Introduzione
È possibile essere patria indiscutibile di alcuni dei più grandi e longevi vini bianchi italiani, nonché territorio elettivo per rossi da Aglianico atti a sfidare il tempo a loro volta con incredibile capacità evolutiva, e non essere ancora conosciuti e riconosciuti quanto si dovrebbe, in Italia anzitutto e, a cascata, nel resto del mondo?
È il non del tutto risolto paradosso dell’Irpinia: di sicuro in crescita di considerazione, e finalmente sgabbiata dalla “condanna”, durata troppi anni, di dover consegnare – pena vederli considerare “scaduti”, o giù di lì – Fiano e Greco non dell’ultima, ma dell’ultimissima vendemmia, quella portata in casa sì e no due mesi prima delle consegne prenatalizie. Ma non ancora premiata e valutata come meriterebbe nella scala di valori di appassionati e (troppi) addetti ai lavori.
È questo il segnale che emerge lampante dagli assaggi (ben 300 campioni degustati) finalizzati al varo della prima Guida on line all’Irpinia da vino firmata da Vinodabere. Assaggi che certificano una qualità media molto elevata e diffusa sull’intera produzione, ed esaltata poi in diverse punte di eccellenza.
Il Fiano ed il Greco confermano, con i loro campioni di annate meno recenti, le già palesate ottime capacità di evoluzione. E sempre più produttori stanno fortunatamente comprendendo – e coraggiosamente sostenendo – il valore aggiunto di uscire almeno uno o due anni dopo la vendemmia di riferimento con i loro bianchi di punta.
Ottime notizie anche dal Taurasi, il cui ben noto carattere si sposa, finalmente e in molti casi, anche con tannini risolti e di soddisfacente finezza. Ma anche da numerosi Aglianico prodotti nelle DOC di ricaduta arrivano ottimi risultati, con sempre più rilevanti livelli di complessità e lunghezza di beva. Insomma: il lavoro fatto ci ha restituito una fotografia dell’Irpinia davvero molto confortante. La nostra Guida nasce, del resto, proprio con l’intento di divulgare il livello qualitativo raggiunto da territori per i quali esso non è ancora stato universalmente e completamente suffragato. Nei testi relativi agli oltre 100 vini che vi troverete recensiti proveremo perciò a condividere e trasmettere, oltre alle sensazioni ed emozioni ispirate dall’assaggio, anche il senso di una valutazione globale francamente e largamente positiva.
Metodologia
L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.
Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.
Abbiamo attribuito 1 applauso a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la Standing Ovation tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).
Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.
Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.
La Squadra
Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.
I testi che leggerete in Guida sono di:
Ruggero Faliva, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini e Maurizio Valeriani.
La Classifica dei migliori Spumanti
1
Irpinia Fiano Spumante Metodo Classico Brut Rinascita 2019 – Contrada 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Candida ) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa.
Ha fragranze delicate e suadenti questo Metodo Classico dal perlage fine e prolungato: note di zagare fresche e agrumi gialli, erbe officinali e un tocco finale minerale, quasi salmastro. Da sorseggiare in buona compagnia o davanti a preparazioni di pesce, dai crudi fino alle cotture al forno, anche salsate
L’azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
La Classifica dei migliori Coda di Volpe
5
Irpinia Coda di Volpe 2022 – Colline del Sole 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Torrioni) prezzo a scaffale enoteca 13 euro circa.
Si presenta con sentori fruttati di pera, pesca giallona, ananas e banana, cui si uniscono profumi floreali, (fiori gialli come l’arnica) e note “rocciose”. Il vino è sapido, fresco, sostenuto da acidità spiccata, che rende gradevole e briosa la beva, pur caratterizzata da una buona struttura.
L’azienda: Colline del Sole
Contrada Casale Bosco, 41 Torrioni (AV)
Tel. 368 3100524
email: collinedelsole@hotmail.it
L’odierna Azienda Agricola Vitivinicola Colline del Sole è frutto dell’ambizione e dell’impegno dei coniugi Bianca e Roberto Iommazzo. Rispettosi di tradizioni centenarie, tramandate da padre in figlio, ma aperti all’innovazione utile, curano e seguono direttamente tutte le fasi di produzione, privilegiando le tecniche di agricoltura integrata, a tutela degli ecosistemi e della qualità della materia prima. L’azienda vanta anche noccioleti e uliveti in regime bio e dai primi anni Novanta si è arricchita di nuovi vigneti. Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Aglianico e Falanghina i vini prodotti. La cantina è scavata nel tufo.
4
Irpinia Coda di Volpe 2018 – Contrada 94,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Pratola Serra) prezzo a scaffale enoteca 12 euro circa.
L’Azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
3
Irpinia Coda di Volpe 2021 – Di Prisco 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Fontanarosa) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa.
La vinificazione in acciaio delle uve, provenienti da vigne poste a circa 400 metri di altitudine, esalta la freschezza del vino e mette in evidenza ricordi di frutti gialli (pera, mela renetta), agrumi (cedro, pompelmo) e fiori di campo. Il finale insiste su ricordi minerali e di frutta secca.
L’azienda: Di Prisco
Contrada Rotole 27
83040 Fontanarosa (AV)
Tel.: +39 0825 475738
email: info@cantinediprisco.it
Pasqualino Di Prisco fonda l’azienda nel 1994 rilevando i terreni di famiglia. Dai due iniziali oggi la cantina può contare su una dozzina di ettari vitati in diverse zone vocate dell’entroterra irpino, e tutti situati in alta collina, sopra i 500 metri. La produzione totale è suddivisa in dieci referenze (Greco, Fiano, Coda di Volpe e i rossi da Aglianico) e si aggira intorno alle centomila bottiglie annue. Nel corso degli anni Pasqualino è stato affiancato dai figli Giuseppe, Carmen e Michele. Suggestiva la cantina “fatta a mano”, coi mattoni ricavati dalla pietra locale (breccia irpina).
2
Irpinia Coda di Volpe 2021 – Traerte 95,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefredane ) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.
Proveniente da vigne di 15-40 anni e terreni argillosi e sabbiosi, con quarzi e calcare, il vino fermenta in acciaio e affina per circa 12 mesi in bottiglia. Sentori delicati di miele, fiori gialli e note agrumate, con sfumature di erbe aromatiche, anticipano sensazioni morbide, fini ed equilibrate, con ricordi di vaniglia e un finale sapido e fresco, a sottolinearne l’ottima bevibilità.
L’Azienda: Traerte
Contrada Vadiaperti
83030 Montefredane (Avellino)
Tel. +39 0825 607270
email: info@traerte.it
Raffaele Troisi unisce la sapienza contadina a una preparazione agronomica di rispetto: nelle sue vigne utilizza tecniche non invasive che non alterino le caratteristiche varietali di uve e dei vini. La sua azienda, Traerte (fondata nel 1984 dal padre Antonio Troisi col marchio Vadiaperti), si trova a Montefredane, in contrada Vadiaperti, appunto: una delle zone più vocate per i vini bianchi irpini, con vigneti posizionate tra i 400 ed i 600 metri di quota (e il vanto di viti ultracentenarie di Aglianico e Coda di Volpe) per un totale di circa 10 ettari.
1
Irpinia Coda di Volpe Lucinda 2018 – Amarano 95,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano ) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa.
Un vino che fa della freschezza il suo punto di forza. Note fruttate si alternano a profumi di fiori bianchi. Ha buona struttura e corpo ricco e morbido allo stesso tempo. Chiude con un finale sapido che invita a un nuovo sorso.
L’azienda: Amarano
C.da Torre, 32
83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 / 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
La Classifica dei migliori Falanghina
5
Irpinia Falanghina – Il Passo delle Volpi 2021 – D’Antiche Terre 94,5/100
(territorio/zona dei vigneti: Irpinia ) prezzo a scaffale enoteca 11 euro circa.
Ottenuto da una selezione delle migliori uve aziendali coltivate sulle colline che circondano Avellino, vinificato in acciaio, paglierino chiaro con riflessi verdognoli, è caratterizzato da note di banana e mela verde, affiancate da ricordi di liquirizia. Decisa la mineralità, con impatto al gusto tondo, sapido, fruttato e di buona persistenza.
L’azienda: D’Antiche Terre
Via Variante Est 74
83030 Manocalzati (AV)
Tel. +39 0825 675689
email: info@danticheterre.it
Azienda familiare, nata nel 1989 conferendo uve ad aziende più importanti. Nel 1993, consapevole della qualità dei propri vigneti (50 ettari distribuiti nelle migliori aree vitivinicole dell’Irpina), ha iniziato a vinificare e imbottigliare in proprio. A guidarla c’è Gaetano Ciccarella che – con il contributo di sua moglie Cinzia Alvino e di papà Vito – ha saputo dare nerbo imprenditoriale al percorso, senza dimenticarne però le radici contadine. La produzione complessiva supera le 500.000 bottiglie essenzialmente suddivise tra Coda di Volpe, Falanghina, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi; ma non mancano anche vini Igt e un paio di spumanti.
4
Irpinia Falanghina 2021 – Historia Antiqua 95/100
(territorio/zona dei vigneti: Pietradefusi, Torre Le Nocelle) prezzo a scaffale enoteca 11 euro circa.
Il carattere varietale è fortemente espresso attraverso un bouquet delicato ma ricco, con sentori floreali (fiori di arancio, rincospermo), spezie dolci, frutta a polpa bianca appena acerba. Spiccata l’acidità, secco, minerale ed equilibrato il gusto. Il finale ricorda note di erbe aromatiche (salvia e rosmarino).
L’Azienda: Historia Antiqua
Via Variante Est S.S. 7/bis, 75
83030 Manocalzati (Av)
Tel. +39.0825.675240
email: info@historiaantiqua.it
Nel 2006 nasce il Consorzio Historia Antiqua che comprende le varie attività della famiglia De Iorio, mentre, è alla metà degli anni Novanta che si deve risalire per iniziare a parlare di produzione vinicola. L’azienda si trova in provincia di Avellino e si estende per circa 40 ettari. Greco, Fiano e Aglianico le varietà presenti, con vigneti posizionati su terreni dalle eccezionali qualità pedoclimatiche, valorizzate da cura e attenziona estrema nelle varie fasi della produzione, dal campo fino all’imbottigliamento.
3
Irpinia Falanghina 2021 – Agricola Bellaria 95,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Roccabascerana) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.
Le uve provengono da un vigneto situato nel comune di Roccabascerana. E il vino che ne deriva ha un’armonia complessiva che lo rende “democraticamente” interessante. Piacerà al neofita, che ne apprezzerà la rotondità e la piacevolezza di fondo, e soddisferà il bevitore più esigente, che troverà spunti di complessità e di sviluppo aromatico non scontati. Profumato e fruttato come la tipologia impone, è però scevro da eccessi.
L’azienda: Agricola Bellaria
Via Fontana/Cerasuolo
83016 – Roccabascerana (AV)
Tel. +0825 973467 – 347 3064161
email: info@agricolabellaria.it
La Famiglia Maffei vive da sempre nel centro storico di Roccabascerana, borgo di collina pochi chilometri a nord di Avellino. Un maestoso tiglio centenario, al centro del paese, caratterizza e impreziosisce l’immagine della cantina, che lavora su terreni di proprietà tramandati da generazioni. I vini, esportati in tutto il mondo, sono prodotti seguendo uno stile che unisce rispetto della tradizione e uso ragionato della tecnologia.
2
Irpinia Falanghina Le Mattine 2021 – Fonzone 96,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli ) prezzo a scaffale enoteca 24 euro circa.
Prende il nome dalla contrada in cui è situata la vigna, nella campagna di Paternopoli, terreni sabbiosi-argillosi e 380 metri di quota, nei pressi di un torrente. Tutte caratteristiche che donano freschezza, come racconta questo campione dai profumi spiccati di pesca e mela, note di pasticceria, fiori gialli ed erbe aromatiche, e poi sapido, elegante e di buona profondità. Finale di agrumi e cenni di frutta tropicale.
L’Azienda: Fonzone
Località Scorzagalline
83052 Paternopoli (AV)
tel. +39 0827 1730100
email: info@fonzone.it
L’azienda nasce nel 2005 in contrada Scorzagalline, a Paternopoli, nella zona classica del Taurasi e nel cuore dell’Appennino meridionale. La tenuta, un colle di circa 30 ettari, ospita vigne di Aglianico e Falanghina, alberi da frutto, ulivi e bosco. A San Potito Ultra e Parolise nascono le uve per i Fiano aziendali, mentre il Greco viene ricavato da vigneti di proprietà a Montefusco e Altavilla Irpina. Notevole l’edificio della cantina, modernissima, quasi del tutto ipogea e poco invasiva.
1
Irpinia Falanghina Vigna Santa Vara 2020 – Tenuta Cavalier Pepe 96,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Luogosano ) prezzo a scaffale enoteca 19 euro circa.
Il vino nasce in località Santa Vara nei Comuni di Luogosano e Sant’Angelo all’Esca, in provincia di Avellino. Vigneti a 430 metri di altezza, su suoli profondi di origine vulcanica. Colpisce subito la complessità dei profumi: erbe aromatiche, frutta fresca, agrumi. Voluminoso, ma comunque verticale, ha buona acidità che stempera la dolcezza del frutto e regala una piacevolissima sensazione. Un bell’esempio di Falanghina territoriale.
L’azienda: Tenuta Cavalier Pepe
Via Francesco de Sanctis
83040 Sant’Angelo All’esca (AV)
Tel. 0827 73766
email: info@tenutacavalierpepe.it
Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, laureata in gestione aziendale ed enologia, torna nel 2005 in Irpinia con l’idea di dare una svolta alla gestione dei vigneti di famiglia. Vent’anni dopo, Milena è una stimata donna del vino, a capo di una delle più rinomate aziende vinicole della zona e della Campania. Volontà, passione e idee chiare sono le fondamenta di un progetto che punta molto sia sulla territorialità dei vini, frutto di lavoro paziente e rispettoso in vigna, sia su un’attenzione non comune ai dettagli dell’accoglienza.
La Classifica dei migliori Fiano
30
Fiano di Avellino Apianum 2021 – Salvatore Molettieri 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefalcione, Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 22 euro.
Un Fiano che non ti aspetti, se non altro perché gli artefici sono da tempo noti per la potenza e l’eleganza dei loro grandi rossi. Eppure Salvatore Molettieri e i suoi figli hanno saputo esprimere in questo vino tutta la loro conoscenza del territorio e dell’uva, ottenendo un prodotto di grande equilibrio e carattere, arricchito da un mix di fiore e frutto, note di spezie bianche e sottile mineralità.
L’azienda: Salvatore Molettieri
Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15
83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63722
email: info@salvatoremolettieri.com
Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.
29
Particella 928 2020 – Cantina del Barone 95,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Cesinali) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Descrivere un vino così generoso nelle sue nuance non è facile. La timidezza iniziale nello svelarle – complice un’annata fresca a tinte in chiaroscuro – dopo un attimo lascia il posto a sensazioni più morbide e fragranti, che evocano susine mature e pesca gialla. Poi, nel finale, balsamicità con uno sbuffo di baccello di vaniglia. Chiosa coerente, a conferma di quanto di positivo avvertito in precedenza.
L’Azienda: Cantina del Barone
Via Provinciale 87
Cesinali (AV)
Tel. 320 698 1706
email: info@cantinadelbarone.it
La Cantina del Barone nasce a metà anni Novanta, quando la famiglia Sarno riscatta i terreni di Cesinali sui quali lavorava già da un secolo per conto di un barone napoletano. Dopo una prima fase come conferitori di uve, a cavallo del cambio di millennio i Sarno decidono di produrre il proprio vino. L’azienda è “monovitigno”, avendo scelto di valorizzare con rigore artigianale e sensibilità “biologica” (niente chimica né in vigna né in cantina, e lieviti autoctoni) l’uva principe del territorio, il Fiano. Solo due etichette, e produzione limitata: circa ventimila bottiglie all’anno. A guidare l’azienda familiare è oggi Luigi Sarno, enologo.
28
Fiano di Avellino Arianiè 2019 – Laura De Vito 95,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Cangiante, mimetico, ammaliante per densità, spettro ed evoluzione dell’espressione aromatica: un campionario erboristico, con menta ed eucalipto in primo piano, e uno agrumario, col mandarino a svettare. Pieno e di grande presa, ha anche viva freschezza, progressione sorprendente e rapinosa dinamica gustativa di imponente lunghezza. Si imprime nel ricordo per le sue cadenze multiple, con mutevoli code che sparigliano le aspettative a ogni sorso e ne reclamano di nuovi.
L’azienda: Laura De Vito
Tel. +39 334 149 4724
email: info@lauradevito.it
L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.
27
Fiano di Avellino Verzare 2019 – Laura De Vito 95,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.
Fine e aereo, declina con levità la sua complessità, tessuta di cenni fruttati (kiwi, mandarino, susina) e richiami a verbena, miele, mandorla, erbe officinali. Un iniziale grano di sale sfuma poi in polpa dolce, morbida, di frutta gialla e nocciola fuse in corroborante sensazione calorica, ben bilanciata da viva freschezza. Di spicco la durata grazie a un’impronta tattile quasi da rosso, ribadita dalla persistente traccia sapida.
L’Azienda: Laura De Vito
Tel. +39 334 149 4724
email: info@lauradevito.it
L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.
26
Fiano di Avellino Pietramara 2021 – I Favati 95,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Cesinali) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Il Pietramara è un Fiano di Avellino di grande territorialità e personalità, lavorato interamente in acciaio. Suggestioni fini e delicate sfilano nel bicchiere, pilotate da ricordi floreali e fruttati, che lasciano poi spazio a note di erbe aromatiche e nocciola. Il vino poi si rivela davvero appagante, con struttura notevole esibita però in maniera armoniosa: con freschezza, mineralità e corpo che pilotano un finale lungo e piacevolmente sapido.
L’azienda: I Favati
Piazza Barone di Donato
83020 – Cesinali (AV)
Tel. 0825 666898
email: info@cantineifavati.it
La cantina I Favati è da tempo insegna di spicco nel panorama enologico campano. I suoi vini, pluripremiati, sono molto apprezzati sia dalla critica che dal pubblico, e costituiscono un porto sicuro per chi ama i prodotti territoriali e di carattere. L’azienda è a Cesinali, e dispone di circa 16 ettari di vigneti, parte di proprietà e parte in conduzione, tutti ubicati in area DOCG. Villa Carolina, accogliente struttura adiacente alla cantina, offre la possibilità di pernottare, degustare e acquistare tutti i vini in produzione.
25
Fiano di Avellino Il Cavaliere 2021- D’Antiche Terre 95,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Manocalzati e di Pratola Serra) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Un Fiano che manifesta ancora una straordinaria gioventù e ha freschezza e sapidità in evidenza, insieme a struttura e complessità di beva. Aromi di frutta secca e pietra focaia anticipano un impatto avvolgente che termina con un lungo finale su toni minerali.
L’azienda: D’Antiche Terre
via Variante Est, 74, 83030 Manocalzati (AV) – Italia
Tel.+39 0825.675689
email:info@danticheterre.it
Azienda familiare, nata nel 1989 conferendo uve ad aziende più importanti. Nel 1993, consapevole della qualità dei propri vigneti (50 ettari distribuiti nelle migliori aree vitivinicole dell’Irpina), ha iniziato a vinificare e imbottigliare in proprio. A guidarla c’è Gaetano Ciccarella che – con il contributo di sua moglie Cinzia Alvino e di papà Vito – ha saputo dare nerbo imprenditoriale al percorso, senza dimenticarne però le radici contadine. La produzione complessiva supera le 500.000 bottiglie essenzialmente suddivise tra Coda di Volpe, Falanghina, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi; ma non mancano anche vini Igt e un paio di spumanti.
24
Fiano di Avellino Colle delle Ginestre 2019 – Tenuta del Meriggio 95,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Candida e Montefalcione) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Le uve provengono dall’omonima vigna posta tra i 400 ed i 450 metri di quota, tra i comuni di Candida e Montefalcione. Le caratteristiche microclimatiche della zona, l’età del vigneto (25 anni di media) e la vinificazione in acciaio, con affinamento di 6 mesi sulle fecce fini, contribuiscono a una piena riuscita. Aspetto visivo “giovane” e appropriato e prorompente mineralità, si sposano perfettamente ad un impatto fresco, tondo e di buona sapidità, per un totale che lo rende uno dei migliori rappresentanti del suo territorio.
L’Azienda: Tenuta del Meriggio
Contrada Serra 79 / 81a
83038 Montemiletto (Av)
Telefono: 0825 962282
email: info@tenutadelmeriggio.it
“Le cose migliori nascono dalla semplicità”: è il motto dell’azienda, nata nel 2009 sulle colline che attorniano Montemiletto e salgono verso il Passo della Serra, nel cuore verde dell’Irpinia, a cavallo degli areali del Greco di Tufo e del Taurasi, punto di partenza privilegiato per produrre vini di qualità. E nel corso degli anni Tenuta del Meriggio si è fatta decisamente largo nell’affollato panorama enologico irpino e guarda ora al futuro adottando tutte le misure di sostenibilità ambientale atte al rispetto di queste terre. Il nome della tenuta è stato scelto riferendolo “all’atmosfera che si plasma, specie nelle tremule ed assolate controre estive, quando su questi colli il tempo sembra sospeso e l’aria pervasa da antica magia”.
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Fiano di Avellino Sciapò 2020 – Terre di Valter 95,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Approccio invitante e articolato con mela annurca, ananas, anice, zagara e mandorla tostata. Goloso per pienezza e stoffa, il vino sciorina notevole sapidità ed è caldo e armonico, di lunga persistenza, con nocciola tostata, mandarino e banana ad accompagnarne la chiusura minerale.
L’azienda: Terre di Valter
Via Campoceraso 2/A
83030 – Torre le Nocelle (AV)
Tel. +393773403117
email: info@terredivalter.it
Terre di Valter è una piccola azienda agricola a conduzione familiare specializzata nella produzione di Vini DOC, DOCG E IGT di alta qualità. Le varietà coltivate vengono impiegate per produrre sia vini giovani e freschi che vini più complessi e strutturati, con fermentazione parzialmente indotta con starter di lieviti autoctoni, malolattica svolta completamente per i vini rossi e non per i vini bianchi, pigiatura soffice dei grappoli interni. Dieci gli ettari vitati a Taurasi (terreni di proprietà), 3 per il Greco di Tufo (in affitto), 3 per il Fiano (idem), 5 per la Falanghina (di cui 4 in affitto). Per ora, però, non tutta l’uva prodotta viene vinificata.
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Sancho Panza 2019 – ZampaglioneVino – Il Tufiello 96/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 25 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2016 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2019).
Un Fiano che nasce da una lunga macerazione sulle bucce (circa 60 giorni) e da utilizzo esclusivo di lieviti autoctoni. Affina un anno in acciaio e si presenta con note di fiori gialli associate a profumi agrumati. Materia, freschezza e sapidità in evidenza. Chiude con ricordi minerali e iodati.
L’Azienda: ZampaglioneVino – Il Tufiello
Un progetto che Guido Zampaglione ha sviluppato con il padre Michele e tutta la famiglia nell’Alta Irpinia (o Irpinia d’Oriente), zona poco conosciuta e affascinante, scarsamente popolata e anche per questo ben preservata. E qui, nel Tufiello a 700-800 metri di quota, nasce il “Fiano di montagna”, un progetto su cui Zampaglione ha subito scommesso: su 3,5 ettari vitati, 6000 piante per ettaro, terreni tufacei e argillosi, ricchi di scheletro, con clima caratterizzato da forti escursioni termiche.
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Fiano di Avellino Bacio delle Tortore 2022 – Passo delle Tortore 96,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.
Appagante e suggestivo connubio di note salmastre ed erbacee – malva, tiglio, conifere – in primo piano, molto definite; più in profondità pesca bianca, kiwi e ananas. Vino ancora nervoso, veemente per giovinezza, ma già profondo e sapido; e l’equilibrio potenziale è testimoniato da freschezza ed effusione calorica ben bilanciate, dalla progressione regolare e dalla pulizia in chiusura, sapida e nitida nella sensazione di frutta (mela e pesca) croccante.
L’azienda: Passo delle Tortore
C. da Vertecchia
83030 Pietradefusi (AV)
Tel. 329 019 8340
email: info@passodelletortore.it
Passo delle Tortore trae origine da un’idea di quattro giovani imprenditrici del sud e un giovanissimo enologo formatosi in Francia. I vigneti dell’Aglianico sono a Pietra dei Fusi, quelli del Fiano a Lapìò, ad un’altezza di 540 metri; quelli del Greco infine sono ubicati in alta collina, a Montefusco.
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Fiano di Avellino Le Surte 2021 – Macchialupa 96,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Macchialupa è una piccola azienda orientata sui vitigni locali e autrice, tra l’altro, di questo ottimo Fiano. Le uve sono sottoposte a pressatura soffice e fermentano a bassa temperatura (3°C) per dieci mesi circa, segue una sosta sulle fecce fini per 2 mesi e un affinamento per circa 8 mesi in bottiglia. Il risultato debutta con note di frutta gialla e tropicale, sfumature floreali, di nocciola tostata e miele. Equilibrato e morbido, con ricordi di cedro e mandorla, è nel complesso ben bilanciato da adeguata freschezza.
L’azienda: Macchialupa
Via S. Pietro, 23
83011 Altavilla Irpina (AV)
Tel. (+39) 0825 996396
email: info@macchialupa.it
La cantina nasce nel 2001 nella Valle del Sabato, al confine tra la provincia di Avellino e quella di Benevento, grazie alla passione dell’enologo Angelo Valentino e dell’agronomo Giuseppe Ferrara, innamorati di questa terra ricca di tradizione e cultura viticola. Le vigne sono ubicate su terreni già sede di vecchie cave di tufo, e l’habitat è di tipo collinare, con ampie valli ed elevate dorsali, a circa 450 metri di altezza, in una zona fresca e ventilata. Vengono allevati qui Fiano, Greco e Aglianico.
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Fiano di Avellino Dulcinea 2021 – Amarano 97,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 17 euro.
Felice espressione di Fiano di Avellino, con le tipiche nuance agrumate di gioventù che già preludono però alla frutta essiccata e alle tostature tipiche della maturità del vino. Basterà attenderlo… Saporito, gastronomico, con scie sapide intriganti in chiusura, il Dulcinea è appagante e variegato di spezie bianche ed erbe mediterranee. E accompagna fedelmente dal primo all’ultimo assaggio.
L’Azienda: Amarano
C.da Torre, 32 83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 / 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
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Fiano di Avellino 2022 – Torrevigne 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Fiano di splendida finezza e mineralità. Fiori di campo, salvia, frutta matura a polpa gialla sono il biglietto da visita. E il seguito è lineare, senza “scalini”, in perfetto equilibrio tra sapidità e dolcezza di frutto, chiuso su una sottile, ma ben presente, vena minerale. Un vino che gioca sulla freschezza e la immediata leggibilità, senza rinunciare però a slanci di complessità che sappiano appagare il bevitore più esigente.
L’azienda: Torrevigne
Via Potenza – 83030 Montefusco (Av)
Tel. +0825 963968
L’azienda è a Montefusco, in un contesto bucolico dominato dal verde dei boschi e delle vigne. Deve il nome a un connubio di parole: la torre, che incarna la sfida del puntare sempre verso l’alto, e le vigne, ricchezza tramandata di generazione in generazione nelle famiglie contadine del luogo. La filosofia di produzione è improntata a uno stile tradizionale, da cui traspare il profondo legame col territorio, ma non disdegna l’uso di tecniche di cantina moderne e aggiornate, volte a ottenere il meglio dalle uve sapientemente coltivate.
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Fiano di Avellino Riserva Sequoia 2020 – Fonzone 97,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Parolise) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Nasce a 500 metri di quota a Parolise, su terreni argillosi e sabbiosi, da vigne di vent’anni. Bassissime le rese per ettaro (20 quintali). Fermentazione e affinamento tra acciaio e botte grande, dove circa un quarto della massa sosta per un anno. Richiami nitidi di frutta bianca matura (mela), fiori gialli, erba tagliata, agrumi e frutta secca precedono la bella sapidità di carattere minerale, e un impatto sostanzioso, da materia prima di ottima qualità. Notevole e persistente la chiusura, su note ammandorlate e leggermente tostate.
L’Azienda: Fonzone
Località Scorzagalline
83052 Paternopoli (AV)
tel. +39 0827 1730100
email: info@fonzone.it
L’azienda nasce nel 2005 in contrada Scorzagalline, a Paternopoli, nella zona classica del Taurasi e nel cuore dell’Appennino meridionale. La tenuta, un colle di circa 30 ettari, ospita vigne di Aglianico e Falanghina, alberi da frutto, ulivi e bosco. A San Potito Ultra e Parolise nascono le uve per i Fiano aziendali, mentre il Greco viene ricavato da vigneti di proprietà a Montefusco e Altavilla Irpina. Notevole l’edificio della cantina, modernissima, quasi del tutto ipogea e poco invasiva.
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Fiano di Avellino 2020 – Le Masciare 97,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Da vigne situate nella frazione di Arianiello, sulle colline di Lapìo, a 500 metri di quota, gestite in regime “bio” e nel massimo rispetto della natura. Dopo la vendemmia, fatta totalmente a mano, il vino matura e affina in acciaio sulle proprie fecce fini fino all’imbottigliamento, che avviene nella primavera successiva. Dorato pieno e luminoso, generoso di sensazioni di frutta secca, tropicale, pietra focaia e note mentolate, il vino è pieno, fresco, morbido, con rimandi di mineralità e di mandorla nel finale, che è lunghissimo ed appagante. È prodotto – purtroppo – in pochi esemplari: solo 3.000 bottiglie.
L’azienda: Le Masciare
Contrada Barbassano
83052 Paternopoli (Av)
Tel. +39 320 8418815
email: info@lemasciare.com
Nell’antica tradizione irpina le Masciare erano le streghe che proteggevano i raccolti dominando per magia le forze della natura. Quest’azienda però, più che dominare la natura, punta ad assecondarla, ecosostenibile nelle pratiche e fedele a tutti i protocolli relativi all’agricoltura biologica. Fondata nel 2001 partendo con 4 ettari di uliveti, ma ben consapevole di trovarsi al centro dell’eldorado enologico irpino, l’azienda ha presto acquisito 8 ettari di vigneti e iniziato la nuova avventura nel campo del vino di qualità. Si sono poi aggiunti altri 8 ettari (in affitto) portando la produzione a 80.000 bottiglie, ma puntando sempre alla massima qualità delle uve.
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Fiano di Avellino Li Sauruni 2019 – Laura De Vito 97,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.
Grandi complessità ed equilibrio per questo Fiano di Laura De Vito. All’olfatto spiccano le note amarulente e croccanti di frutta da guscio e quelle succulente di pera, cedro e frutta tropicale freschi su un’intensa campitura floreale, erbacea (tè) e, più delicate, le note fumé. Freschezza sorgiva a introdurre il sorso, cui segue in coerente progressione un crescendo fruttato e sapido. La stessa sapidità sostiene il sorso in lunghezza e si orna in chiusura di una leggera sensazione affumicata.
L’azienda: Laura De Vito
Lapio – 83030 (AV)
Tel. +39 334 149 4724
email: info@lauradevito.it
L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.
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Fiano di Avellino Pietracalda 2021- Feudi di San Gregorio 98/100 (territorio/zona dei vigneti: Sorbo Serpico), prezzo a scaffale enoteca 14 euro.
È il Fiano top di gamma dell’azienda di Sorbo Serpico, ricavato dalle migliori uve allevate a Cerza Grossa, presso la sede aziendale. Affina per alcuni mesi in acciaio sui propri lieviti, con frequenti bâtonnage. Odora di camomilla, pesca, mela, con lieviti cenni erbacei. Il frutto un po’ dolce è bilanciato però da una buona acidità, ed è complesso, fresco e persistente il finale. Da sottolineare l’alta qualità per un vino che viene prodotto in quantità non indifferente (circa 50 mila bottiglie).
L’Azienda: Feudi di San Gregorio
Località Cerza Grossa
83050 Sorbo Serpico (Av)
Tel. +39 0825 986683
email: info@feudi.it
Gigante da trecento ettari vitati e circa quattro milioni di bottiglie annue, con un numero enorme di referenze Feudi di San Gregorio copre tutta la gamma classica delle tipologie irpine, campane (Lacryma Christi) e non solo (vedi il celebre e controverso Merlot Patrimo e gli spumanti metodo classico). Grazie a investimenti finanziari senza precedenti, l’azienda ha incarnato dal 1986 la voglia di vera rinascita del vino irpino, regalando fama nazionale e internazionale a Fiano, Greco e Taurasi fino ad allora rimasti in un cono d’ombra che rischiava di divenire irreversibile.
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Fiano di Avellino 2021 – Contrada 98,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Contrada Vigna Sant’Angelo, Candida), prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
La versione giovane del Fiano di Michele e Gerardo Contrada, senz’altro più semplice del cru Selvecorte, ma non priva di fascino. Nasce da vigne coltivate a guyot su argille e pietre calcaree in Contrada Taverna, a Candida. Vinificato e affinato in acciaio con la consulenza dell’enologo Carmine Valentino, si presenta floreale e vegetale (finocchio), e con sentori di spezie, miele, albicocca. Di buona struttura, ricco e saporito, ricorda anche aromi di frutti tropicali. Chiusura tipica e rigorosa, ma appagante, su toni di nocciole tostate e scorze di agrumi.
L’azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
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Fiano di Avellino Ventidue 2019 – Villa Raiano 98,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.
Il “Ventidue” nasce da vigne piantate nel 1990 su terreni argilloso-calcarei con ceneri vulcaniche. Si vinifica in acciaio, affina 12 mesi sulle fecce fini e poi altrettanti in bottiglia. Ha sentori freschi di frutta bianca e gialla (pera, mela, pesca), mandorle ed erbe aromatiche. Accattivante, pieno e gradevole, dotato di buona sapidità, sciorina toni e finale minerale imperioso e di lunga persistenza, tanto da valergli la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Villa Raiano
via Bosco Satrano, 1 – loc. Cerreto
83020 San Michele di Serino (AV)
Tel. +39 0825 595663
email: info@villaraiano.com,
Villa Raiano è un’azienda biologica certificata, con 27 ettari di vigneti nella valle del fiume Sabato, a San Michele di Serino, in provincia di Avellino. Fondata nel 1996 dai fratelli Sabino e Simone Basso, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei migliori enologi presenti in Campania (Luigi Moio, oggi presidente OIV – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino – ed in seguito Fortunato Sebastiano) che ha contribuito a posizionarla in primo piano nel panorama vitivinicolo irpino. Oltre che a San Michele di Serino, le vigne si trovano anche in località Montefredane e Lapìo (rinomate per la produzione dei Fiano), Altavilla (dove si coltiva il Greco) e Castelfranci (nota per l’Aglianico).
