Rimani in contatto con noi
[the_ad id="81458"]

News

I vini della cantina Rosset in Valle d’Aosta sfidano la montagna “Sopraquota 900”

Giorni fa abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare i vini di Rosset grazie all’iniziativa di Riccardo Gabriele, titolare di PR comunicazione, e alle interessanti e competenti presentazioni di Martina Viérin e Matteo Moretto, rispettivamente direttrice commerciale ed enologo della cantina.

Abbiamo degustato 3 annate (2020/2021/2022) del Sopraquota 900, il vino più importante di Rosset, e lo abbiamo fatto insieme ad un nutrito panel di colleghi della stampa presso il ristorante storico Al Ceppo, che ha servito un pranzo degno della sua fama.

L’incontro si è svolto in 2 tempi: degustazione delle 3 annate del Sopraquota 900, vino bandiera dell’azienda, e assaggio di altri 4 vini dell’annata 2022 (Petit Arvine, Chambave Muscat, Nebbiolo e Syrah) in abbinamento ai piatti del ristorante.

Prima di raccontarvi le nostre impressioni, però, vorremmo soffermarci su alcuni punti che ci hanno colpito.

– La Valle d’Aosta è una regione con problemi di siccità ed assenza, nella maggior parte dei casi, di irrigazione di soccorso;

– Le quote dei vigneti sono abbastanza alte;

–  Il cambiamento climatico purtroppo negli ultimi anni ha parecchio influito sulle condizioni di lavoro, a cominciare paradossalmente dalla mancanza di neve.

Ci troviamo perciò di fronte a una doppia difficoltà operativa che l’equipe della cantina ha affrontato con perseveranza e intelligenza, producendo vini decisamente apprezzabili e, nel caso del Sopraquota (5 mila bottiglie ogni anno), anche molto particolari.

Partiamo da qui: vitigno Petite Arvine e ben 3 tipi di vinificazione (acciaio, legno e anfora), i cui prodotti danno poi vita all’assemblaggio finale nella misura di 1/3 per ciascun tipo di vinificazione.

Risultato? Un vino che reca l’importante responsabilità di promuovere il marchio Rosset in italia e nel mondo.

Noi abbiamo molto apprezzato l’annata 2022 per freschezza, aromi fruttati e mineralità, ottimamente fusi nel calice. anche se, come nel caso delle altre due annate, non abbiamo ancora messo a fuoco le potenzialità del progetto. In questo momento a nostro avviso, dall’assaggio appare non sufficientemente definito il legame con il vitigno e con il territorio di origine. Ma probabilmente, data la gioventù degli impianti dedicati alla produzione di questo vino, ci sarà modo di comprendere meglio in futuro questi elementi.

L’annata 2021, pur ricca di note floreali e fruttate, risente forse di una vendemmia tardiva e si presenta piuttosto matura.

L’annata 2020 invece regala freschezza con note di agrumi maturi, pesca e ricordi di erbe officinali.

Abbiamo assaggiato anche alcune altre referenze dell’azienda, tutte molto convincenti:

Petite Arvine 2022

Solo acciaio per sentori di fiori di campo, camomilla e agrumi: freschezza e persistenza in evidenza. Chiusura fruttata con ricordi di miele.

Chambave Muscat 2022

Grande eleganza ed equilibrio per un vino che fa della tipicità varietale la sua cifra. Intrigante il finale sapido.

Nebbiolo 2022

La sorpresa del giorno: lampone, frutti rossi e violetta accompagnano leggerezza, freschezza e scorrevolezza non comuni che rendono il sorso di lunghissima gradevole persistenza.

Syrah 2022

Un concentrato puro di spezie (pepe nero su tutte) e sentori di liquirizia. Quasi cremoso al palato, ci regala un gusto potente e appagante.

 

Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia

NELLA CLASSIFICA DEI 10 CAFFÈ PIU’ COSTOSI AL MONDO 4 DERIVANO DALLA MASTICAZIONE DEGLI ANIMALI

News

La classifica dei migliori 10 Panettoni d’Italia del 2019 secondo Vinodabere

News

La Classifica dei migliori Cannonau della Piccola Guida della Sardegna di Vinodabere – Seconda Edizione (assaggi effettuati nel 2019)

News

La classifica dei migliori 20 Panettoni d’Italia del 2021 secondo Vinodabere

News

Connect
Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia