In occasione di Anteprima Sagrantino, svoltasi a Montefalco il 24-25 e 26 Maggio, questa giovane azienda ha voluto presentare un’interpretazione molto interessante del Sagrantino, vitigno che si esprime regalando tannicità e struttura ai vini, che spesso pagano per questo motivo in termini di piacevolezza e bevibilità.
“Non ordinereste mai un sagrantino al primo appuntamento” sottolinea con una punta di ironia il sommelier , brand ambassador Daniele Sevoli e prosegue nel raccontare il grande lavoro necessario per ottenere uve di qualità e soprattutto la competenza che deve essere posta nelle pratiche di vinificazione per produrre un vino rispettoso del territorio, utilizzando il principio del “ less is more”.
EXUBERA (Sagrantino 100%) infatti si propone già dal nome come un vino che sceglie di essere diverso da quello che siamo abituati a trovare in un Sagrantino, volendo parlare un linguaggio più immediato rimanendo comunque coerente con le caratteristiche del vitigno ma apprezzabile anche dalle persone meno erudite dal punto di vista enoico.
Interviene Giampaolo Farchioni, titolare insiemi ai familiari della azienda Terre de la Custodia, spiegando il perché viene definito come un vino rock: verso la fine degli anni Cinquanta in Inghilterra, esistevano due fazioni, i mods e i rockers. I mods erano i figli di papà , che si vestivano con abiti italiani, andavano a lavorare in auto ma nel weekend usavano la Vespa, mentre i rockers erano i figli della working class, guidavano moto ( il mezzo che costava di meno) sia per andare a lavorare che nel fine settimana, vestivano giubbino di pelle ed erano di religione cristiana. In questa ottica di socialità e di fruibilità viene a posizionarsi Exubera, un Sagrantino che mira ad poter incontrare il gusto di molte persone.
Come in un brano rock, il tannino rappresenta sicuramente l’elemento vibrante del vino : in Exubera si aggiungono la armonia ed equilibrio.
In cantina dirige Paolo Romaggioli. La consulenza esterna è di Riccardo Cotarella.
Le uve provengono da una vigna di circa 2 ettari, in località Palombara, a Gualdo Cattaneo, proprio dove ha sede l’azienda.
Esse vengono raccolte in diversi passaggi e vinificate separatamente; solo verso il mese di marzo l’enologo stabilisce dove far invecchiare il vino e se si considera l’anno corrente , sono state selezionate e utilizzate ben 9 tipologie di contenitori di legno . Sono state prodotte nella annata 2016 solo 5000 bottiglie e durante la degustazione abbiamo assaggiato la numero 1.
Il colore volge al granato, luminoso e di media intensità, seguendo la filosofia produttiva di evitare grandi estrazioni di colore e tannino. Il corredo olfattivo vanta eleganza e complessità: sentori di ciliegia, mora, prugna, viola, pepe, liquirizia e una delicata balsamicità. In bocca è suadente e avvolgente,il tannino setoso e integrato e il finale lungo e coerente con chiusura su note fruttate e di eucalipto.
Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, divento sommelier nel 2013, Degustatore Ufficiale nel 2014 e Miglior sommelier della Liguria 2019. Nel 2016 nasce il mio blog wineloversitaly e dal 2018 sono molto attiva sui Social con il profilo @wineloversitaly. Nel 2021 sono la vincitrice del sondaggio proposto da The Fork nella categoria Wine Influencer. Ideatrice e Curatrice della prima guida Social " I vini del cuore" che uscirà a fine 2021. Collaboro come Social media coach con aziende e partners del mondo del vino. Non smetto mai di studiare: ho superato il Wset level 3 con il massimo dei voti. Comunicare il vino con passione e rispetto è il mio desiderio e il mio impegno.
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