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Paóne 2020 – Cantina del Barone 98,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Cesinali) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.
Da uve Fiano provenienti da una vigna di due ettari su suoli vulcanici, in contrada Nocellato, a Cesinali, pigiate a grappolo intero. È un vino slanciato e di grande bevibilità, semplice solo in apparenza. Odora di fieno ed erbe aromatiche (finocchietto), ha una leggera nota fumé, e poi agrumi, frutta secca, miele. Disteso, compiuto, fresco e vivace, punta più sulla raffinatezza che sulla potenza; ma il finale è profondo e fa pensare a un vino che ha ancora molti margini di miglioramento. Ma che in ogni caso già da ora vale la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Cantina del Barone
Via Provinciale 87
Cesinali (AV)
Tel. 320 698 1706
email: info@cantinadelbarone.it
La Cantina del Barone nasce a metà anni Novanta, quando la famiglia Sarno riscatta i terreni di Cesinali sui quali lavorava già da un secolo per conto di un barone napoletano. Dopo una prima fase come conferitori di uve, a cavallo del cambio di millennio i Sarno decidono di produrre il proprio vino. L’azienda è “monovitigno”, avendo scelto di valorizzare con rigore artigianale e sensibilità “biologica” (niente chimica né in vigna né in cantina, e lieviti autoctoni) l’uva principe del territorio, il Fiano. Solo due etichette, e produzione limitata: circa ventimila bottiglie all’anno. A guidare l’azienda familiare è oggi Luigi Sarno, enologo.
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Fiano di Avellino 2021 – Terredora 98,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo, Forino) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
È il Fiano “base” dell’azienda, sulla carta il meno ambizioso e smaliziato. Ed ecco che invece spariglia le carte, mostrando una piacevolezza, un equilibro e un carattere davvero sorprendenti. Ha note seducenti, con fiore, frutto e una punta di dolcezza che non stanca. Succoso, snello, giocato sull’equilibrio mirabile delle componenti acide e di quelle dolci, chiude l’assaggio senza pesantezza alcuna. Un vino dall’eccellente rapporto qualità/prezzo, e che vale la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Terredora
Contrada Serra – 83030 Serra (AV)
Tel. 0825968215
Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.
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Fiano di Avellino 2021 – Cantine Terranera 98,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo, Forino) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Note di frutti gialli leggermente maturi si uniscono a quelle di erbe officinali e frutta secca. Il vino è sapido, complesso, fresco e mostra eleganza e finezza, chiudendo con un lungo finale minerale che vale la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Cantine Terranera
Via Sandro Pertini – 83010 Grottolella AV
Tel. +39.0825.671455
email: info@cantineterranera.it
Le Cantine Terranera si trovano nel cuore dell’Irpinia. La loro produzione complessiva annua è di circa 250.000 bottiglie – distribuite tra Fiano, Greco, Taurasi Docg, Aglianico Doc e Campi Flegrei – e i vigneti sono impiantati in zone collinari dai terreni argillosi e vulcanici. La lavorazione è di stampo tradizionale e le uve coltivate sono quelle che esprimono da sempre le caratteristiche del territorio.
8
Fiano di Avellino Selvecorte 2015 – Contrada 98,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Contrada Vigna Sant’Angelo, Candida) prezzo a scaffale enoteca 22 euro.
Un Fiano paradigmatico per comprenderne le grandi capacità di invecchiamento. Nasce da vigne di 40 anni coltivate sulle alte colline di Candida (550 metri), ai piedi del monte Tuoro. Qui si vendemmia nella seconda metà di ottobre. I terreni calcarei e sabbiosi donano un deciso carattere minerale, che in questo campione di oltre sette anni viene arricchito da note affumicate e speziate (zafferano, pepe bianco) e da una sfumatura di miele d’acacia. Insomma, un vino evoluto splendidamente: sapido, morbido e succoso, e dalla bella progressione salina che accompagna a una lunga chiusura su ricordi di nocciole tostate, anice e idrocarburi.
L’azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
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Fiano di Avellino Martes 2020 – Cantine Buonanno 98,9/100 (territorio/zona dei vigneti: Venticano) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Si presenta opulento e complesso, il gusto ne conferma la pienezza, con carnosità e dolcezza di mela golden su cenni di miele e timo, oltre a una nota oleica che ricorda le migliori conserve. Nonostante la mole, il paradosso del volo del calabrone si compie alla perfezione, grazie alla freschezza e alla corroborante stilla d’amaro che chiudono in nettezza insieme a ricordi di frutta gialla matura, camomilla e uva spina. Da Standing Ovation.
L’Azienda: Cantine Buonanno
Contrada Ilici
83030 – Venticano (AV)
Tel: 08251686193
email: info@cantinebuonanno.it
Le Cantine nascono – da un’idea di Francesco Buonanno – nel cuore dell’Irpinia, a Venticano, valle del Calore, al confine tra le province di Avellino e Benevento. Oggi anche figli e nipoti del fondatore e avviatore sono impegnati in azienda.
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Fiano di Avellino Riserva Erre 2020 – Tenuta Sarno 1860 99/100 (territorio/zona dei vigneti: Candida) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.
Una Riserva da manuale. Fragrante, scorrevole e, allo stesso tempo, di gran corpo e lunghezza. Agrumi, macedonia fresca, fiori, balsamicità, la classica chiusura nocciolata: c’è veramente tutto, nel calice. Lungo e verticale, pieno di sapore, con una scia fruttata e sapida che pilota la beva, l’Erre pare non abbandonarti mai. Vino di razza, già pronto, ma destinato ad un luminoso futuro, è da subito Fiano da Standing Ovation.
L’azienda: Tenuta Sarno 1860
Contrada Serroni, 4/B – (AV)
Tel. 339 7265669
email: info@tenutasarno1860.it
L’azienda si trova a Candida, antico borgo dell’avellinese; qui Maura Sarno ha fatto la scelta coraggiosa di puntare, in un unico appezzamento, sul solo Fiano, varietà nobile del territorio. Concentrarsi su un solo vitigno, allevato in un areale circoscritto e ad alta vocazione, ha favorito la nascita di prodotti unici, inconfondibili, da diversi anni all’apice qualitativo dell’intera denominazione. Lo stile qui è teso a prodotti vibranti e allo stesso tempo pieni e delicati, che esprimono senza sforzo il profondo radicamento territoriale.
5
Fiano di Avellino Riserva Clos d’Haut 2021 – Villa Diamante 99,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Candida) prezzo a scaffale enoteca 31 euro.
Una grande interpretazione del vitigno. La zona è quella collinare di Montefredane, comune con vigne tra le più alte d’Irpinia. E Il nome “Clos d’Haut” è riferito ad un cru a più di 500 metri di quota, caratterizzato da suolo scuro, morbido, fresco e con inserti vulcanici. Un’impronta forte, preludio a un calice di sorprendente complessità, con note iodate e quasi cerealicole ad arricchire il più consueto frutto. Energico e ben definito, il vino è in mirabile equilibrio tra note dolci e sapide, con lunghezza e classe da vendere: e merita un posto tra i grandi bianchi d’Italia.
L’azienda: Villa Diamante
Via Toppole, 16 – Montefredane (AV)
Tel. 3476791469
email: info@villadiamante.wine
Antoine Gaita è stato uno dei pilastri della “rinascita” irpina. Giunto in vacanza dal Belgio nel 1976, incontra la futura moglie Diamante e avvia con lei una storia d’amore e di impresa comune che li porterà a diventare uno dei punti di riferimento per l’intero movimento del vino di quel territorio. Dopo la sua prematura scomparsa è la giovane figlia Serena, insieme alla madre, a perseguire oggi il sogno di famiglia. Le vigne sono condotte in regime biologico, nel pieno rispetto dell’ambiente e con pratiche agronomiche tradizionali. Il marchio di fabbrica è il lungo affinamento sulle fecce, che dona complessità e finezza a tutti i prodotti.
3 ex aequo
Fiano di Avellino Emme 2020 – Tenuta Sarno 1860 99,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Candida) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.
Un Fiano straordinario, fine, e di incredibile complessità: con messaggi iniziali agrumati e floreali, arricchiti poi da eleganti note iodate minerali e speziate. Largo, glicerico, pieno, ma allo stesso tempo verticale, è un vino di universale piacevolezza, che non ci si stanca di bere. Come tutti i Fiano di razza, buonissimo adesso, riserva però sicure emozioni con un ulteriore (anche lungo) affinamento. In piedi, dunque, per la doverosa Standing Ovation.
L’Azienda: Tenuta Sarno 1860
Contrada Serroni, 4/B – (AV)
Tel. 339 7265669
email: info@tenutasarno1860.it
L’azienda si trova a Candida, antico borgo dell’avellinese; qui Maura Sarno ha fatto la scelta coraggiosa di puntare, in un unico appezzamento, sul solo Fiano, varietà nobile del territorio. Concentrarsi su un solo vitigno, allevato in un areale circoscritto e ad alta vocazione, ha favorito la nascita di prodotti unici, inconfondibili, da diversi anni all’apice qualitativo dell’intera denominazione. Lo stile qui è teso a prodotti vibranti e allo stesso tempo pieni e delicati, che esprimono senza sforzo il profondo radicamento territoriale.
3 ex aequo
Fiano di Avellino 2018 –Scillicampana 99,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Scillicampana, Montefalcione) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.
Bouquet fitto di dettagli floreali, erbacei e di frutta a polpa gialla in compiuto assieme, ornato da una rara e delicata nota tostata (sesamo), richiami salmastri e cenni di cherosene. Fresco, di grande tensione e vivacissimo in progressione, il vino è sapido e fruttato (pesca, cedro, mela golden, arancia sanguinella) con ricordi di timo e basilico e sfuma in un lungo diminuendo con sale, scorze d’agrumi candite e menta. Merita la Standing Ovation.
L’azienda: Scillicampana
Via Cataldi, 9
83030 – Montefalcione (AV)
Tel. +39 3338778494
email: info@scillicampana.com
I vini Scillicampana nascono da uve selezionate da specifici vigneti dell’azienda. Ogni vino è riconducibile ad un preciso vigneto ed è prodotto nel rispetto dell’andamento climatico dell’annata, con limitati interventi in cantina e con un uso moderato della solforosa. Le bottiglie sono numerate, le tirature limitate. Alla fine degli anni ’90 la famiglia Baldassarre acquista un terreno lungo il pendìo della collina di San Marco, in Via Appia antica. Sorta di antica mulattiera che, percorrendo i confini meridionali di Montefalcione, interseca il comune di Lapìo: è il territorio che coincide con l’antica Apia, da dove storicamente si sarebbe estesa la coltivazione del Fiano alla attuale zona di produzione prevista dal disciplinare.
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Fiano di Avellino 2020 – Guido Marsella 99,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Summonte) prezzo a scaffale enoteca 26 euro.
Uno dei migliori esempi di Fiano di Avellino sul mercato. La qualità e l’eleganza del vino, capaci di resistere, e anzi accrescersi nel tempo, lo stanno imponendo sempre di più all’attenzione di critici ed appassionati. L’approccio è floreale (gelsomino) e fruttato (mela, pesca), e di grande finezza, con sfumature erbacee e fumé che donano profondità e freschezza. Il Fiano poi scorre equilibrato e avvolgente, con un lungo finale sapido, anzi quasi salino e sensazioni agrumate. Ha pienamente meritato la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Guido Marsella
Via Morroni, 1
83010 Summonte (AV)
Tel. +39 0825 691005
email: cantine@guidomarsella.com
L’azienda Guido Marsella nasce nel 1995 a Summonte, nel parco del Partenio, a circa 700 metri di altitudine. Grazie alla quota elevata, alla posizione geografica e alla morfologia, caratterizzata da terreni rocciosi-argillosi, gode di condizione pedoclimatiche ideali per la coltivazione – su circa 12 ettari dedicati – della storica varietà Fiano. I vini vengono commercializzati dopo almeno 18 mesi dalla vendemmia per garantir loro la maturità necessaria, secondo Guido e il suo enologo Carmine Valentino, a esprimere al meglio le grandi potenzialità del vitigno.
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Fiano di Avellino Elle 2019 – Laura De Vito 99,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Avvolgente e di eminente ampiezza, debutta con ricche note erbacee di basilico, rosmarino, coriandolo, menta, bosso e anice stellato, agrumi e frutta da guscio sullo sfondo. Avvolgente è anche il gusto: marcante e profondo, con freschezza saliente a conferire slancio e un nitido sviluppo aromatico a confermare i profumi, arricchito da note più dolci di mirabelle, melone, gelso, rabarbaro candito. Lunga persistenza minerale, ricca di riecheggiamenti aromatici, e più che meritata Standing Ovation.
L’azienda: Laura De Vito
L’azienda nasce dal desiderio dei coniugi Laura De Vito e Carmine De Maria di onorare al meglio la storia della loro Irpinia. La filosofia aziendale si basa perciò sul rispetto del territorio, a partire dalle pratiche di lavorazione del terreno fino alla vinificazione e alla stessa vendita del prodotto. Dieci gli ettari vitati, tutti a Fiano, nel comune di Lapio e in tre diverse contrade – Arianiello, Verzare e Sauroni – da cui prendono il nome i tre Cru. Una scelta, quella della zonazione aziendale, nata dal sodalizio con l’enologo Vincenzo Mercurio, profondo conoscitore delle sfumature offerte dai suoli irpini.
La Classifica dei migliori Greco
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Greco di Tufo 2021 – Cantine Terranera 93/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo, Santa Paolina e Torrioni) prezzo a scaffale enoteca 14 euro.
Si presenta con nitide note fruttate cui si accompagnano delicati sentori di frutta secca tostata. Una buona acidità sostiene un sorso intenso e persistente, chiuso da una nota leggermente amaricante e ammandorlata, decisamente intrigante.
L’azienda: Cantine Terranera
Via Sandro Pertini – 83010 Grottolella AV
Tel. +39.0825.671455
email: info@cantineterranera.it
Le Cantine Terranera si trovano nel cuore dell’Irpinia. La loro produzione complessiva annua è di circa 250.000 bottiglie – distribuite tra Fiano, Greco, Taurasi Docg, Aglianico Doc e Campi Flegrei – e i vigneti sono impiantati in zone collinari dai terreni argillosi e vulcanici. La lavorazione è di stampo tradizionale e le uve coltivate sono quelle che esprimono da sempre le caratteristiche del territorio.
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Greco di Tufo Riserva 888 2021 – Le Otto Terre 93,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.
Leggiadro e aggraziato nel bouquet di verbena, pompelmo, pietra bagnata e zenzero in polvere, è poi diretto e teso, ancora sferzante per l’acidità che dona nette sensazioni agrumate e, a tratti, note quasi piccanti, peraltro ben fuse con quelle più morbide e grasse della frutta gialla e del fico d’india. Persistenza sapida e delicatamente fruttata.
L’Azienda: Le Otto Terre
via Stazione, Area PIP -LOTTO A, 4,
83010 – Tufo (AV)
Tel. 0825 998318
Otto comuni, cinquanta soci, un grande vino: il Greco di Tufo. Numeri dietro i quali stanno i valori, le passioni e gli sforzi congiunti di un gruppo di amici e agricoltori che nel 2006 ha dato vita alla cooperativa Le Otto Terre, che conta oggi su 70 ettari di vigneti e raggruppa una corposa rappresentanza di viticoltori della zona elettiva del vino bandiera.
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Greco di Tufo Riserva Aletheia 2021 – Donnachiara 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 24 euro.
Greco di Tufo da manuale, con tutto ciò che consegue in termini di identità ed espressione: sensazioni sulfuree unite a note agrumate e “terragne” (emblema del territorio) seguite da nuance di frutta secca e spezie “morbide”.
L’azienda: Donnachiara
Via Stazione, 14
83030 – Montefalcione (AV) Tel.
Tel. +39 0825 977135
In provincia di Avellino, a due passi da Montefalcione, borgo noto già ai tempi degli Etruschi (la falce, simbolo del lavoro contadino, campeggia nel suo stemma comunale) opera Donnachiara, dedicata – per tradizione e precisa scelta della famiglia proprietaria – alla produzione delle tre Docg irpine: Fiano di Avellino, Taurasi e Greco di Tufo, più i tradizionali Aglianico e Falanghina. La cantina, moderna, è datata 2005. I vigneti sono da lungo tempo di proprietà, e la conduzione, fino a quella attuale di Ilaria Petitto, studi di diritto messi nel cassetto per dedicarsi all’azienda e al vino, è stata quasi sempre al femminile. Ilaria è tuttora supportata dalla madre Chiara, nipote di Donna Chiara Mazzarelli Petitto, cui è stata dedicata l’azienda.
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Greco di Tufo Breccia 2022 – Montesole 94,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Le uve di questo Greco provengono dalla “Vigna Breccia”, in alta collina, a ben 630 metri di quota, in zona Montefusco. Il terreno argilloso e calcareo conferisce al vino struttura, ma anche verticalità. Frutto fresco in primo piano, ma con una dolcezza di fondo ammiccante che avvicina al bicchiere. Il risultato è lineare, piacevole senza essere troppo cerebrale: e ne sono doti apprezzabili l’equilibrio di fondo e la lunga, piacevolissima, persistenza fruttata.
