Ultimamente turismo e vino sono un connubio formidabile, per attirare l’attenzione di vari turisti. Abbinando queste due componenti (vino e turismo), ne viene fuori l’enoturismo, che sta diventando una vera e propria forza trainante per l’indotto e che riesce a coinvolgere (cantine, strutture alberghiere, b & b, ristoranti, agriturismo, etc.) ed a sviluppare l’economia del territorio. Proprio perchè tramite il vino è possibile descrivere e raccontare un territorio e la sua storia. Questo è stato l’argomento principale del workshop a cura della Strada del Vino dell’Etna “Aspettando Crossing Etna: l’enoturismo vulcanico”, tenutosi a Milo al Centro Congressi, per la VINIMILO 2019. A tal proposito sono stati messe a confronto le metodologie applicate in Trentino, con la testimonianza di Francesco Antoniolli – Presidente delle Strade del Vino Trentino, con quelle utilizzate sull’Etna spiegate da Gina Russo – Presidente della Strada del Vino dell’Etna. L’esperienza raccontata da Francesco Antoniolli è molto significativa, raccontando come in Trentino si fosse partiti con ben sette strade del vino, per poi capire che non era una proposta idonea, poichè molto dispersiva e che proprio per questo la narrazzione del territorio è essenziale per ottenere buoni risultati.
Fra l’altro Antoniolli precisa come l’enoturista sia un turista atipico, poichè non ha dei periodi circostanziati, ma riesce ad essere presente tutto l’anno. Sulla scorta di quanto detto, Strade del Vino Trentino è riuscita ad ottenere quasi un’autonomia economica a seguito di autofinanziamento dovuto agli introiti dell’enoturismo.
Altra realtà che è riuscita ad ottenere dei buoni risultati è quella raccontata da Claudio Galletti – Presidente della Strada del Vino Orcia, che mediante l’organizzazione e la realizzazione di eventi come Calici di Stelle ed altre manifestazioni enoturistiche sia riuscita ad incrementare il numero dei turisti e soprattutto quello dei turisti stranieri (americani, canadesi, russi e cinesi).
Strada del Vino dell’Etna, sta promuovendo ed attivando un progetto Crossing Etna, che consiste nel raccontare il territorio etneo al resto del mondo e di farlo raccontare ai giornalisti (stranieri e non) e di rendicontare la storia. Oltre a questa esperienza da trasmettere, il progetto prevede una collaborazione con i tour operator per incrementare le vendite dei pacchetti nel settore enogastronomico. Le aziende contribuiranno ospitando i giornalisti ed i tour operator. Oltre a questo è già stata avviata con buoni risultati l’iniziativa del Treno dei vini, che consiste nel prendere la Circumetnea dalla stazione di Riposto ed arrivare fino a Randazzo, dando la possibilità di ammirare il paesaggio vulcanico (fra i terrazzamenti delle vigne, le sciare, il mare) e facendo tappa lungo il percorso in due cantine (che possono variare a seconda del calendario previsto).
Le conclusioni dedotte dalle varie esperienze già collaudate (Strade del Vino Trentino e Strada del Vino Orcia) e di quelle emergenti (Strada del Vino dell’Etna), sono i punti cardine per il raggiungimento di buoni risultati ed a tal proposito diventano di fondamentale importanza le infrastrutture e la capacità di fare rete fra le varie attività commerciali. In particolar modo per il territorio etneo le possibilità di crescita sono enormi, considerando che il brand fornito dal vulcano è un grande polo attrattivo per i turisti e funge da richiamo per conoscere i prodotti enogastronomici
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia