Presentate a Roma le nuove annate di Puntay, apice della gamma di Erste+Neue.
Cantina storica, quest’anno al centoventicinquesimo compleanno. Erste+Neue nel suo nome racchiude due anime, prima Erste Kallerei (fondata nel 1900) e Neue Kallerei (1925) e poi nel 2016 la fusione lungimirante con Cantina Kaltern.
Dove siamo? In Alto-Adige a Caldaro, in provincia di Bolzano. Produzione vastissima che si avvale di più di 500 soci conferitori, tutti con quasi meno di un ettaro, per uve dalla qualità centellinata e messa sotto lente di ingrandimento al momento della consegna.
Raccogliere in tempo per mantenere i giusti livelli di acidità e zuccheri, lavoro in vigna meticolosissimo con esclusiva raccolta manuale. Certificazione bio su quasi tutte le uve (già completa per la linea Puntay). Uso di legni di varia grandezza e acciaio, in base alle varietà e alle nuove esigenze.
La cornice sono le Dolomiti imponenti e il paesaggio cucito ad arte intorno ai vigneti che si impennano dai 250 ai 650 metri di altezza.
Puntay è una linea medio alta (risale già al secolo scorso, linea storica dell’azienda), allo scaffale il prezzo si aggira sui 18 euro circa, per un pubblico che conosce già l’identità altoatesina e si concede un calice raffinato, elegante ma che sia anche accessibile e fruibile in diverse occasioni.
Di seguito la degustazione dei vini della linea Puntay, annata 2023 per Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon e Gewürztraminer, e per i rossi Schiava (Kalterersee), mentre annata 2022 per Riserva di Lagrein e Pinot Nero.
I vini della linea PUNTAY degustati a Roma qualche giorno fa ci hanno fatto dimenticare per un momento dove eravamo (la magnifica cantina del ristorante Pierluigi in Piazza dei Ricci) per trasportarci quasi magicamente in Alto Adige, un territorio che regala a noi e ai suoi prodotti, siano essi vini, distillati, frutti o erbe aromatiche, il tratto distintivo e il carattere unico di quella terra.
Ci riferiamo principalmente ai profumi floreali e fruttati dei vini, alla loro balsamicità, al ricordo dei prati con fiori di campo ed erba falciata, ai frutti rossi e alla frutta matura, alla mineralità delle rocce dei vigneti coltivati più in alto.
Insomma, all’insieme delle caratteristiche che i vini in bottiglia ci raccontano con generosità. E quindi:
PUNTAY PEAK NAT
Vino spumante di qualità 2024
Da Pinot Bianco in purezza, un vino prodotto con metodo ancestrale che stupisce per eleganza e persistenza.
Oro brillante e bollicine finissime introducono sentori balsamici,
floreali e fruttati (soprattutto mela golden e pera) che si risolvono nel finale in una lunga scia sapida, venata da sentori di miele d’acacia.
Da aperitivo e a tutto pasto, è un compagno ideale da portare in tavola.
PUNTAY PINOT BIANCO 2023
SUDTIROL – ALTO ADIGE DOC – BIO
È un vino pensato per durare.
E probabilmente per questo l’affinamento in legno grande maschera leggermente la grande riconoscibilità del vitigno, manifestata da sentori di mela, pera e pesca matura. Una significativa mineralità accompagna una beva godibile che fa risaltare l’equilibrio del vino. Certamente nel futuro gli aromi varietali torneranno in primo piano, arricchendo il bouquet del vino.
PUNTAY CHARDONNAY 2023
SUDTIROL – ALTO ADIGE DOC- BIO
Legno grande e, in alcune annate, fermentazione malolattica
donano complessità ed eleganza a questo Chardonnay non proprio corrispondente al suo tipico carattere fruttato (frutta gialla e tropicale). Sentori vanigliati e glicerici danno rotondità al sorso, con un inaspettato tocco minerale e sapido nel finale.
PUNTAY SAUVIGNON 2023
SUDTIROL – ALTO ADIGE DOC – BIO
Dai vigneti più alti (400/550 metri) arriva questo splendido e paradigmatico vino che ci ha davvero colpito e che non si è fatto ammaliare dalla permanenza in legno. Naso esplosivo di fiori di sambuco, mela renetta ed erbe officinali, regala tanta freschezza e acidità al palato. Un vino in grande equilibrio, minerale e sapido, di notevole persistenza.