L’Azienda: Montesole
Via Serra, Area PIP
83030 – Montefusco (AV)
Tel: +39 0825 963972
email: info@montesole.it
L’azienda Montesole o Montesolae, si ispira al nome originario dell’antica cittadina ai cui piedi sorge la cantina: Mons Fulsulae (l’odierna Montefusco). In produzione dal 1996, agisce al confine tra due distretti nodali della regione, l’Irpinia e il Sannio, in un’area dal suolo fertile, di natura vulcanica e dall’ottima esposizione solare. Si punta poi in produzione su singole vigne che valorizzino al massimo i vitigni autoctoni.
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Greco di Tufo 2021 – Salvatore Molettieri 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Le uve arrivano in cantina, dove fermentano e maturano 12 mesi in acciaio, dai vigneti tufacei della parte più alta di Montefusco. La “verticalità” di questo vino è garantita in primis delle note minerali, cui seguono ben agganciate quelle di frutta gialla (ananas e pesca) e fiori di campo. Trainato dalla grande freschezza e dalla ottima sapidità, questo Greco si rivela teso, consistente, pieno; e dimostra che questa cantina, rinomata per i suoi grandi Taurasi, può dire la sua anche nell’affollato settore dei vini bianchi di zona.
L’azienda: Salvatore Molettieri
Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15
83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63722
email: info@salvatoremolettieri.com
Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.
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Greco di Tufo 2020 – Crypta Castagnara 95,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 11 euro.
Proveniente dai vigneti di proprietà siti a 400 metri di quota ad Altavilla Irpina, ha sentori gradevoli ed intensi di frutta matura (pera, pesca), fiori bianchi, scorza di limone e nuance sulfuree. Ed è vino di struttura e carattere, marcati da ritorni di agrume e frutta secca, acidità ben bilanciata col frutto e lunga persistenza.
L’azienda: Crypta Castagnara
Via Taverna del Monaco 4
83010 – Grottolella (AV)
Tel. +39 0825 671360
email: info@cryptacastagnara.it
L’Azienda Agricola di Sergio Spiniello è specializzata nella produzione di vini indigeni (Taurasi, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Falanghina) che commercializza col marchio Crypta Castagnara Cantine. Le proprietà si estendono nel territorio del Greco di Tufo da un lato e in quello del Fiano di Avellino dall’altro. I 15 ettari aziendali, a circa 600 metri di quota, sono ubicati nei comuni di Grottolella e Altavilla Irpina (in provincia di Avellino). Qui si coltiva anche “L’Aglianichiello di Grottolella”, varietà del vitigno Aglianico, dal grappolo spargolo e dall’acino piccolo e sferico.
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Greco di Tufo 2021 – Contrada 95,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Un Greco di temperamento, quello dei fratelli Contrada. Intensità e fragranza sono le prime due qualità che emergono chiare nel bicchiere. Frutta matura, albicocca, mela, un tocco di salvia ed erbe aromatiche ne tessono la trama. Pieno, avvolgente, con una bella vena minerale di sottofondo, chiude su un tipico finale ammandorlato.
L’Azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
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Greco 2020 – Pietracupa 95,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Il Greco di Pietracupa deriva da vigne della zona di Santa Paolina, una delle più vocate per la tipologia. È un vino profondo, austero, di grande acidità e mineralità, come del resto il “marchio di fabbrica” dell’azienda impone. Un bianco che, malgrado i tre anni già compiuti, farà felici gli amanti dei vini verticali ed “elettrici”, ribadendo la sua vocazione da “maratoneta”. Che, col tempo, sa sempre regalare grandissime ed emozionanti evoluzioni di complessità aromatica e di gusto.
L’azienda: Pietracupa
Via Vadiaperti, 17
83030 – Montefredane (AV)
Tel. +0825 607418
Sabino Loffredo è ormai da anni uno dei protagonisti della rinascita irpina. Oggi, più… maturo, ma sempre in forma e dalla simpatia contagiosa, continua a sfornare vini dal timbro chiaro e riconoscibile. Prodotti profondi, affilati, taglienti a volte, figli di una viticoltura artigianale e vigne ubicate su alcune delle più alte colline del territorio. La sua fama di “bianchista” è ormai consolidata, ma nel tempo si è cimentato – a dovere – anche nel mondo dei rossi.
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Greco di Tufo Riserva Grancare 2021 – Tenuta Cavalier Pepe 96/100 (territorio/zona dei vigneti: Torrioni e Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 22 euro.
Selezione di uve di Greco di Tufo coltivate tra i 600 ed i 750 metri di quota, su terreni prevalentemente argillosi, limosi e con presenza di elementi vulcanici. La fermentazione avviene in parte in barrique e in parte in acciaio, dove il vino effettua anche affinamento sulle fecce fini. Segue un’ulteriore sosta in bottiglia per almeno 6 mesi prima della commercializzazione. Il risultato della lunga lavorazione non delude le attese e sfodera una tavolozza di sentori importante, centrata su frutto giallo maturo, frutta candita, miele di acacia, note floreali e di tostatura, che lasciano infine il passo ad un elegante richiamo dolce di cipria. Di grande stoffa e avvolgente, intenso e sapido, il Grancare chiude su un lungo finale fresco e minerale.
L’Azienda: Tenuta Cavalier Pepe
Via Francesco de Sanctis
83040 Sant’Angelo All’esca (AV)
Tel. 0827 73766
email: info@tenutacavalierpepe.it
Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, laureata in gestione aziendale ed enologia, torna nel 2005 in Irpinia con l’idea di dare una svolta alla gestione dei vigneti di famiglia. Vent’anni dopo, Milena è una stimata donna del vino, a capo di una delle più rinomate aziende vinicole della zona e della Campania. Volontà, passione e idee chiare sono le fondamenta di un progetto che punta molto sia sulla territorialità dei vini, frutto di lavoro paziente e rispettoso in vigna, sia su un’attenzione non comune ai dettagli dell’accoglienza.
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Greco di Tufo Terre degli Angeli 2021 – Terredora 96,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Tutto giocato sulla declinazione del concetto di luminosità, questo Greco di Paolo Mastroberardino. Il colore dei campi di grano, i profumi della mela golden e della pesca gialla, il calore del sole primaverile, capace di rinfrescare mentre scalda. Equilibrio, complessità e facilità di beva lo targano – risultato per nulla semplice o scontato – come vino per tutti i palati.
L’azienda: Terredora
Contrada Serra – 83030 Serra (AV)
Tel. 0825968215
Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.
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Greco di Tufo Riserva Oikos 2020 – Fonzone 96,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Altavilla Irpina) prezzo a scaffale enoteca 26 euro.
Le uve dell’Oikos derivano da una vigna di Greco Antico (raro biotipo di Greco con acino più piccolo e succo più concentrato) di oltre 40 anni. La fermentazione e il primo affinamento vengono fatti in botte di rovere, dove il vino resta circa 12 mesi per poi passarne altrettanti in acciaio e infine in bottiglia. Ricco di profumi (fiori bianchi, mela, agrume, miele, con note iodate e nuance sulfuree) è poi sostanzioso, fresco, verticale e coerente nelle note aromatiche per un risultato finale piacevole e di lunga persistenza.
L’azienda: Fonzone
Località Scorzagalline
83052 Paternopoli (AV)
tel. +39 0827 1730100
email: info@fonzone.it
L’azienda nasce nel 2005 in contrada Scorzagalline, a Paternopoli, nella zona classica del Taurasi e nel cuore dell’Appennino meridionale. La tenuta, un colle di circa 30 ettari, ospita vigne di Aglianico e Falanghina, alberi da frutto, ulivi e bosco. A San Potito Ultra e Parolise nascono le uve per i Fiano aziendali, mentre il Greco viene ricavato da vigneti di proprietà a Montefusco e Altavilla Irpina. Notevole l’edificio della cantina, modernissima, quasi del tutto ipogea e poco invasiva.
18 ex aequo
Greco di Tufo Riserva Sphera 2020 – Cennerazzo 96,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Torrioni, Tufo) prezzo a scaffale enoteca 19 euro.
Gioca con equilibrio e misura, meritando l’attenzione di chi assaggia sin dai profumi, eleganti e fruttati (pesca gialla, pera Williams), con nuance di pepe bianco e cannella e finale salmastro. Appagante, fortemente minerale e ricco di ricordi di erbe officinali e macchia mediterranea, ha ottima piacevolezza di beva.
L’Azienda: Cennerazzo
Via Casale Bosco, 10
Torrioni – Avellino
Tel. +39 339.5955515
Sebastiano Cennerazzo fa vino da quarant’anni – oggi con l’aiuto dei figli Lidia e Federico – mantenendo il timone puntato sulla tradizione ma avendo anche tutti i requisiti per vincere la sfida dei mercati del futuro con un progetto basato sull’ idea di produrre un’unica tipologia, per affermare uno stile che caratterizzi poi inequivocabilmente il prodotto.
18 ex aequo
Greco di Tufo 2021 – Nardone Nardone 96,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
La magia del vino raggiunge il suo apice quando i campioni degustati rispecchiano in toto l’unicità delle annate di provenienza. Il calore del 2021 ha il suo ruolo evidente in questa espressione di Greco di Tufo, e si traduce in note di frutta più mature del solito. Sostanza e materia vengono però in parte mitigate nel finale dalla sapidità tipica e da nuance officinali.
L’azienda: Nardone Nardone
Via dell’Industria
Frazione Dentecane – Pietradefusi (AV)
Tel. +39 0825965378
Cell.+39 3803561598
email: info@nardonenardone.it
L’azienda Nardone Nardone nasce nel 2006 a Pietradefusi in Irpinia, nell’areale del Taurasi. “Mimmo”, cresciuto in vigna, porta avanti il lavoro impostato dal nonno Domenico e dal padre Vincenzo vinificando uve da aree di proprietà già da tre generazioni e puntando a verace qualità artigianale. I vigneti sono posizionati negli areali di produzione delle tre DOCG: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi (il rosso in località Campoceraso). Vendemmia e lavori in vigna sono eseguiti manualmente, mentre vinificazione e affinamento sono svolti a Dentecane, nella cantina corredata di showroom e sala degustazioni.
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Greco di Tufo Loggia della Serra 2021 – Terredora 97/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Nasce dall’omonimo vigneto, nel quale la combinazione tra l’ambiente di alta collina (circa 600 metri) e la generosità dei suoli argilloso-calcarei conferisce al vino grande complessità strutturale e aromatica, aperta da intense note floreali e di frutta (albicocca quasi candita, mela, agrume) per virare poi verso una grande mineralità che si mixa a dovere alla grande freschezza in un lunghissimo finale. Un vino equilibrato nella struttura, e a cui la larga spalla acida, tipica dei prodotti di quest’azienda, consentirà una positiva evoluzione nel tempo.
L’Azienda: Terredora
Contrada Serra – 83030 Serra (AV)
Tel. 0825968215
Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.
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Greco di Tufo Daltavilla 2021 – Villa Matilde Avallone 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Altavilla Irpina, Tufo e Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 13 euro.
Parte timido nel calice per poi allargarsi in ampiezza, su sensazioni vegetali ed eteree, in contrapposizione a un frutto agrumato, denso, che sa di tamarindo e bergamotto. Continua dimostrando dinamismo e verticalità, senza mai essere banale e scontato. Denuncia un po’ il caldo dell’annata nella minor lunghezza del finale, ma resta comunque vino di estrema piacevolezza.
L’azienda: Villa Matilde Avallone
S.S. Domitiana, 18
81030 Cellole (CE)
Tel. +39 0823932088
La storia di Villa Matilde Avallone comincia negli anni Sessanta con Francesco Paolo, avvocato e appassionato cultore di vini antichi che, incuriosito dai racconti di Plinio e dai versi di Virgilio, Marziale ed Orazio sul Falernum, decide di riportare in vita il leggendario vino scomparso al principio del secolo scorso. Coadiuvato da un gruppo di amici, tra cui alcuni docenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, individua, dopo anni di studio, le viti progenitrici della varietà: pochi ceppi sopravvissuti miracolosamente alla devastazione della fillossera. Ripiantati nel territorio del Massico dove un tempo erano prosperati, fanno da starter per l’azienda attuale, guidata oggi dai figli di Francesco: Maria Ida e Salvatore, che hanno raccolto il progetto del padre, e ora guardando ancora oltre, spingendosi dall’Ager Falernus sino alla provincia di Avellino con nuove vigne, vini e progetti, e inaugurando nel 2004 le Tenute di Pietrafusa, nel distretto delle Docg irpine, con relativa produzione.
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Greco di Tufo Riserva Rafilú 2019 – Bambinuto 97,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 29 euro.
Giallo paglierino con riflessi dorati, regala note di salvia e timo piacevoli e rinfrescanti ad equilibrare la maturità del frutto (mela golden). Acidità spiccata e sapidità donano slancio al vino che, sostando ben 36 mesi sulle fecce fini, guadagna note dolci di frutta, matura come detto, ma mai stucchevoli. Finale lungo su note minerali.
L’azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
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Greco di Tufo 2020 – Bambinuto 97,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 20 euro.
Bambinuto è il nome dell’azienda, è però anche un termine del dialetto locale: e significa benvenuto, che è poi la modalità dell’accoglienza che questa cantina da sempre riserva ai suoi visitatori. Il Greco di Tufo è la specialità della casa, e questo in particolare è il prodotto d’ingresso della gamma aziendale. Dieci mesi sulle fecce e poi nove di affinamento in bottiglia hanno come risultato un vino delicatamente ammandorlato, floreale e fruttato (frutta a polpa bianca) con bevibilità scorrevole, garantita da freschezza e salinità e ottima corrispondenza aromatica.
L’Azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
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Greco di Tufo Riserva Vigna Laure 2020 – Di Marzo 98/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.
È una produzione limitata, derivata dal solo vigneto Laure, nella frazione di San Paolo di Tufo. Ottenuto da una selezione di mosto fiore, vinificato in acciaio, resta nove mesi sulle fecce e un anno in bottiglia. Ha profumi intensi e variegati di pietra focaia, pesca gialla sciroppata, limone e macchia mediterranea. Energico e fresco, seducente, con ritorni agrumati e minerali, è vino equilibrato e di lunghissima persistenza. Da Standing Ovation.
L’azienda:Di Marzo
Strada Statale 371
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 0825 998022
email: info@cantinedimarzo.it
La storia della cantina inizia nel 1647 quando Scipione Di Marzo (antenato degli attuali proprietari) per sfuggire alla peste che imperversava nel Nolano si stabilisce sulle più salubri colline Irpine, in quel di Tufo, portandosi dietro alcune barbatelle di Greco di Somma. Uno di quei casi i in cui non tutto il male viene per nuocere, visto che il Greco, proprio a Tufo, ha trovato il suo habitat ideale, rendendo la zona areale vitivinicolo tra i più famosi in Italia. I discendenti di Scipione hanno fatto tesoro di questa fortuna, dedicandosi alla confezione di grandi Greco ottenuti dai 20 ettari di vigneti posti nelle zone migliori dell’area: Laure, Ortale e Serrone.
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Greco di Tufo Cardenio 2018 – Amarano 98,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Complessità, eleganza, freschezza e mineralità sono al centro di questo assaggio. Sentori di fiori e frutti gialli si accompagnano a note salmastre. Il sorso è pieno ricco, avvolgente e chiude con un lunghissimo finale prensile e “roccioso”, che gli vale la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Amarano
C.da Torre, 32 83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 / 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
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Greco di Tufo Pietra Rosa 2020 – Di Prisco 98,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Nasce da una vigna in alta quota (600 metri) dai terreni argillosi nei pressi di Montefusco, zona vocatissima per la coltivazione del Greco. Vinificato e affinato brevemente in acciaio, ha deciso carattere minerale e speziato (anice, zafferano, pepe bianco), con note di frutta gialla, agrumi ed erbe mediterranee. Salino e corposo, mostra un’acidità graffiante e un’energia ancora da domare. Bel finale avvolgente con sensazioni di frutta secca e pietra bagnata. Un Greco da manuale, “virile” e già in ottima forma; ma l’impressione è che possa crescere ancora molto. Nel frattempo è già da Standing Ovation.
L’azienda: Di Prisco
Contrada Rotole 27
83040 Fontanarosa (AV)
Tel. 0825 475738
email: info@cantinadiprisco.it
Pasqualino Di Prisco fonda l’azienda nel 1994 rilevando i terreni di famiglia. Dai due iniziali oggi la cantina può contare su una dozzina di ettari vitati in diverse zone vocate dell’entroterra irpino, e tutti situati in alta collina, sopra i 500 metri. La produzione totale è suddivisa in dieci referenze (Greco, Fiano, Coda di Volpe e i rossi da Aglianico) e si aggira intorno alle centomila bottiglie annue. Nel corso degli anni Pasqualino è stato affiancato dai figli Giuseppe, Carmen e Michele. Suggestiva la cantina “fatta a mano”, coi mattoni ricavati dalla pietra locale (breccia irpina).
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Greco di Tufo 2020 – Vigne Guadagno 98,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Un campione di rara finezza che confonde ed ammalia al tempo stesso, giocando su equilibri di mineralità e frutta a polpa bianca, con finale di macchia mediterranea. Una composizone stimolante, da Standing Ovation, che rende impazienti di assaggiare un nuovo sorso: da unire magari in matrimonio ai piatti della tradizione, dai classici primi di zona a preparazioni con molluschi.
