0825968215
Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.
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Greco di Tufo Daltavilla 2021 – Villa Matilde Avallone 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Altavilla Irpina, Tufo e Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 13 euro.
Parte timido nel calice per poi allargarsi in ampiezza, su sensazioni vegetali ed eteree, in contrapposizione a un frutto agrumato, denso, che sa di tamarindo e bergamotto. Continua dimostrando dinamismo e verticalità, senza mai essere banale e scontato. Denuncia un po’ il caldo dell’annata nella minor lunghezza del finale, ma resta comunque vino di estrema piacevolezza.
L’azienda: Villa Matilde Avallone
S.S. Domitiana, 18
81030 Cellole (CE)
Tel. +39 0823932088
La storia di Villa Matilde Avallone comincia negli anni Sessanta con Francesco Paolo, avvocato e appassionato cultore di vini antichi che, incuriosito dai racconti di Plinio e dai versi di Virgilio, Marziale ed Orazio sul Falernum, decide di riportare in vita il leggendario vino scomparso al principio del secolo scorso. Coadiuvato da un gruppo di amici, tra cui alcuni docenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, individua, dopo anni di studio, le viti progenitrici della varietà: pochi ceppi sopravvissuti miracolosamente alla devastazione della fillossera. Ripiantati nel territorio del Massico dove un tempo erano prosperati, fanno da starter per l’azienda attuale, guidata oggi dai figli di Francesco: Maria Ida e Salvatore, che hanno raccolto il progetto del padre, e ora guardando ancora oltre, spingendosi dall’Ager Falernus sino alla provincia di Avellino con nuove vigne, vini e progetti, e inaugurando nel 2004 le Tenute di Pietrafusa, nel distretto delle Docg irpine, con relativa produzione.
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Greco di Tufo Riserva Rafilú 2019 – Bambinuto 97,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 29 euro.
Giallo paglierino con riflessi dorati, regala note di salvia e timo piacevoli e rinfrescanti ad equilibrare la maturità del frutto (mela golden). Acidità spiccata e sapidità donano slancio al vino che, sostando ben 36 mesi sulle fecce fini, guadagna note dolci di frutta, matura come detto, ma mai stucchevoli. Finale lungo su note minerali.
L’azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
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Greco di Tufo 2020 – Bambinuto 97,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 20 euro.
Bambinuto è il nome dell’azienda, è però anche un termine del dialetto locale: e significa benvenuto, che è poi la modalità dell’accoglienza che questa cantina da sempre riserva ai suoi visitatori. Il Greco di Tufo è la specialità della casa, e questo in particolare è il prodotto d’ingresso della gamma aziendale. Dieci mesi sulle fecce e poi nove di affinamento in bottiglia hanno come risultato un vino delicatamente ammandorlato, floreale e fruttato (frutta a polpa bianca) con bevibilità scorrevole, garantita da freschezza e salinità e ottima corrispondenza aromatica.
L’Azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
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Greco di Tufo Riserva Vigna Laure 2020 – Di Marzo 98/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.
È una produzione limitata, derivata dal solo vigneto Laure, nella frazione di San Paolo di Tufo. Ottenuto da una selezione di mosto fiore, vinificato in acciaio, resta nove mesi sulle fecce e un anno in bottiglia. Ha profumi intensi e variegati di pietra focaia, pesca gialla sciroppata, limone e macchia mediterranea. Energico e fresco, seducente, con ritorni agrumati e minerali, è vino equilibrato e di lunghissima persistenza. Da Standing Ovation.
