In relazione alla vicenda di cui abbiamo scritto di recente (link), riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato Stampa di Lindt & Sprüngli Italia che chiarisce la posizione dell’azienda in merito all’introduzione di un’indicazione geografica protetta (IGP) per il Gianduiotto.
Caffarel riconosce l’importanza dell’iniziativa del Comitato del Giandujotto di Torino volta a valorizzare la riconoscibilità di uno dei prodotti più caratteristici della tradizione dolciaria torinese, introducendo un’indicazione geografica protetta (IGP). Per questo motivo Caffarel, parte di Lindt & Sprüngli Italia, non si è opposta alla proposta di IGP e, al contrario, si è sempre impegnata per la ricerca di un accordo di valore.
Caffarel – parte del Gruppo Lindt & Sprüngli dal 1998 – è infatti un marchio storico fondato a Torino nel 1826, conosciuto in tutto il mondo come ambasciatore del Made in Italy, nonché riconosciuto per aver inventato il Gianduiotto, oltre 150 anni fa.
A riprova del forte legame con il territorio, Gianduia 1865. L’autentico Gianduiotto di Torino ancora oggi viene prodotto nello storico stabilimento di Luserna San Giovanni, in provincia di Torino, utilizzando l’antico metodo dell’estrusione e solo con nocciole Piemonte IGP. Il Gianduiotto rimane il prodotto di punta del brand Caffarel che lo distribuisce in Italia e all’estero, generando valore per l’economia nazionale e per l’immagine dell’Italia nel mondo.
A ulteriore testimonianza della lunga tradizione che caratterizza il brand, nel 2022 Caffarel e Gianduia 1865. L’autentico Gianduiotto di Torino sono stati inseriti nel Registro speciale dei Marchi storici di interesse nazionale, curato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per valorizzare le eccellenze italiane registrate da almeno cinquant’anni e storicamente legate al territorio.
Alla luce del comune obiettivo di tutela del Gianduiotto come eccellenza del Made in Italy nel mondo, Caffarel ribadisce che la propria volontà è sempre stata quella di identificare un accordo di valore, e auspica che si possa presto giungere a una soluzione comune, che soddisfi tutte le parti coinvolte riguardo alla denominazione dei propri prodotti.