L’azienda: Vigne Guadagno
Via Amerigo Vespucci, SNC
83030 Taurasi (AV)
Tel. 0825 16 86 379
email info@vigneguadagno.it
Guidano l’azienda i fratelli Giuseppe e Pasquale Guadagno, imprenditori in altri settori, trovatisi in possesso di un vigneto di Fiano a Montefredane, nel cuore dell’areale di produzione della denominazione. Da qui il percorso, partito da una proprietà di tre ettari e caratterizzato dalla volontà di produrre vini unici attraverso una viticoltura attenta e un’enologia misurata il più possibile sul territorio di riferimento. Nel 2010 l’acquisto di vigna a Montefredane, e il varo della prima etichetta. Da questo momento in poi la passione per il vino prende il sopravvento su ogni calcolo iniziale, e si traduce in una produzione allargata anche ad altri vini irpini, tutti da varietà autoctone, con vigneti in conduzione per il Greco di Tufo a Santa Paolina e a Montemarano invece per la produzione del Taurasi.
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Sentinella 2019 – Petilia 98,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.
Il Greco è stato il primo amore dell’azienda, e ancora oggi è il vino più rappresentativo. Il Sentinella 2019 si esprime con netti richiami agli agrumi e poi a frutta matura, mela cotogna in primis. È minerale, rotondo, pieno e di imponente struttura, come ti aspetti dai Greco importanti. Vino di bocca, insomma: ideale per chi ama sensazioni decise anche nei bianchi. Senza pesantezza alcuna però, e solo tanta, tanta energia che lo farà imprimere a lungo nella memoria di chi lo assaggia. Vale tutta la Standing Ovation.
L’Azienda: Petilia
Contrada Pincera – Altavilla Irpina (AV)
Tel. 0825 998235
email: info@aziendaagricolapetilia.it
Petilia era il nome da un antico accampamento greco, i cui resti sono stati rinvenuti in località Campo Fiorito, proprio dov’è situata la cantina. Petilia è poi la bellissima storia di due fratelli, Roberto e Teresa, che, partendo da un piccolo appezzamento di terra avuto in eredità, hanno dedicato vita e lavoro al vino e alla vigna. Oggi, dopo circa tre decenni di sogni e prove, producono con consapevolezza vini autentici, originali, figli delle principali uve autoctone irpine. Completano l’offerta un agriturismo e un B&B, in cui ospiti amici della terra possono, sostando, condividere frutti e atmosfere della loro avventura.
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Greco di Tufo Terra d’Uva 2021 – Benito Ferrara 98,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo – Petruro) prezzo a scaffale enoteca 19 euro.
Insolito nel carattere decisamente officinale e balsamico, spinge poi su sensazioni caloriche e dinamiche, con toni erbacei di fiori di campo e mela verde misti a fragranze di anice e liquirizia in stecco. Vibrante, genuino, pieno di eleganza e impeto, è l’ennesima dimostrazione della versatilità del varietale e del suo territorio d’elezione. Meritata la Standing Ovation.
L’azienda: Benito Ferrara
Frazione San Paolo, 14/A
83010 – TUFO (AV)
Tel.: 0825.998194
emal: info@benitoferrara.it
Da cinque secoli la famiglia Ferrara abita le terre di Tufo, nel cuore della Campania. E da sempre la terra è stata da loro “ascoltata”, capita e messa a frutto. Gabriella Ferrara gestisce l’azienda insieme al marito Sergio. E dai 2,5 ettari iniziali si è passati oggi a 25 ettari. Tutte le superfici vitate per la produzione di Greco ricadono nel comune di Tufo (nella frazione San Paolo) e per la produzione dell’Aglianico nel Comune di Montemiletto.
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Greco di Tufo Oltre 2020 – Agricola Bellaria 98,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Prata di Principato Ultra e Montefusco) prezzo a scaffale enoteca 20 euro.
Un Greco che, a sorpresa, pare aver già deposto asprezze e rigori giovanili e già in condizioni di grazia e nitore espressivi, ampio, sapido, solare, gustoso. Nespola, mela cotogna, pera coscia, ginestra, cera d’api e cenni idrocarburici disegnano un insieme aromatico intenso e corale. Presenza, slancio e progressione appagante, rinfrescata da viva e dissetante acidità di frutta fresca (pesca, cedro) e adorna di note speziate dolci ed erbacee preludono al lungo finale con frutta in filigrana, cenni d’eucalipto e, su tutto, una pregevole asciuttezza “sassosa” che guadagna la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Agricola Bellaria
Via Fontana/Cerasuolo
83016 -Roccabascerana (AV)
Tel. +0825 973467 – 347 3064161
email: info@agricolabellaria.it
La Famiglia Maffei vive da sempre nel centro storico di Roccabascerana, borgo di collina pochi chilometri a nord di Avellino. Un maestoso tiglio centenario, al centro del paese, caratterizza e impreziosisce l’immagine della cantina, che lavora su terreni di proprietà tramandati da generazioni. I vini, esportati in tutto il mondo, sono prodotti seguendo uno stile che unisce rispetto della tradizione e uso ragionato della tecnologia.
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Greco di Tufo Riserva Torrefavale 2020 – Cantine dell’Angelo 98,9/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Ottimo esempio delle potenzialità del territorio di Tufo. Greco in purezza, ottenuto dall’omonimo vigneto, con piante di 50 anni ubicate sopra antiche miniere di zolfo che danno alle uve, raccolte solo a mano, caratteristiche note minerali. La vinificazione in solo acciaio ne preserva il bouquet tessuto di frutta esotica, erbe di campo e pietra focaia. Evidente la buona freschezza che, unitamente alla sapidità ed alla solida corposità, ne fanno un vino di grande equilibrio e spessore. Vale la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Cantine dell’Angelo
Via Santa Lucia 32
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 338 4512965
email: info@cantinedellangelo.com
Per tre generazioni questa azienda, appartenente alla famiglia Muto, si è dedicata ad attività agricole a Tufo. Nel 2006 Angelo la eredita dal padre e, conscio delle potenzialità dei suoi terreni, decide di destinare alla viticoltura l’intera proprietà: 5 ettari di vigna di solo Greco collocati proprio sopra delle antiche miniere di zolfo, dove nell’800 arrivarono a lavorare anche 900 persone. La zona si chiama Campanaro. L’agricoltura di Angelo, coadiuvato dall’enologo Luigi Sarno, è a basso impatto ambientale e molto attenta alla salubrità del suolo (già di per sé ricchissimo di zolfo): ne risultano vini di grande carattere che rispecchiano le tipicità del Greco di Tufo.
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Greco di Tufo 2021 – Di Marzo 99/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 13 euro.
Quando incontri un vino d’ingresso come questo capisci che il livello della cantina è realmente elevato. E Di Marzo ha fatto del Greco di Tufo una propria autorevole specialità. Anche questa versione denota, già a vista, gli esiti della lunga macerazione sulle fecce fini, ed è corredata dalle decise note di mineralità tipiche dei vini della casa. Come per il “fratello maggiore” Vigna Ortale, ottime note di frutto giallo maturo, fiori di campo e miele di acacia preludono a un impatto largo, elegante, sapido, iodato e chiuso in un lungo finale in cui tornano le sensazioni minerali. Da Standing Ovation.
L’azienda: Di Marzo
Strada Statale 371
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 0825 998022
email: info@cantinedimarzo.it
La storia della cantina inizia nel 1647 quando Scipione Di Marzo (antenato degli attuali proprietari) per sfuggire alla peste che imperversava nel Nolano si stabilisce sulle più salubri colline Irpine, in quel di Tufo, portandosi dietro alcune barbatelle di Greco di Somma. Uno di quei casi i in cui non tutto il male viene per nuocere, visto che il Greco, proprio a Tufo, ha trovato il suo habitat ideale, rendendo la zona areale vitivinicolo tra i più famosi in Italia. I discendenti di Scipione hanno fatto tesoro di questa fortuna, dedicandosi alla confezione di grandi Greco ottenuti dai 20 ettari di vigneti posti nelle zone migliori dell’area: Laure, Ortale e Serrone.
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Greco di Tufo Riserva Vigna Ortale 2020 – Di Marzo 99,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Tufo) prezzo a scaffale enoteca 21 euro.
Deriva dalle uve migliori dell’omonimo “cru”, prodotto in sole 5 mila bottiglie all’anno. E il risultato è straordinario. Dorato, opulento, seducente, ha anche prorompente mineralità (pietra focaia e note sulfuree) a cui seguono frutto giallo maturo, elegante nota floreale e sentori di miele di acacia. Avvolgente, ampio, armonioso nell’equilibrio tra morbidezza e freschezza, con un ritorno dei sentori minerali in un finale che sembra non finire mai, merita per intero la Standing Ovation.
L’Azienda: Di Marzo
Strada Statale 371
83010 Tufo (Av)
Tel. +39 0825 998022
email: info@cantinedimarzo.it
La storia della cantina inizia nel 1647 quando Scipione Di Marzo (antenato degli attuali proprietari) per sfuggire alla peste che imperversava nel Nolano si stabilisce sulle più salubri colline Irpine, in quel di Tufo, portandosi dietro alcune barbatelle di Greco di Somma. Uno di quei casi i in cui non tutto il male viene per nuocere, visto che il Greco, proprio a Tufo, ha trovato il suo habitat ideale, rendendo la zona areale vitivinicolo tra i più famosi in Italia. I discendenti di Scipione hanno fatto tesoro di questa fortuna, dedicandosi alla confezione di grandi Greco ottenuti dai 20 ettari di vigneti posti nelle zone migliori dell’area: Laure, Ortale e Serrone.
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Picoli Respinto 2020 – Bambinuto 99,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina, località Picoli) prezzo a scaffale enoteca 26 euro.
Picoli è il nome della vigna situata nell’omonima frazione a 600 metri di quota. A differenza del “fratello maggiore”, la Riserva 2019, il Greco di Tufo “Picoli Respinto” 2020 non ha ottenuto l’idoneità alla Docg ed esce quindi in commercio come Igt e con la ammiccante dicitura “Respinto” in etichetta. Ma all’assaggio è risultato un grande vino, meritevole della nostra Standing Ovation, grazie a un bouquet di erbe aromatiche, frutta gialla (agrumi, melone) e sfumature di miele, corpo e acidità importanti e ben bilanciati, e un finale salino, ammandorlato e amaricante.
L’azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
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Greco di Tufo Cutizzi 2021 – Feudi di San Gregorio 99,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina) prezzo a scaffale enoteca 17 euro.
Dalle migliori uve del vigneto di Santa Paolina, 550 metri di quota in una delle aree più vocate per il Greco. L’annata particolarmente benevola ha poi favorito eleganza e grande spessore del vino, che apre i giochi su debordanti note di frutta gialla (mela golden e pera), susina verde, e poi gradevoli sensazioni di fiori di acacia, mentuccia e pietra focaia. L’armonia tra freschezza e struttura è conquistante, e introduce a un lunghissimo finale in cui si ripropongono le note minerali tipiche del territorio irpino. Merita la Standing Ovation.
L’Azienda: Feudi di San Gregorio
Località Cerza Grossa
83050 Sorbo Serpico (AV)
Tel. +39 0825 986683
email: info@feudi.it
Gigante da trecento ettari vitati e circa quattro milioni di bottiglie annue, con un numero enorme di referenze Feudi di San Gregorio copre tutta la gamma classica delle tipologie irpine, campane (Lacryma Christi) e non solo (vedi il celebre e controverso Merlot Patrimo e gli spumanti metodo classico). Grazie a investimenti finanziari senza precedenti, l’azienda ha incarnato dal 1986 la voglia di vera rinascita del vino irpino, regalando fama nazionale e internazionale a Fiano, Greco e Taurasi fino ad allora rimasti in un cono d’ombra che rischiava di divenire irreversibile.
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Greco di Tufo Riserva Picoli 2019 – Bambinuto 99,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Santa Paolina, località Picoli) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Il Greco di Tufo D.O.C.G. Riserva “Picoli” è frutto della vigna situata nella frazione omonima, a 600 metri di altezza, esposizione nord est. È il vino di punta del’azienda e ne racconta e giustifica a dovere la predilezione per la produzione di Greco di Tufo. Avvolgente nei sentori floreali (zagara) e fruttati (agrumi, pera, pesca, albicocca), ha anche accentuata vena minerale e nuance sulfuree. Coerente il ritorno di aromi di frutta bianca matura, notevole la tessitura che lo rende robusto, teso, fresco e sapido. Gran vino, energico e identitario, merita la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Bambinuto
Via Cerro 21, Santa Paolina (AV)
Tel. +39 0825 964634
email: info@cantinabambinuto.com
La cantina Bambinuto ha una dimensione familiare. Fondata da papà Raffaele Aufiero nel 2004 è oggi guidata dalla figlia Marilena, coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio e dal professor Vincenzo Moschetti per le pratiche agronomiche. La produzione è sempre stata incentrata sul Greco di Tufo, i cui vigneti, collocati tra i 450 e i 600 metri, abitano l’areale di Santa Paolina – uno degli otto comuni della DOCG Greco di Tufo – in località Picoli. I terreni sono argillosi, misto-calcarei e ciottolosi. Oggi l’azienda può contare anche su terreni di più recente acquisto, nel comune di Montaperto (Contrada Toppole), dove vengono prodotti Falanghina e Aglianico.
La Classifica dei migliori Rosati
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Irpinia Rosato 2021 – Salvatore Molettieri 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 14 euro.
Colore rosa cerasuolo, con note fruttate intense, di ciliegia, frutti rossi e note floreali, speziate e balsamiche. Fresco e sapido con eleganti richiami di frutta rossa. Di ottima bevibilità e scorrevolezza senza rinunciare a materia e complessità.
L’azienda: Salvatore Molettieri
Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15
83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63722
email: info@salvatoremolettieri.com
Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.
La Classifica dei migliori Irpinia Aglianico, Campi Taurasini, Campania Aglianico
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Irpinia Campi Taurasini Salae Domini 2021 – Antonio Caggiano 93,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Taurasi) prezzo a scaffale enoteca 23 euro.
Frutto imponente, succoso e denso, tra ciliegie mature e more selvatiche. Poi essenze di chiodi di garofano, noce moscata e viola macerata con la parte floreale a vincere alla fine sulle altre e ribadire che anche in qualsiasi annata si possono ricavare esiti delicati lavorando uve perfettamente sane e dalla corretta maturità.
L’azienda: Antonio Caggiano
Contrada Sala, 4
83030 Taurasi (Av) Italy
Tel: +39 0827 74723
email: info@cantinecaggiano.it
È una delle cantine più belle e fascinose della Campania: si passeggia tra decine di migliaia di bottiglie messe a riposo in nicchie ricavate tra le pareti di pietra. E poi, ovunque, barrique ove affinano i grandi vini di Taurasi: il Macchia dei Goti, il Salae Domini e il Taurì. Il fondatore, Antonio Caggiano è stato per anni appassionato fotografo giramondo, dal freddo dell’Artide al deserto africano, dagli Usa al Sud America. Ma per riapprodare alla vecchia vigna di famiglia (Salae Domini) e ai lavori per le cantine, iniziati nel 1990. Il desiderio che fa da molla è quello di dar voce alla storia e alle tradizioni della amatissima Taurasi. E oggi la stessa cantina è una sorta di museo della cultura vitivinicola. Alla guida c’è adesso Giuseppe (per tutti Pino), figlio di Antonio, sempre affiancato dal padre, a garantire la continuità della accurata interpretazione enologica.
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Irpinia Aglianico Vigna San Marco 2018 – Scillicampana 94/100 (territorio/zona dei vigneti: San Marco, Montefalcione) prezzo a scaffale enoteca 25 euro.
Da un vigneto (Vigna San Marco) a un’altezza attorno ai 500 metri, con esposizione a Sud, su suolo argilloso misto di arenaria su scheletro calcareo ricoperto da ceneri vulcaniche. Rosso rubino scuro, integro, il vino ha sentori intensamente fruttati e leggere note speziate e “dolci”. Ma poi alla prova del gusto è secco, piacevolmente tannico e di grande struttura.
L’Azienda: Scillicampana
Via Cataldi, 9
83030 – Montefalcione (AV)
Tel. +39 3338778494
email: info@scillicampana.com
I vini Scillicampana nascono da uve selezionate da specifici vigneti dell’azienda. Ogni vino è riconducibile ad un preciso vigneto ed è prodotto nel rispetto dell’andamento climatico dell’annata, con limitati interventi in cantina e con un uso moderato della solforosa. Le bottiglie sono numerate, le tirature limitate. Alla fine degli anni ’90 la famiglia Baldassarre acquista un terreno lungo il pendìo della collina di San Marco, in Via Appia Antica. Sorta di vecchia mulattiera che, percorrendo i confini meridionali di Montefalcione, interseca il comune di Lapìo: è il territorio che coincide con l’antica Apia, da dove storicamente si sarebbe estesa la coltivazione del Fiano alla attuale zona di produzione prevista dal disciplinare.
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Irpinia Aglianico Il Principio 2015 – Terredora 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemiletto) prezzo a scaffale enoteca 17 euro.
Nei profumi predominano l’amarena, la mora selvatica e la prugna, insieme a note di chiodi di garofano e pepe nero e leggeri cenni balsamici. Morbido, di buona struttura, ma sostenuto da una piacevole freschezza che ne intensifica la buona persistenza.
L’azienda: Terredora
Contrada Serra – 83030 Serra (AV)
Tel. 0825968215
Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.
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Irpinia Campi Taurasini 2019 – Di Prisco 95,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Fontanarosa) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
Derivato da vigne esposte a sud-est, quota tra i 400 e i 500 metri, il vino fa fermentazione in acciaio e affinamento in parte in barrique esauste e botti grandi, perché, spiega Pasquale, il titolare, l’Aglianico è vitigno che “non c’azzecca” col legno nuovo. Profumi intensi di frutta scura, cioccolato amaro, ruggine e polvere da sparo fanno da preludio a tannini ancora irruenti e un impatto avvolgente, di grande complessità e persistenza. Siamo alle solite: il Campi Taurasini di casa Di Prisco è un Aglianico di grande potenzialità (un piccolo Taurasi) che dispiegherà tutte le proprie potenzialità solo dopo alcuni anni di affinamento in bottiglia.