L’azienda:Di Marzo
Strada Statale 371
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 0825 998022
email: info@cantinedimarzo.it
La storia della cantina inizia nel 1647 quando Scipione Di Marzo (antenato degli attuali proprietari) per sfuggire alla peste che imperversava nel Nolano si stabilisce sulle più salubri colline Irpine, in quel di Tufo, portandosi dietro alcune barbatelle di Greco di Somma. Uno di quei casi i in cui non tutto il male viene per nuocere, visto che il Greco, proprio a Tufo, ha trovato il suo habitat ideale, rendendo la zona areale vitivinicolo tra i più famosi in Italia. I discendenti di Scipione hanno fatto tesoro di questa fortuna, dedicandosi alla confezione di grandi Greco ottenuti dai 20 ettari di vigneti posti nelle zone migliori dell’area: Laure, Ortale e Serrone.
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Greco di Tufo Cardenio 2018 – Amarano 98,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Complessità, eleganza, freschezza e mineralità sono al centro di questo assaggio. Sentori di fiori e frutti gialli si accompagnano a note salmastre. Il sorso è pieno ricco, avvolgente e chiude con un lunghissimo finale prensile e “roccioso”, che gli vale la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Amarano
C.da Torre, 32 83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 / 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
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Greco di Tufo Pietra Rosa 2020 – Di Prisco 98,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Nasce da una vigna in alta quota (600 metri) dai terreni argillosi nei pressi di Montefusco, zona vocatissima per la coltivazione del Greco. Vinificato e affinato brevemente in acciaio, ha deciso carattere minerale e speziato (anice, zafferano, pepe bianco), con note di frutta gialla, agrumi ed erbe mediterranee. Salino e corposo, mostra un’acidità graffiante e un’energia ancora da domare. Bel finale avvolgente con sensazioni di frutta secca e pietra bagnata. Un Greco da manuale, “virile” e già in ottima forma; ma l’impressione è che possa crescere ancora molto. Nel frattempo è già da Standing Ovation.
L’azienda: Di Prisco
Contrada Rotole 27
83040 Fontanarosa (AV)
Tel. 0825 475738
email: info@cantinadiprisco.it
Pasqualino Di Prisco fonda l’azienda nel 1994 rilevando i terreni di famiglia. Dai due iniziali oggi la cantina può contare su una dozzina di ettari vitati in diverse zone vocate dell’entroterra irpino, e tutti situati in alta collina, sopra i 500 metri. La produzione totale è suddivisa in dieci referenze (Greco, Fiano, Coda di Volpe e i rossi da Aglianico) e si aggira intorno alle centomila bottiglie annue. Nel corso degli anni Pasqualino è stato affiancato dai figli Giuseppe, Carmen e Michele. Suggestiva la cantina “fatta a mano”, coi mattoni ricavati dalla pietra locale (breccia irpina).
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Greco di Tufo 2020 – Vigne Guadagno 98,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Un campione di rara finezza che confonde ed ammalia al tempo stesso, giocando su equilibri di mineralità e frutta a polpa bianca, con finale di macchia mediterranea. Una composizone stimolante, da Standing Ovation, che rende impazienti di assaggiare un nuovo sorso: da unire magari in matrimonio ai piatti della tradizione, dai classici primi di zona a preparazioni con molluschi.
L’azienda: Vigne Guadagno
Via Amerigo Vespucci, SNC
83030 Taurasi (AV)
Tel. 0825 16 86 379
email info@vigneguadagno.it
Guidano l’azienda i fratelli Giuseppe e Pasquale Guadagno, imprenditori in altri settori, trovatisi in possesso di un vigneto di Fiano a Montefredane, nel cuore dell’areale di produzione della denominazione. Da qui il percorso, partito da una proprietà di tre ettari e caratterizzato dalla volontà di produrre vini unici attraverso una viticoltura attenta e un’enologia misurata il più possibile sul territorio di riferimento. Nel 2010 l’acquisto di vigna a Montefredane, e il varo della prima etichetta. Da questo momento in poi la passione per il vino prende il sopravvento su ogni calcolo iniziale, e si traduce in una produzione allargata anche ad altri vini irpini, tutti da varietà autoctone, con vigneti in conduzione per il Greco di Tufo a Santa Paolina e a Montemarano invece per la produzione del Taurasi.
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Sentinella 2019 – Petilia 98,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.
Il Greco è stato il primo amore dell’azienda, e ancora oggi è il vino più rappresentativo. Il Sentinella 2019 si esprime con netti richiami agli agrumi e poi a frutta matura, mela cotogna in primis. È minerale, rotondo, pieno e di imponente struttura, come ti aspetti dai Greco importanti. Vino di bocca, insomma: ideale per chi ama sensazioni decise anche nei bianchi. Senza pesantezza alcuna però, e solo tanta, tanta energia che lo farà imprimere a lungo nella memoria di chi lo assaggia. Vale tutta la Standing Ovation.
L’Azienda: Petilia
Contrada Pincera – Altavilla Irpina (AV)
Tel. 0825 998235
email: info@aziendaagricolapetilia.it
Petilia era il nome da un antico accampamento greco, i cui resti sono stati rinvenuti in località Campo Fiorito, proprio dov’è situata la cantina. Petilia è poi la bellissima storia di due fratelli, Roberto e Teresa, che, partendo da un piccolo appezzamento di terra avuto in eredità, hanno dedicato vita e lavoro al vino e alla vigna. Oggi, dopo circa tre decenni di sogni e prove, producono con consapevolezza vini autentici, originali, figli delle principali uve autoctone irpine. Completano l’offerta un agriturismo e un B&B, in cui ospiti amici della terra possono, sostando, condividere frutti e atmosfere della loro avventura.
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Greco di Tufo Terra d’Uva 2021 – Benito Ferrara 98,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo – Petruro) prezzo a scaffale enoteca 19 euro.
Insolito nel carattere decisamente officinale e balsamico, spinge poi su sensazioni caloriche e dinamiche, con toni erbacei di fiori di campo e mela verde misti a fragranze di anice e liquirizia in stecco. Vibrante, genuino, pieno di eleganza e impeto, è l’ennesima dimostrazione della versatilità del varietale e del suo territorio d’elezione. Meritata la Standing Ovation.
L’azienda: Benito Ferrara
Frazione San Paolo, 14/A
83010 – TUFO (AV)
Tel.: 0825.998194
emal: info@benitoferrara.it
Da cinque secoli la famiglia Ferrara abita le terre di Tufo, nel cuore della Campania. E da sempre la terra è stata da loro “ascoltata”, capita e messa a frutto. Gabriella Ferrara gestisce l’azienda insieme al marito Sergio. E dai 2,5 ettari iniziali si è passati oggi a 25 ettari. Tutte le superfici vitate per la produzione di Greco ricadono nel comune di Tufo (nella frazione San Paolo) e per la produzione dell’Aglianico nel Comune di Montemiletto.
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Greco di Tufo Oltre 2020 – Agricola Bellaria 98,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Prata di Principato Ultra e Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 20 euro.
Un Greco che, a sorpresa, pare aver già deposto asprezze e rigori giovanili e già in condizioni di grazia e nitore espressivi, ampio, sapido, solare, gustoso. Nespola, mela cotogna, pera coscia, ginestra, cera d’api e cenni idrocarburici disegnano un insieme aromatico intenso e corale. Presenza, slancio e progressione appagante, rinfrescata da viva e dissetante acidità di frutta fresca (pesca, cedro) e adorna di note speziate dolci ed erbacee preludono al lungo finale con frutta in filigrana, cenni d’eucalipto e, su tutto, una pregevole asciuttezza “sassosa” che guadagna la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Agricola Bellaria
Via Fontana/Cerasuolo
83016 -Roccabascerana (AV)
Tel. +0825 973467 – 347 3064161
email: info@agricolabellaria.it
La Famiglia Maffei vive da sempre nel centro storico di Roccabascerana, borgo di collina pochi chilometri a nord di Avellino. Un maestoso tiglio centenario, al centro del paese, caratterizza e impreziosisce l’immagine della cantina, che lavora su terreni di proprietà tramandati da generazioni. I vini, esportati in tutto il mondo, sono prodotti seguendo uno stile che unisce rispetto della tradizione e uso ragionato della tecnologia.
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Greco di Tufo Riserva Torrefavale 2020 – Cantine dell’Angelo 98,9/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Ottimo esempio delle potenzialità del territorio di Tufo. Greco in purezza, ottenuto dall’omonimo vigneto, con piante di 50 anni ubicate sopra antiche miniere di zolfo che danno alle uve, raccolte solo a mano, caratteristiche note minerali. La vinificazione in solo acciaio ne preserva il bouquet tessuto di frutta esotica, erbe di campo e pietra focaia. Evidente la buona freschezza che, unitamente alla sapidità ed alla solida corposità, ne fanno un vino di grande equilibrio e spessore. Vale la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Cantine dell’Angelo
Via Santa Lucia 32
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 338 4512965
email: info@cantinedellangelo.com
Per tre generazioni questa azienda, appartenente alla famiglia Muto, si è dedicata ad attività agricole a Tufo. Nel 2006 Angelo la eredita dal padre e, conscio delle potenzialità dei suoi terreni, decide di destinare alla viticoltura l’intera proprietà: 5 ettari di vigna di solo Greco collocati proprio sopra delle antiche miniere di zolfo, dove nell’800 arrivarono a lavorare anche 900 persone. La zona si chiama Campanaro. L’agricoltura di Angelo, coadiuvato dall’enologo Luigi Sarno, è a basso impatto ambientale e molto attenta alla salubrità del suolo (già di per sé ricchissimo di zolfo): ne risultano vini di grande carattere che rispecchiano le tipicità del Greco di Tufo.
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Greco di Tufo 2021 – Di Marzo 99/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 13 euro.
Quando incontri un vino d’ingresso come questo capisci che il livello della cantina è realmente elevato. E Di Marzo ha fatto del Greco di Tufo una propria autorevole specialità. Anche questa versione denota, già a vista, gli esiti della lunga macerazione sulle fecce fini, ed è corredata dalle decise note di mineralità tipiche dei vini della casa. Come per il “fratello maggiore” Vigna Ortale, ottime note di frutto giallo maturo, fiori di campo e miele di acacia preludono a un impatto largo, elegante, sapido, iodato e chiuso in un lungo finale in cui tornano le sensazioni minerali. Da Standing Ovation.
L’azienda: Di Marzo
Strada Statale 371
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 0825 998022
email: info@cantinedimarzo.it
La storia della cantina inizia nel 1647 quando Scipione Di Marzo (antenato degli attuali proprietari) per sfuggire alla peste che imperversava nel Nolano si stabilisce sulle più salubri colline Irpine, in quel di Tufo, portandosi dietro alcune barbatelle di Greco di Somma. Uno di quei casi i in cui non tutto il male viene per nuocere, visto che il Greco, proprio a Tufo, ha trovato il suo habitat ideale, rendendo la zona areale vitivinicolo tra i più famosi in Italia. I discendenti di Scipione hanno fatto tesoro di questa fortuna, dedicandosi alla confezione di grandi Greco ottenuti dai 20 ettari di vigneti posti nelle zone migliori dell’area: Laure, Ortale e Serrone.
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Greco di Tufo Riserva Vigna Ortale 2020 – Di Marzo 99,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.
Deriva dalle uve migliori dell’omonimo “cru”, prodotto in sole 5 mila bottiglie all’anno. E il risultato è straordinario. Dorato, opulento, seducente, ha anche prorompente mineralità (pietra focaia e note sulfuree) a cui seguono frutto giallo maturo, elegante nota floreale e sentori di miele di acacia. Avvolgente, ampio, armonioso nell’equilibrio tra morbidezza e freschezza, con un ritorno dei sentori minerali in un finale che sembra non finire mai, merita per intero la Standing Ovation.
L’Azienda: Di Marzo
Strada Statale 371
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 0825 998022
email: info@cantinedimarzo.it
La storia della cantina inizia nel 1647 quando Scipione Di Marzo (antenato degli attuali proprietari) per sfuggire alla peste che imperversava nel Nolano si stabilisce sulle più salubri colline Irpine, in quel di Tufo, portandosi dietro alcune barbatelle di Greco di Somma. Uno di quei casi i in cui non tutto il male viene per nuocere, visto che il Greco, proprio a Tufo, ha trovato il suo habitat ideale, rendendo la zona areale vitivinicolo tra i più famosi in Italia. I discendenti di Scipione hanno fatto tesoro di questa fortuna, dedicandosi alla confezione di grandi Greco ottenuti dai 20 ettari di vigneti posti nelle zone migliori dell’area: Laure, Ortale e Serrone.
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Picoli Respinto 2020 – Bambinuto 99,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina, località Picoli) prezzo a scaffale enoteca 26 euro.
Picoli è il nome della vigna situata nell’omonima frazione a 600 metri di quota. A differenza del “fratello maggiore”, la Riserva 2019, il Greco di Tufo “Picoli Respinto” 2020 non ha ottenuto l’idoneità alla Docg ed esce quindi in commercio come Igt e con la ammiccante dicitura “Respinto” in etichetta. Ma all’assaggio è risultato un grande vino, meritevole della nostra Standing Ovation, grazie a un bouquet di erbe aromatiche, frutta gialla (agrumi, melone) e sfumature di miele, corpo e acidità importanti e ben bilanciati, e un finale salino, ammandorlato e amaricante.
L’azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
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Greco di Tufo Cutizzi 2021 – Feudi di San Gregorio 99,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 17 euro.
Dalle migliori uve del vigneto di Santa Paolina, 550 metri di quota in una delle aree più vocate per il Greco. L’annata particolarmente benevola ha poi favorito eleganza e grande spessore del vino, che apre i giochi su debordanti note di frutta gialla (mela golden e pera), susina verde, e poi gradevoli sensazioni di fiori di acacia, mentuccia e pietra focaia. L’armonia tra freschezza e struttura è conquistante, e introduce a un lunghissimo finale in cui si ripropongono le note minerali tipiche del territorio irpino. Merita la Standing Ovation.
L’Azienda: Feudi di San Gregorio
Località Cerza Grossa
83050 Sorbo Serpico (AV)
Tel. +39 0825 986683
email: info@feudi.it
Gigante da trecento ettari vitati e circa quattro milioni di bottiglie annue, con un numero enorme di referenze Feudi di San Gregorio copre tutta la gamma classica delle tipologie irpine, campane (Lacryma Christi) e non solo (vedi il celebre e controverso Merlot Patrimo e gli spumanti metodo classico). Grazie a investimenti finanziari senza precedenti, l’azienda ha incarnato dal 1986 la voglia di vera rinascita del vino irpino, regalando fama nazionale e internazionale a Fiano, Greco e Taurasi fino ad allora rimasti in un cono d’ombra che rischiava di divenire irreversibile.
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Greco di Tufo Riserva Picoli 2019 – Bambinuto 99,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina, località Picoli) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Il Greco di Tufo D.O.C.G. Riserva “Picoli” è frutto della vigna situata nella frazione omonima, a 600 metri di altezza, esposizione nord est. È il vino di punta del’azienda e ne racconta e giustifica a dovere la predilezione per la produzione di Greco di Tufo. Avvolgente nei sentori floreali (zagara) e fruttati (agrumi, pera, pesca, albicocca), ha anche accentuata vena minerale e nuance sulfuree. Coerente il ritorno di aromi di frutta bianca matura, notevole la tessitura che lo rende robusto, teso, fresco e sapido. Gran vino, energico e identitario, merita la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
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