PUNTAY GEWURTZTRAMINER 2023
SUDTIROL – ALTO ADIGE DOC – BIO
Unico bianco vinificato in acciaio.
Elegante e di un bel colore brillante di riflessi dorati, offre all’olfazione profumi intensi tipici del vitigno (rosa, litchi, spezie e frutta esotica) ben bilanciati da mineralità e acidità. La vendemmia leggermente tardiva esalta profumi e gusto senza rendere il sorso zuccheroso, regalando anzi complessità al vino.
PUNTAY KALTERSEE CLASSICO 2023
SUDTIROL – ALTO ADIGE DOC – BIO
La Schiava indubbiamente è il vitigno della piacevolezza.
L’interpretazione di PUNTAY è da manuale: di colore rubino chiaro luminoso, sprigiona al naso aromi di frutti di bosco (fragoline e lamponi) e di ciliegia. Al gusto è di una freschezza disarmante che invita alla beva. Un vino essenziale nella sua semplicità, molto equilibrato e lungamente persistente, con note di frutta secca nel finale.
PUNTAY PINOT NERO RISERVA 2022
SUDTIROL- ALTO ADIGE DOC
Bassa resa per ettaro (45 ettolitri), macerazione di 12 giorni, in parte con uve intere, e affinamento in barrique.
Vino rosso rubino brillante che presenta all’olfatto un intenso bouquet di piccoli frutti rossi, prugna e ciliegia accompagnati da sentori di vaniglia. Elegante e persistente, ha una leggerezza che non rivela i 13,5°di alcol.
PUNTAY LAGREIN RISERVA 2022
SUDTIROL – ALTO ADIGE DOC
Macerato in grandi tini di legno, il vino viene poi affinato in barrique per 12 mesi.
Di colore rosso rubino scuro e denso, floreale (violetta) e fruttato (prugne e ciliegia), offre al naso anche note di cioccolato e spezie. Vino di carattere e struttura, porta con eleganza ed equilibrio i suoi 13° alcolici,
con tannini gradevoli e non invasivi.
Con i calici un’ottima offerta di finger food: Canapè di tartare di ricciola alle erbe, Moscardini fritti, Sfere di baccalà, Verdure in tempura, Fregola all’Amatriciana di mare, Bocconcini di punta di petto di vitello affumicata, chutney di peperoni lingotto di patate e spinaci saltati. Ottimi abbinamenti che hanno esaltato i vini senza mettere in secondo piano le creazioni dello chef.
Qualche dato.
Puntay è un nome di fantasia, dal nome storico di un antico vigneto vicino Caldaro (Puntara), e la punta, che è icona della cantina da sempre. La linea seppur storica, ha rivisitato le varietà e ha mantenuto le autoctone, laddove prima erano previsti anche Merlot e Cabernet.
Per Puntay si contano circa 60mila bottiglie con un export che va in tutto il mondo, primi i mercati di lingua tedesca, gli Stai Uniti, il Canada (molto con la linea biologica), l’Australia. L’Asia è in frenata. L’Italia è un mercato vivace, specialmente dal nord al centro.
Il caldo si sente? Dipende dalle zone. La 2025 è stata abbastanza precoce, in avanti di almeno dieci giorni rispetto al passato.
Il numero di varietà presenti su varie altitudini permette, tuttavia, di raccogliere l’uva nel momento di esatta maturazione. Inoltre, laddove prima si defogliava molto, adesso si cerca di ombreggiare. In particolare, i vigneti più in alto, dove il caldo si sente meno, regalano molta eleganza alle bottiglie.
L’approccio alle giovani generazioni? Anche in Alto Adige si sta riflettendo sulle nuove abitudini dei giovani. In azienda hanno riscontrato che in parte i giovani non bevono più come prima e quando capita, guardano molto alla qualità. Puntay in effetti si presta a questa fascia, puntando a vini pronti, di buona bevibilità, con i bianchi ma non da meno i rossi, in particolare la Schiava che, come ci piace dire, è sinonimo di piacevolezza e immediata freschezza.
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