L’Azienda: Di Prisco
Contrada Rotole 27
83040 Fontanarosa (AV)
Tel.: +39 0825 475738
email: info@cantinediprisco.it
Pasqualino Di Prisco fonda l’azienda nel 1994 rilevando i terreni di famiglia. Dai due iniziali oggi la cantina può contare su una dozzina di ettari vitati in diverse zone vocate dell’entroterra irpino, e tutti situati in alta collina, sopra i 500 metri. La produzione totale è suddivisa in dieci referenze (Greco, Fiano, Coda di Volpe e i rossi da Aglianico) e si aggira intorno alle centomila bottiglie annue. Nel corso degli anni Pasqualino è stato affiancato dai figli Giuseppe, Carmen e Michele. Suggestiva la cantina “fatta a mano”, coi mattoni ricavati dalla pietra locale (breccia irpina).
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Irpinia Aglianico Ventisali 2016 – Cantine Buonanno 95,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 20 euro.
Dopo fermentazione in acciaio a temperatura controllata il vino passa in barrique di rovere francese dove svolge la malolattica. L’affinamento continua poi parte in acciaio (85%) e parte in barrique (15%). Profumi fruttati, con frutti di bosco e ciliegia in evidenza, cui si accompagnano note speziate, fanno da preludio a tannini vibranti ma di ottima qualità e a un finale di beva molto persistente e centrato sulle note fruttate.
L’azienda: Cantine Buonanno
Contrada Ilici
83030 – Venticano (AV)
Tel: 08251686193
email: info@cantinebuonanno.it
Le Cantine nascono – da un’idea di Francesco Buonanno – nel cuore dell’Irpinia, a Venticano, valle del Calore, al confine tra le province di Avellino e Benevento. Oggi anche figli e nipoti del fondatore e avviatore sono impegnati in azienda.
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Irpinia Aglianico Cretazzo 2017 – Crypta Castagnara 96/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 12 euro.
L’evoluzione lo trova raffinato e integro, mimeticamente avanti nell’approccio al naso ma solo per gioco (e un poco di riduzione): solo un breve respiro in più ed ecco che il fungo e il pomodoro secchi rinvengono, si affinano le dolcezze di marasca e prugna, svettano cortecce, fiori secchi ed erbe amare. Il sorso è dirimente: tannini morbidi e saporiti, una vena acida-sapida che prende subito il palato e regola lo sviluppo in distensione, senza strappi, né vuoti. Tanta frutta rossa matura e un finale con china, legno di rosa e bergamotto.
L’azienda: Crypta Castagnara
Via Taverna del Monaco 4
83010 – Grottolella (AV)
Tel. +39 0825 671360
email: info@cryptacastagnara.it
L’Azienda Agricola di Sergio Spiniello è specializzata nella produzione di vini indigeni (Taurasi, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Falanghina) che commercializza col marchio Crypta Castagnara Cantine. Le proprietà si estendono nel territorio del Greco di Tufo da un lato e in quello del Fiano di Avellino dall’altro. I 15 ettari aziendali, a circa 600 metri di quota, sono ubicati nei comuni di Grottolella e Altavilla Irpina (in provincia di Avellino). Qui si coltiva anche “L’Aglianichiello di Grottolella”, varietà del vitigno Aglianico, dal grappolo spargolo e dall’acino piccolo e sferico.
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Irpinia Campi Taurasini 2017 – De’ Gaeta (Kumor) 96,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelvetere sul Calore) prezzo a scaffale enoteca 20 euro. (nella foto della bottiglia è indicata la 2013 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2017).
Da una vigna a Castelvetere sul Calore a 500 metri di altezza e quindici anni di età, su argille, sabbia e calcare. Lunga macerazione, poi venti mesi in acciaio sono il percorso del vino, che ha note di fiori e frutti rossi e di bosco, macchia e spezie orientali. Croccante e polposo, un filo di alcol in evidenza, ma buona materia, gustoso, sfaccettato, lungo e complesso, conquista in modo particolare con il bell’allungo finale che supera agilmente i limiti dell’annata torrida.
L’Azienda: De’ Gaeta (Kumor)
Via Toppolocozzetto, 1
83040 Castelverde Sul Calore (AV)
Tel. 335 5814696
email: info@degaeta.com
I fratelli De’ Gaeta operano dal 2009 nel vocato comune di Castelvetere sul Calore e si sono affidati all’enologo Vincenzo Mercurio, una certezza nel mondo dei vini campani. Pochi ettari vitati, cinque, ma votati alla massima qualità. Da sempre si pratica qui la viticoltura biologica e l’azienda è ora in procinto di ottenere la certificazione. In vigna non si utilizza alcun prodotto chimico di sintesi oltre allo zolfo e rame.
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Irpinia Aglianico Ischa Piana 2019 – Salvatore Molettieri 96,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 16 euro.
Ampio ed elegante all’olfatto con amarena, prugna e mora mature in grande definizione e sensazioni di muschio, rabarbaro, liquirizia e fondi di caffè. Grande presenza e tensione al palato con tannini infusi e penetranti, non alleganti, caloroso e pastoso nello sviluppo in cui riecheggiano frutta matura e liquirizia in bella campitura di spezie dolci e cenni fumé e terrosi.
L’azienda: Salvatore Molettieri
Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15
83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63722
email: info@salvatoremolettieri.com
Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.
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Irpinia Aglianico La Corte dei Ciccarella 2017 – D’Antiche Terre 96,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 14 euro.
Si parte dal tannino, imponente, ma si viaggia poi col gusto molto avanti. Con la piacevolezza di sentire quelle note, che si erano annunciate quasi aspre, divenire rapidamente avvolgenti e confortevoli. Riverberi di amarene con vene rugginose completano un quadro di bellezza mediterranea.
L’Azienda: D’Antiche Terre
Via Variante Est 74
83030 Manocalzati (AV)
Tel. +39 0825 675689
email: info@danticheterre.it
Azienda familiare, nata nel 1989 conferendo uve ad aziende più importanti. Nel 1993, consapevole della qualità dei propri vigneti (50 ettari distribuiti nelle migliori aree vitivinicole dell’Irpina), ha iniziato a vinificare e imbottigliare in proprio. A guidarla c’è Gaetano Ciccarella che – con il contributo di sua moglie Cinzia Alvino e di papà Vito – ha saputo dare nerbo imprenditoriale al percorso, senza dimenticarne però le radici contadine. La produzione complessiva supera le 500.000 bottiglie essenzialmente suddivise tra Coda di Volpe, Falanghina, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi; ma non mancano anche vini Igt e un paio di spumanti.
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Irpinia Campi Taurasini Santo Stefano 2017 – Tenuta Cavalier Pepe 96,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Luogosano, Sant’Angelo all’Esca e Taurasi) prezzo a scaffale enoteca 19 euro.
Da uve 100% Aglianico. Vigneti di proprietà situati nella zona collinare dei comuni di Luogosano, Sant’Angelo all’Esca e Taurasi, a 350 metri di quota, su terreno argilloso-calcareo mediamente profondo con evidenti affioramenti vulcanici. Note di frutti di bosco e amarene, buona speziatura (liquirizia e sensazioni balsamiche), poi vivace acidità che si bilancia con tannini fini ed eleganti. Finale persistente, anch’esso su note balsamiche.
L’azienda: Tenuta Cavalier Pepe
Via Francesco de Sanctis
83040 Sant’Angelo All’esca (AV)
Tel. 0827 73766
email: info@tenutacavalierpepe.it
Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, laureata in gestione aziendale ed enologia, torna nel 2005 in Irpinia con l’idea di dare una svolta alla gestione dei vigneti di famiglia. Vent’anni dopo, Milena è una stimata donna del vino, a capo di una delle più rinomate aziende vinicole della zona e della Campania. Volontà, passione e idee chiare sono le fondamenta di un progetto che punta molto sia sulla territorialità dei vini, frutto di lavoro paziente e rispettoso in vigna, sia su un’attenzione non comune ai dettagli dell’accoglienza.
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Irpinia Campi Taurasini Jumara 2020 – I Capitani 96,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 13 euro.
Jumara è l’Aglianico “di mezzo” de I Capitani: quello che, nelle intenzioni aziendali, dovrebbe essere l’anello di congiunzione tra un rosso più giovane e spensierato, e una grande Riserva da lungo invecchiamento. Questa sua “trasversalità” è forse la dote migliore che abbiamo trovato nel calice, dove i profumi, intensi, sono un giusto mix di frutto e spezia; all’assaggio è sapido, ma non impegnativo, di buona tensione acida, ma con una componente fruttata che lo rende equilibrato e piacevole. Insomma, un bell’Aglianico, buono ora e in prospettiva.
L’azienda: I Capitani
Via Bosco Faiano, 15
83030 – Torre le Nocelle (Avellino) – Italia
Tel. +39 0825969182 – Fax +39 0825682542
I Capitani si riferisce al soprannome che deriva per estensione da quello dato a Florindo Cefalo, uno dei fondatori dell’attività agricola agli inizi del ‘900. Sebbene i suoi lineamenti decisi e la sua corporatura robusta avrebbero potuto ispirare molti, non fu un dettaglio fisico a suggerirlo ma il suo carattere. Il fisico era il contenitore ideale per la sua indole naturale, rafforzatasi con il duro lavoro nei cantieri edili di New York, prima del ritorno in Italia. E così, in breve tempo, per estensione tutti i numerosi membri della famiglia, riuniti sotto lo stesso grande tetto a Contrada Bosco Faiano (Torre le Nocelle), divennero i Capitani.
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Irpinia Aglianico 2017 – Contrada 96,9/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 14 euro.
Proveniente dai vigneti aziendali siti a Candida, nell’alta Irpinia (tra Montefredane e Sorbo Serpico) ha profumi caldi e fruttati di ciliegia, prugna e mora, con nuance di vaniglia e caffè. Il tannino è fine e levigato, il sorso di buona struttura, per una beva agile e gradevole.
L’Azienda: Contrada
Via contrada taverna, 31 – 83040 Candida (AV)
Tel. Gerardo Contrada: +39 3493744964
Tel. Carmen Manfra: +39 3467531930
email: vinicontrada@gmail.com
Viticoltori dagli inizi del ‘900, dopo due generazioni, nel 2003, fondano l’azienda e varano le prime etichette. Michele e Gerardo sono fratelli, compagni di lavoro, soci e complici: Michele è l’anima più contadina, profondo conoscitore della terra e dei suoi ritmi e si occupa esclusivamente delle vigne; e Gerardo si interessa del commerciale e del marketing, sempre pronto a sperimentare e innovare. Con la collaborazione di Rita e Carmen e la preziosa consulenza dell’enologo Carmine Valentino nascono qui vini di eccellente qualità. C’è anche Mattia, figlio di Gerardo e Carmen e nipote di Michele, che partecipa energicamente all’attività e getta le basi per il futuro.
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Irpinia Aglianico Guaglione 2021 – I Capitani 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 13 euro.
Eccellente prodotto, precisa espressione del territorio e del suo varietale principe. L’Aglianico è così, non ammette compromessi, ma se trova il suo equilibrio tocca vette di assoluta bellezza. Qui, un approccio invogliante di petali di rosa e gelatina di lampone, fa da preludio (e contrasto) al carattere robusto, persino ruvido, e alle acidità elevate e i richiami salini. Gradevole la componente terziaria di tabacco e caffè. Buona la lunghezza.
L’azienda: I Capitani
Via Bosco Faiano, 15
83030 – Torre le Nocelle (Avellino) – Italia
Tel. +39 0825969182 – Fax +39 0825682542
I Capitani si riferisce al soprannome che deriva per estensione da quello dato a Florindo Cefalo, uno dei fondatori dell’attività agricola agli inizi del ‘900. Sebbene i suoi lineamenti decisi e la sua corporatura robusta avrebbero potuto ispirare molti, non fu un dettaglio fisico a suggerirlo ma il suo carattere. Il fisico era il contenitore ideale per la sua indole naturale, rafforzatasi con il duro lavoro nei cantieri edili di New York, prima del ritorno in Italia. E così, in breve tempo, per estensione tutti i numerosi membri della famiglia, riuniti sotto lo stesso grande tetto a Contrada Bosco Faiano (Torre le Nocelle), divennero i Capitani.
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Irpinia Aglianico Vigna Palatelle 2018 – Nardone Nardone 97,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Torre le Nocelle) prezzo a scaffale enoteca 15 euro.
La Vigna Palatelle si trova a Campoceraso, nel Comune di Torre Le Nocelle, su terreni argillosi e calcarei esposti a sud, a 270 metri di quota. Dopo un passaggio in botte grande il vino affina a lungo in vetro. Ha note intense di frutta scura (prugna, amarena, more), caffè, sottobosco, e una lieve affumicatura sullo sfondo. Ricco e schietto, ha tannini grintosi (ancora in via di integrazione), sostanza e acidità in equilibrio, e sciorina cenni di spezie e cacao nel lungo finale. Merita di essere serbato ancora per qualche anno in cantina.
L’Azienda: Nardone Nardone
Via dell’Industria
Frazione Dentecane – Pietradefusi (AV)
Tel. +39 0825965378
Cell.+39 3803561598
email: info@nardonenardone.it
L’azienda Nardone Nardone nasce nel 2006 a Pietradefusi in Irpinia, nell’areale del Taurasi. “Mimmo”, cresciuto in vigna, porta avanti il lavoro impostato dal nonno Domenico e dal padre Vincenzo vinificando uve da aree di proprietà già da tre generazioni e puntando a verace qualità artigianale. I vigneti sono posizionati negli areali di produzione delle tre DOCG: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi (il rosso in località Campoceraso). Vendemmia e lavori in vigna sono eseguiti manualmente, mentre vinificazione e affinamento sono svolti a Dentecane, nella cantina corredata di showroom e sala degustazioni.
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Irpinia Aglianico Vigna Quattro Confini 2019 – Benito Ferrara 97,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 18 euro.
Equilibrio unito a sostanza. Il piacere di bere riassunto in un sorso di Aglianico all’ennesima potenza, di quelli che lasciano il segno. La frutta matura (visciole) si unisce ai richiami balsamici mentolati che spingono verso le sensazioni sanguigne del finale. Tannini setosi ne dimostrano il buon grado di maturazione e donano prospettive di longevità.
L’azienda: Benito Ferrara
Frazione San Paolo, 14/A
83010 – TUFO (AV)
Tel.: 0825.998194
emal: info@benitoferrara.it
Da cinque secoli la famiglia Ferrara abita le terre di Tufo, nel cuore della Campania. E da sempre la terra è stata da loro “ascoltata”, capita e messa a frutto. Gabriella Ferrara gestisce l’azienda insieme al marito Sergio. E dai 2,5 ettari iniziali si è passati oggi a 25 ettari. Tutte le superfici vitate per la produzione di Greco ricadono nel comune di Tufo (nella frazione San Paolo) e per la produzione dell’Aglianico nel Comune di Montemiletto.
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Irpinia Aglianico 2019 – Vigne Guadagno 98,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 13 euro. (nella foto della bottiglia è indicata la 2012 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2019).
Dona sensazioni fruttate con frutti rossi, amarena, ciliegia e prugna in primo piano, ma anche note speziate (pepe nero, chiodi di garofano) e floreali di violetta. Fresco e progressivo, con trama tannica perfettamente integrata nella materia, complesso ed elegante, vale la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Vigne Guadagno
Via Amerigo Vespucci, SNC
83030 Taurasi (AV)
Tel. 0825 16 86 379
email info@vigneguadagno.it
Guidano l’azienda i fratelli Giuseppe e Pasquale Guadagno, imprenditori in altri settori, trovatisi in possesso di un vigneto di Fiano a Montefredane, nel cuore dell’areale di produzione della denominazione. Da qui il percorso, partito da una proprietà di tre ettari e caratterizzato dalla volontà di produrre vini unici attraverso una viticoltura attenta e un’enologia misurata il più possibile sul territorio di riferimento. Nel 2010 l’acquisto di vigna a Montefredane, e il varo della prima etichetta. Da questo momento in poi la passione per il vino prende il sopravvento su ogni calcolo iniziale, e si traduce in una produzione allargata anche ad altri vini irpini, tutti da varietà autoctone, con vigneti in conduzione per il Greco di Tufo a Santa Paolina e a Montemarano invece per la produzione del Taurasi.
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Irpinia Campi Taurasini Candriano 2018 – Colli di Castelfranci 98,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 20 euro.
Succosità fragranti di amarene sotto spirito, condite da speziature morbide tra pepe verde e liquirizia, sono seguite in successione da pot-pourri di viola mammola e note di caffè e cacao. Convincono e ravvivano le freschezze agrumate di arancia sanguinella e salinità finali. Esprime il meglio per la tipologia: l’assoluta piacevolezza di beva, e vale tutta la Standing Ovation.
L’Azienda: Colli di Castelfranci
Contrada Braudiano 83040 Castelfranci (AV)
tel. 0827 72392
email: cantina@collidicastelfranci.com
L’azienda nasce nel 2002 dall’unione delle famiglie Gregorio e Colucci, viticoltori da generazioni, che decidono di vinificare e imbottigliare in proprio. Siamo a Castelfranci, 30 km ad est di Avellino, zona di alta collina e dalle condizioni ambientali uniche, con inverni rigidi e forti escursioni termiche che favoriscono lunghi cicli di maturazione (le vendemmie dell’Aglianico avvengono a ottobre e nelle annate più fredde anche a novembre, dopo la Festa dei Morti, come da antica tradizione). Non a caso qualcuno definisce questi vini “di montagna”. Oltre all’Aglianico l’azienda produce anche Fiano e Greco.
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Irpinia Aglianico 2019 – Cantine Terranera 98,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Irpinia) prezzo a scaffale enoteca 13 euro.
L’azienda ha sede a Grottolella, a nord di Avellino; le vigne invece si trovano a Taurasi, Paternopoli, Montemarano, a quote tra i 400 e i 500 metri. Imbottigliato dopo un anno circa di sosta in botti di rovere e barrique, il Terranera è oggetto poi di un lungo affinamento in vetro. Lo introducono fruttati di ciliegia, amarena, prugna e toni speziati e leggermente erbacei. Morbido e disteso in bocca, ha buon amalgama ed è secco e corposo, di chiara vocazione gastronomica, goloso. Un vino di stile moderno, ma che non rinuncia alla tipicità. Da Standing Ovation.
L’azienda: Cantine Terranera
Via Sandro Pertini
83010 Grottolella AV
Tel. +39.0825.671455
email: info@cantineterranera.it
Le Cantine Terranera si trovano nel cuore dell’Irpinia. La loro produzione complessiva annua è di circa 250.000 bottiglie – distribuite tra Fiano, Greco, Taurasi Docg, Aglianico Doc e Campi Flegrei – e i vigneti sono impiantati in zone collinari dai terreni argillosi e vulcanici. La lavorazione è di stampo tradizionale e le uve coltivate sono quelle che esprimono da sempre le caratteristiche del territorio.
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Irpinia Aglianico Cinque Querce 2019 – Salvatore Molettieri 98,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 20 euro.
Deriva dalle vigne più giovani del cru bandiera aziendale, a Montemarano, circa 500 metri di quota, su terreni argilloso-calcarei. Fa due anni di barrique e botti grandi di rovere, questo “base” della scala di Molettieri che, passando dal Campi Taurasini al Taurasi, arriva alla massima espressione della vigna Cinque Querce, la Riserva. Ma anche qui ci troviamo di fronte a un “caratterino” indomabile, col tipico tannino arcigno specialità della casa, e complessità e materia decisamente fuori scala per la categoria. Naso intenso, frutti rossi (ciliegia), chiodi di garofano, terra, caffè. Poi un impatto caldo, travolgente, e una trama fittissima. Vino da bere, per goderne il massimo, tra almeno tre anni. Ma già da ora è da Standing Ovation.
L’Azienda: Salvatore Molettieri
Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15
83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63722
email: info@salvatoremolettieri.com
Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.
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Irpinia Aglianico Vadantico 2020 – Colli di Castelfranci 98,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 14 euro.
Da una vigna di vent’anni a Torella dei Lombardi, su terreni argillosi e sabbiosi a un’altezza di 600 metri. Affina per 18 mesi in parte in barrique esauste e in parte in acciaio. È un Aglianico molto tipico, ancora giovane, che gioca sui rimandi ferrosi classici della tipologia e su uno spettro fruttato (di marasca, amarena e prugna), floreale (viola) e speziato (pepe, spezie dolci) con accenni di liquirizia e cacao. Tannino fine, molto levigato per la tipologia; e grande freschezza, che riequilibra e dona un finale lungo, succoso e coerente. Standing Ovation meritata.
L’azienda: Colli di Castelfranci
Contrada Braudiano
83040 Castelfranci (AV)
tel. 0827 72392
email: cantina@collidicastelfranci.com
L’azienda nasce nel 2002 dall’unione delle famiglie Gregorio e Colucci, viticoltori da generazioni, che decidono di vinificare e imbottigliare in proprio. Siamo a Castelfranci, 30 km ad est di Avellino, zona di alta collina e dalle condizioni ambientali uniche, con inverni rigidi e forti escursioni termiche che favoriscono lunghi cicli di maturazione (le vendemmie dell’Aglianico avvengono a ottobre e nelle annate più fredde anche a novembre, dopo la Festa dei Morti, come da antica tradizione). Non a caso qualcuno definisce questi vini “di montagna”. Oltre all’Aglianico l’azienda produce anche Fiano e Greco.
La Classifica dei migliori Taurasi
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Taurasi Fusonero 2016 – Villa Matilde Avallone 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano e Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.
Nasce da vigne di varie età (alcune superano il mezzo secolo) impiantate su terreni tufacei e argillosi tra Montemarano e Paternopoli, a 500-600 metri di quota. Svolge la malolattica e affina per un anno e mezzo in botti da 35 ettolitri e barrique. Profuma di more, ciliegie sotto spirito, liquirizia, con note speziate di pepe e noce moscata, lieve affumicatura e ricordi di vaniglia. Pieno e ricco, con acidità e tannini ancora aggressivi, ma di ottima qualità e che andranno a integrarsi col tempo, chiude equilibrato e succoso, con toni di agrumi rossi e frutti scuri.
L’azienda: Villa Matilde Avallone
S.S. Domitiana, 18
81030 Cellole (CE)
Tel. +39 0823932088
La storia di Villa Matilde Avallone comincia negli anni Sessanta con Francesco Paolo, avvocato e appassionato cultore di vini antichi che, incuriosito dai racconti di Plinio e dai versi di Virgilio, Marziale ed Orazio sul Falernum, decide di riportare in vita il leggendario vino scomparso al principio del secolo scorso. Coadiuvato da un gruppo di amici, tra cui alcuni docenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, individua, dopo anni di studio, le viti progenitrici della varietà: pochi ceppi sopravvissuti miracolosamente alla devastazione della fillossera. Ripiantati nel territorio del Massico dove un tempo erano prosperati, fanno da starter per l’azienda attuale, guidata oggi dai figli di Francesco: Maria Ida e Salvatore, che hanno raccolto il progetto del padre, e ora guardando ancora oltre, spingendosi dall’Ager Falernus sino alla provincia di Avellino con nuove vigne, vini e progetti, e inaugurando nel 2004 le Tenute di Pietrafusa, nel distretto delle Docg irpine, con relativa produzione.
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Taurasi Fren 2016 – Stefania Barbot 94,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 40 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2013 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2016).
“FREN” come anima, dal greco antico, esprime nel nome l’essenza delle vecchie viti di Aglianico che danno vita a questo intenso Taurasi. È vino giocato su toni scuri, di prugna, di mora, di marasca, con un fondo di tabacco e di cenere, che gli dà profondità e stratificazione. All’assaggio si presenta col carattere deciso e a tratti scontroso, tipico dei Taurasi di rango. Non difetta, come era lecito aspettarsi, né in struttura né in lunghezza, e col tempo potrà senz’altro acquietare la sua anima irruenta e mostrarsi più “colloquiale”.
L’Azienda: Stefania Barbot
Via St. G. Iannaccone, 6
83100 Avellino (AV)
Tel. +39 335 7295133
email: info@stefaniabarbot.it
Nel piccolo borgo Paternopoli con vigne poste tra i 450 ed 530 metri di altitudine, con una parte degli impianti di oltre 70 anni, Stefania Barbot e il marito Erminio hanno trasformato il sogno di vivere in sintonia con la natura, in un reale percorso di vita e l’Irpinia è risultato il luogo ideale per realizzarlo. La tenuta circondata da boschi, uliveti, castagneti e noccioleti, vede i vigneti di Aglianico dar vita a vini che rispecchiano territorio e tradizione.
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Taurasi Roccabascerana 2017 – Agricola Bellaria 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli e Montemiletto) prezzo a scaffale enoteca 39 euro.
In un elenco di aggettivi utili ad identificare la tipologia non potrebbero mai mancare i termini violaceo, speziato e tannico. I tre descrittori perfetti per questo vino ricco di essenze floreali e spezie sia scure che morbide, con tannini evidenti e pronunciati, ma pronti alla prova del tempo. Nulla vieta di poterne godere già adesso, ma il futuro che attende il vino è ancora lungo.
L’azienda: Agricola Bellaria
Via Fontana/Cerasuolo
83016 – Roccabascerana (AV)
Tel. +0825 973467 – 347 3064161
email: info@agricolabellaria.it
La Famiglia Maffei vive da sempre nel centro storico di Roccabascerana, borgo di collina pochi chilometri a nord di Avellino. Un maestoso tiglio centenario, al centro del paese, caratterizza e impreziosisce l’immagine della cantina, che lavora su terreni di proprietà tramandati da generazioni. I vini, esportati in tutto il mondo, sono prodotti seguendo uno stile che unisce rispetto della tradizione e uso ragionato della tecnologia.
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Taurasi 2016 – Cantine Terranera 95,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Taurasi, Paternopoli, Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 30 euro.
Una delle migliori espressioni dell’Aglianico di queste terre. Succoso, con allungo finale potente e nervoso al tempo stesso, ricco di fragranze boschive e note di affumicatura che ricordano braci spente e camino. Si muove con passo lento ma sicuro, espressione profonda dell’identità del varietale, un carattere robustamente mediterraneo e unico nel suo genere.
L’Azienda: Cantine Terranera
Via Sandro Pertini
83010 Grottolella AV
Tel. +39.0825.671455
email: info@cantineterranera.it
Le Cantine Terranera si trovano nel cuore dell’Irpinia. La loro produzione complessiva annua è di circa 250.000 bottiglie – distribuite tra Fiano, Greco, Taurasi Docg, Aglianico Doc e Campi Flegrei – e i vigneti sono impiantati in zone collinari dai terreni argillosi e vulcanici. La lavorazione è di stampo tradizionale e le uve coltivate sono quelle che esprimono da sempre le caratteristiche del territorio.
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Taurasi Riserva Colle dei Cerasi 2015 – Tenuta del Meriggio 95,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemiletto) prezzo a scaffale enoteca 27 euro.
Un gigante di cristallo in scarpe di velluto. Il vino presenta le possenze chiare dell’annata storica per la denominazione, che ben si alternano a delicate fragranze tipiche del varietale. Dalla visciola matura, al ribes, per cadere su torrefazioni e pepe rosa. Foglie di eucalipto e salinità sul finale, vino molto gastronomico.
L’azienda: Tenuta del Meriggio
Contrada Serra 79 / 81a
83038 Montemiletto (Av)
Tel. 0825 962282
email: info@tenutadelmeriggio.it
“Le cose migliori nascono dalla semplicità”: è il motto dell’azienda, nata nel 2009 sulle colline che attorniano Montemiletto e salgono verso il Passo della Serra, nel cuore verde dell’Irpinia, a cavallo degli areali del Greco di Tufo e del Taurasi, punto di partenza privilegiato per produrre vini di qualità. E nel corso degli anni Tenuta del Meriggio si è fatta decisamente largo nell’affollato panorama enologico irpino e guarda ora al futuro adottando tutte le misure di sostenibilità ambientale atte al rispetto di queste terre. Il nome della tenuta è stato scelto riferendolo “all’atmosfera che si plasma, specie nelle tremule ed assolate controre estive, quando su questi colli il tempo sembra sospeso e l’aria pervasa da antica magia”.
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Taurasi 2015 – Nardone Nardone 95,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Torre le Nocelle) prezzo a scaffale enoteca 34 euro.
Esecuzione perfetta, come il direttore d’orchestra durante una prima a teatro. Scuro, ricco e avvolgente. Dal finale misto tra rabarbaro, chinotto e ricordi di tabacco biondo e pepe nero in grani. Chiude succoso ed appetitoso con sensazioni carnacee date dal tempo in bottiglia e dai tannini integrati al meglio delle loro possibilità.
L’azienda: Nardone Nardone
Via dell’Industria
Frazione Dentecane – Pietradefusi (AV)
Tel. +39 0825965378
Cell.+39 3803561598
email: info@nardonenardone.it
L’azienda Nardone Nardone nasce nel 2006 a Pietradefusi in Irpinia, nell’areale del Taurasi. “Mimmo”, cresciuto in vigna, porta avanti il lavoro impostato dal nonno Domenico e dal padre Vincenzo vinificando uve da aree di proprietà già da tre generazioni e puntando a verace qualità artigianale. I vigneti sono posizionati negli areali di produzione delle tre DOCG: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi (il rosso in località Campoceraso). Vendemmia e lavori in vigna sono eseguiti manualmente, mentre vinificazione e affinamento sono svolti a Dentecane, nella cantina corredata di showroom e sala degustazioni.
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Taurasi Riserva 2017 – Vigne Guadagno 96/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 30 euro.
Nonostante l’andamento climatico non felicissimo dell’annata, i fratelli Giuseppe e Pasquale Guadagno sono riusciti a produrre un vino con un ricco ventaglio aromatico, fruttato e floreale, incentrato sui toni scuri: prugna, bacche, ginepro, pepe nero, con nuance ematiche; il sorso è materico, vegetale, con tannini vibranti, ma fresco e con una grande carica acida, per un finale equilibrato, amarognolo con sfumature di liquirizia.
L’Azienda: Vigne Guadagno
Via Amerigo Vespucci, SNC
83030 Taurasi (AV)
Tel. 0825 16 86 379
email info@vigneguadagno.it
Guidano l’azienda i fratelli Giuseppe e Pasquale Guadagno, imprenditori in altri settori, trovatisi in possesso di un vigneto di Fiano a Montefredane, nel cuore dell’areale di produzione della denominazione. Da qui il percorso, partito da una proprietà di tre ettari e caratterizzato dalla volontà di produrre vini unici attraverso una viticoltura attenta e un’enologia misurata il più possibile sul territorio di riferimento. Nel 2010 l’acquisto di vigna a Montefredane, e il varo della prima etichetta. Da questo momento in poi la passione per il vino prende il sopravvento su ogni calcolo iniziale, e si traduce in una produzione allargata anche ad altri vini irpini, tutti da varietà autoctone, con vigneti in conduzione per il Greco di Tufo a Santa Paolina e a Montemarano invece per la produzione del Taurasi.
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Taurasi 2017 – Villa Raiano 96,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 32 euro.
Una delle aziende più conosciute del comprensorio irpino, nota soprattutto per i suoi vini bianchi, ha prodotto questo Aglianico in purezza che si caratterizza per toni intensi di spezie (chiodi di garofano, pepe nero), fiori (violetta) e frutti scuri (marasca, prugna, mirtillo, mora), con nuance ematiche. Ha tannini fitti e decisi, finale avvolgente, di buona freschezza e persistenza.
L’azienda: Villa Raiano
via Bosco Satrano, 1 – loc. Cerreto
83020 San Michele di Serino (AV)
Tel. +39 0825 595663
email: info@villaraiano.com,
Villa Raiano è un’azienda biologica certificata, con 27 ettari di vigneti nella valle del fiume Sabato, a San Michele di Serino, in provincia di Avellino. Fondata nel 1996 dai fratelli Sabino e Simone Basso, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei migliori enologi presenti in Campania (Luigi Moio, oggi presidente OIV – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino – ed in seguito Fortunato Sebastiano) che ha contribuito a posizionarla in primo piano nel panorama vitivinicolo irpino. Oltre che a San Michele di Serino, le vigne si trovano anche in località Montefredane e Lapìo (rinomate per la produzione dei Fiano), Altavilla (dove si coltiva il Greco) e Castelfranci (nota per l’Aglianico).
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Taurasi Riserva Principe Lagonessa 2013 – Amarano 96,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.
Aglianico coltivato in medio-alta collina in Contrada Torre, tra Montemarano e Castelfranci (zona vocatissima), di raccolta leggermente tardiva e affinamento per 24 mesi in piccole botti francesi e legno grande. Ha sentori di frutta scura, prugna e mirtilli, note speziate (pepe), balsamiche (menta) e leggermente vanigliate. Molto pieno e potente, polposo e sapido, fresco e avvolgente, ancora scalpita. Ha lunga persistenza speziata e notevole complessità aromatica. Voluttuoso e futuribile, darà il meglio di sé quando avrà assorbito completamente il legno.
L’Azienda: Amarano
C.da Torre, 32
83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
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Taurasi 2017 – Il Cortiglio 96,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Contrada Fosso Cavallo a Fontanarosa) prezzo a scaffale enoteca 22 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2015 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2017) .
Prodotto da uve provenienti da un cru aziendale, questo Taurasi si fa notare per la struttura tannica e potente a cui unisce notevole sapidità e tensione gustativa. Ha un profilo aromatico netto e verticale, con aromi ben definiti: ematico e carnoso inizialmente, evolve verso un fruttato gradevole, marcato da amarene e bacche nere, e contornato da spezie scure. È una buona bevuta già adesso pur mostrando ulteriore potenziale evolutivo.
L’azienda: Il Cortiglio
Piazza Cristo Re 13
Fontanarosa (AV)
Tel. 0825 1885431
email: info@ilcortiglio.it
L’Azienda Agricola “ll Cortiglio” si trova nel borgo rurale di Fontanarosa in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia. È stata fondata nel 2004 da Francesco Acampora e sua moglie Nadijara, gli attuali proprietari, ma già tra il ‘700 e l‘800 Francesco Petrone (di cui Acampora è l’erede) produceva olio e vino negli stessi terreni. La proprietà si estende su una superficie di circa 13 ettari di cui sei destinati a vigneto dove si coltivano principalmente uve autoctone come Fiano, Greco e Aglianico. Da sempre attenta alle problematiche di sostenibilità ambientale, l’azienda opera con metodi di coltivazione biologica.
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Taurasi 2015 – Di Prisco 97/100 (territorio/zona dei vigneti: Fontanarosa) prezzo a scaffale enoteca 34 euro.
Humus, note “terrose” e spezie scure a definire un prodotto di carattere e connotazioni robuste, dalla quota tannica vibrante e con ricordi di cioccolato fuso ed emazie che si alternano con buon dinamismo a crème de cassis e more di rovo. Buone lunghezza e prospettiva. Facili gli abbinamenti con le pietanze di carne, anche importanti.
L’azienda: Di Prisco
Contrada Rotole 27
83040 Fontanarosa (AV)
Tel.: +39 0825 475738
email: info@cantinediprisco.it
Pasqualino Di Prisco fonda l’azienda nel 1994 rilevando i terreni di famiglia. Dai due iniziali oggi la cantina può contare su una dozzina di ettari vitati in diverse zone vocate dell’entroterra irpino, e tutti situati in alta collina, sopra i 500 metri. La produzione totale è suddivisa in dieci referenze (Greco, Fiano, Coda di Volpe e i rossi da Aglianico) e si aggira intorno alle centomila bottiglie annue. Nel corso degli anni Pasqualino è stato affiancato dai figli Giuseppe, Carmen e Michele. Suggestiva la cantina “fatta a mano”, coi mattoni ricavati dalla pietra locale (breccia irpina).
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Taurasi Riserva 2015 – Villa Raiano 97,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 75 euro.
Note di sottobosco e foglie secche, sensazioni agrumate di arancia amara, di frutti bosco maturi guidano a un assaggio che svela tanto struttura che finezza, con acidità sapida ancora vivace e tannino amalgamato e fine. Piacevole la chiusura, che insiste su note sapido-iodate.
L’Azienda: Villa Raiano
via Bosco Satrano, 1 – loc. Cerreto
83020 San Michele di Serino (AV)
Tel. +39 0825 595663
email: info@villaraiano.com,
Villa Raiano è un’azienda biologica certificata, con 27 ettari di vigneti nella valle del fiume Sabato, a San Michele di Serino, in provincia di Avellino. Fondata nel 1996 dai fratelli Sabino e Simone Basso, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei migliori enologi presenti in Campania (Luigi Moio, oggi presidente OIV – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino – ed in seguito Fortunato Sebastiano) che ha contribuito a posizionarla in primo piano nel panorama vitivinicolo irpino. Oltre che a San Michele di Serino, le vigne si trovano anche in località Montefredane e Lapìo (rinomate per la produzione dei Fiano), Altavilla (dove si coltiva il Greco) e Castelfranci (nota per l’Aglianico).
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Taurasi 2018 – Calafè 97,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci e Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 30 euro.
Il Taurasi è un Giano bifronte: sa essere robusto e possente, ma anche al tempo stesso delicato e fragrante. Il Calafè si avvicina più alla seconda versione, con sentori di sottobosco, fiori viola e tipiche nuance da amarena sotto spirito. Nulla di invadente, tutto estremamente soffuso, per un piacere immediato di beva.
L’azienda: Calafè
Viale dei Fiori
83030 Prata di Principato ultra (AV)
tel 0825 781010
L’azienda nasce a Prata di Principato Ultra, provincia avellinese, tra ripide colline e strette valli di origine vulcanica, e terreni composti principalmente da argille, tufo e zolfo. Attiva dal 2006, tocca oggi le 30.000 bottiglie di produzione, mantenendo uno standard qualitativo altissimo grazie alla passione che Benito Petrillo ha messo nel suo progetto. Il nome Calafè deriva dall’acrostico dei nomi delle tre nipoti di Benito: Camilla, Laura e Federica. Peculiare la scelta di sottoporre un vino bianco quale il Greco di Tufo a un affinamento decisamente più lungo di quanto sia usuale qui, con risultati sorprendenti specie con l’Aria Vecchia, Greco Riserva prodotto solo nelle annate migliori. Davvero degno di nota anche il Taurasi, uno dei tre rossi da uve Aglianico realizzati dalla casa.
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Taurasi Riserva Fonte del Gelso 2012 – Giovanni Molettieri 97,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Contrada Iampenne / Chianzano in Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.
Una piccola produzione (3000 bottiglie all’anno) per questo Taurasi Riserva, una delle diverse selezioni realizzate dall’azienda, con un profilo sensoriale ricco di sfaccettature: frutta rossa matura, sottobosco, spezie (pepe nero e noce moscata); aromi dolci e cioccolatosi bilanciati da una vena sapida e fresca, con tannini fitti e vellutati che danno struttura mantenendo una beva elegante e suadente.
L’Azienda: Giovanni Molettieri
via C. Cortecombo
Montemarano (AV)
Tel: 3357494879 Armando
email: marketing@giovannimolettieri.it
L’azienda vitivinicola Giovanni Molettieri, inizia il suo percorso produttivo nel 1999, ponendo la propria sede lavorativa a Montemarano, areale particolarmente vocato con i suoi terreni di origine vulcanica per allevare al meglio i vitigni tipici della zona, tra i quali spicca l’Aglianico. Nel 2001 e 2005 vengono prodotti rispettivamente il primo vino – a denominazione Campania Aglianico – e il primo Taurasi Riserva. Successivamente oltre all’Aglianico vengono impiantati anche Fiano di Avellino e Greco di Tufo che danno origine a circa 70.000 bottiglie annue, suddivise in ben 15 etichette, con l’intento di valorizzare le singole particelle di vigneto e anche le diverse modalità di vinificazione e affinamento.
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Taurasi Opera Mia 2016 – Tenuta Cavalier Pepe 98/100 (territorio/zona dei vigneti: “Carazita” e “Pesano”, Luogosano) prezzo a scaffale enoteca 33 euro.
Il rosso rubino intenso è appena venato da riflessi granati. Frutti rossi e frutti di bosco maturi (amarena, mirtillo, ribes) più note speziate di caffè e di cioccolato e sensazioni balsamiche di macchia mediterranea ne caratterizzano il profilo aromatico. Succoso, ampio, con equilibrio acidità-tannino vellutato e composto, esprime grande finezza ed eleganza. Completa l’opera un finale intenso e persistente, che insiste su ricordi di macchia mediterranea. Un Taurasi che vale in pieno una Standing Ovation.
L’azienda: Tenuta Cavalier Pepe
Via Francesco de Sanctis
83040 Sant’Angelo All’esca (AV)
Tel. 0827 73766
email: info@tenutacavalierpepe.it
Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, laureata in gestione aziendale ed enologia, torna nel 2005 in Irpinia con l’idea di dare una svolta alla gestione dei vigneti di famiglia. Vent’anni dopo, Milena è una stimata donna del vino, a capo di una delle più rinomate aziende vinicole della zona e della Campania. Volontà, passione e idee chiare sono le fondamenta di un progetto che punta molto sia sulla territorialità dei vini, frutto di lavoro paziente e rispettoso in vigna, sia su un’attenzione non comune ai dettagli dell’accoglienza.
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Taurasi Macchia dei Goti 2019 – Antonio Caggiano 98,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Taurasi) prezzo a scaffale enoteca 37 euro.
Un vino che ha fatto la storia recente della denominazione: il primo Taurasi affinato in barrique per volontà di Antonio Caggiano e del professor Luigi Moio nel 1994. Nasce nella località omonima, da vigne situate a circa 350 metri di quota ed esposte a sud-ovest, su una matrice argillosa e calcarea. Invecchia per un anno e mezzo in piccoli fusti di rovere francese. Variopinto all’olfatto, ha note di prugna, ciliegia, frutti di bosco, sfumature di liquirizia, china e tabacco, e sentori vanigliati e tostati. Complesso e impattante, riesce a esprimere le classiche tannicità e acidità del vitigno senza perdere in eleganza, distendendosi bene nel finale, che è balsamico e di notevole sapidità. Molto raffinato per la tipologia, ma senza perdere il carattere dell’autentico Aglianico. Una impeccabile Standing Ovation.
L’azienda: Antonio Caggiano
Contrada Sala, 4
83030 Taurasi (AV)
Tel: +39 0827 74723
email: info@cantinecaggiano.it
È una delle cantine più belle e fascinose della Campania: si passeggia tra decine di migliaia di bottiglie messe a riposo in nicchie ricavate tra le pareti di pietra. E poi, ovunque, barrique ove affinano i grandi vini di Taurasi: il Macchia dei Goti, il Salae Domini e il Taurì. Il fondatore, Antonio Caggiano è stato per anni appassionato fotografo giramondo, dal freddo dell’Artide al deserto africano, dagli Usa al Sud America. Ma per riapprodare alla vecchia vigna di famiglia (Salae Domini) e ai lavori per le cantine, iniziati nel 1990. Il desiderio che fa da molla è quello di dar voce alla storia e alle tradizioni della amatissima Taurasi. E oggi la stessa cantina è una sorta di museo della cultura vitivinicola. Alla guida c’è oggi Giuseppe (per tutti Pino), figlio di Antonio, sempre affiancato dal padre, a garantire la continuità della accurata interpretazione enologica.
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Taurasi Sant’Eustachio 2018 – Boccella 98,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 42 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2006 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2018).
Da una vigna di 50 anni impiantata su una collina a circa 600 metri di quota nel comune di Castelfranci, sopra il fiume Calore, caratterizzata da temperature invernali generalmente rigide, nasce questo grande rosso da invecchiamento. Fermenta in acciaio, poi sosta 18 mesi in legno di slavonia e francese e altri 24-36 in vetro. Eleganti note balsamiche, mirto, spezie dolci, frutta matura, fiori rossi, grafite, lievi cenni vegetali ne sono il timbro. Ha poi grande sapidità e ottima acidità, i tannini sono fitti ma in via di integrazione, e il risultato è pieno e avvolgente, con finale di cacao e more di rovo. Un vino estremamente sincero, ai limiti della sfrontatezza, con lunghi anni di vita davanti a sé, ma già da Standing Ovation.
L’Azienda: Boccella
Via S.eustachio 16
83040 Castelfranci (AV)
Tel. +39 338 4979168
email: boccellavini@gmail.com
Nel territorio di Castelfranci sulla cima del Villaggio Sant’Eustacchio a ben 600 metri di altitudine, l’Azienda Agricola Boccella produce in regime biologico vini particolarmente espressivi del territorio. Raffaele e Giovanni, Angela e Lucia, due fratelli e due sorelle, portano avanti il lavoro del fondatore Giuseppe cercando. di esprimere sempre di più la loro terra, attraverso il suo vitigno principe: l’Aglianico.
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Taurasi Padre 2014 – La Cantina di Enza 98,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 36 euro.
Da vecchie raggiere di 70 anni a 350-400 metri di quota, su suoli argillosi nel comune di Montemarano, e uve raccolte tardivamente, si presenta con note di amarena, visciole, prugne, spezie, caffè, liquirizia. Molto sapido, con tannini di grana finissima, è il risultato di un’annata fresca interpretata al meglio, succoso, dal frutto croccante e un finale di rabarbaro e sfumature d’inchiostro. Un Taurasi che non avrà forse tantissimi anni davanti a sé in rapporto agli standard della tipologia, ma entusiasmante da bere adesso. E dunque, da Standing Ovation.
L’azienda: La Cantina di Enza
c/da Torre,7
Montemarano (AV)
Tel. 339 526 4143
email: lacantina-dienza@libero.it
A Montemarano in una delle zone più vocate per l’Aglianico, una giovane donna ha impegnato la propria vita a valorizzare questo territorio e le uve che da sempre vi trovano dimora. La cantina posta sotto l’abitazione e le vigne poste nei terreni antistanti si sviluppano per appena 7 ettari, di cui solo 5 a vigneto ed il resto coltivato a oliveto e cereali. Ha ottenuto la certificazione biologica e si sta muovendo in un’ottica di conduzione biodinamica.
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Taurasi Vigne d’Alto 2016 – Contrade di Taurasi – Cantine Lonardo 98,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Taurasi) prezzo a scaffale enoteca 42 euro.
Da vigneti tra i 50 e i 60 anni d’età allevati a starseto (la pergola avellinese) con una molteplice varietà di cloni d’Aglianico (come Aglianicone e/o Aglianichello). Profumi intensi di viola, rabarbaro, sensazioni terrose di sottobosco, fruttate “dolci” e una leggera nota eterea fanno da preludio, cui segue un impatto coerente, di buona freschezza sapida e con tannino vellutato. Il lungo finale su ricordi speziati e di macchia mediterranea completa un quadro da Standing Ovation.
L’Azienda: Cantine Lonardo
Contrada Case d’Alto
Taurasi (AV)
Tel: +39.392.7766886 (Enza Lonardo)
email: info@cantinelonardo.it
Una piccola azienda agricola a conduzione familiare di appena 5 ettari nata nel 1998 grazie alla tenacia della famiglia Lonardo, tutta incentrata su princìpi chiari ed imprescindibili, come l’uso di materie prime provenienti esclusivamente dai vigneti aziendali e sul rispetto della tradizione in ogni passaggio in vigna ed in cantina. Le vigne sono poste su terreni che variano da una composizione argillosa-calcarea per la vigna più in basso, a quella vulcanica-cineritica per quella posta più in alto. Oltre all’Aglianico in azienda si coltiva il Grecomusc’, un antico vitigno autoctono che in collaborazione con le Università di Palermo e la Federico II di Napoli, si cerca di valorizzare.
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Taurasi Pescocupo 2015 – Le Masciare 98,6/100 (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 40 euro.
Da una vigna in contrada Pescocupo, a Paternopoli, impiantata 65 anni fa a 650 metri di quota su terreni argillosi e calcarei di natura vulcanica, ha un complesso iter di maturazione: un anno e mezzo in acciaio, poi un anno in botti di rovere francese e un altro anno e mezzo in vetro. Viola, ciliegia, prugna compongono un bouquet molto elegante, rifinito da note balsamiche, di tabacco e pepe nero. Tornito, fresco, dai tannini equilibrati, ha ottima persistenza su note ancora fruttate e speziate. Ne consegue la meritata Standing Ovation.
L’azienda: Le Masciare
Contrada Barbassano
83052 Paternopoli (AV)
Tel. +39 320 8418815
email: info@lemasciare.com
Nell’antica tradizione irpina le Masciare erano le streghe che proteggevano i raccolti dominando per magia le forze della natura. Quest’azienda però, più che dominare la natura, punta ad assecondarla, ecosostenibile nelle pratiche e fedele a tutti i protocolli relativi all’agricoltura biologica. Fondata nel 2001 partendo con 4 ettari di uliveti, ma ben consapevole di trovarsi al centro dell’eldorado enologico irpino, l’azienda ha presto acquisito 8 ettari di vigneti e iniziato la nuova avventura nel campo del vino di qualità. Si sono poi aggiunti altri 8 ettari (in affitto) portando la produzione a 80.000 bottiglie, ma puntando sempre alla massima qualità delle uve.
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Taurasi Le Surte 2014 – Macchialupa 98,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Pietradefusi) prezzo a scaffale enoteca 32 euro (nella foto della bottiglia è indicata la 2001 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2014).
Quando colpire al cuore è un gioco da ragazzi. Ovvero, un Taurasi realizzato alla perfezione malgrado un’annata non proprio agevole, e impreziosito dal passare del tempo. Con delicatezze da… carezze materne, introdotte da sensazioni di glicine ed iris, condite da balsamicità e piccoli frutti di bosco succosi, e con un finale da pietra marina lungo e possente, scandito da tannini evoluti, ma ancora palpabili. Merita alla grande la Standing Ovation.
L’azienda: Macchialupa
Via S. Pietro, 23
83011 Altavilla Irpina (AV)
Tel. (+39) 0825 996396
email: info@macchialupa.it
La cantina nasce nel 2001 nella Valle del Sabato, al confine tra la provincia di Avellino e quella di Benevento, grazie alla passione dell’enologo Angelo Valentino e dell’agronomo Giuseppe Ferrara, innamorati di questa terra ricca di tradizione e cultura viticola. Le vigne sono ubicate su terreni già sede di vecchie cave di tufo, e l’habitat è di tipo collinare, con ampie valli ed elevate dorsali, a circa 450 metri di altezza, in una zona fresca e ventilata. Vengono allevati qui Fiano, Greco e Aglianico.
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Taurasi Principe Lagonessa 2014 – Amarano 98,8/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 38 euro.
Intensità e stratificazione aromatica per un bouquet di grande complessità in cui spiccano amarena, mirtillo rosso, mora di gelso, sottobosco, fiori secchi, legni aromatici, cuoio, cola e cenere. Grande presa al palato con tannini fittissimi e dolci, struttura imponente e freschezza infusa a gestire la dinamica. Note intense di visciola, rabarbaro, chiodo di garofano, cioccolato e tabacco; più sottili quelle balsamiche, che ornano il finale.
L’Azienda: Amarano
C.da Torre, 32
83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 / 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
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Taurasi Riserva 2013 – Borgodangelo 98,9/100 (territorio/zona dei vigneti: Sant’Angelo all’Esca) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.
Uve raccolte tardivamente da impianti ubicati nelle contrade Piano d’Angelo e San Martino, a Taurasi, su terreni argillosi, calcarei e sassosi di origine vulcanica a 400 metri di quota. Trenta mesi in botti di Slavonia di piccolo calibro, poi qualche anno in vetro sono la premessa a profumi speziati (chiodi di garofano), di sottobosco, erbe aromatiche (salvia e rosmarino), ribes, cioccolato fondente, cipria, tabacco. Fragrante, giustamente tannico, ricco e avvolgente, tannini già distesi, il vino è fresco, sapido, pepato, di ottima persistenza e bel frutto ancora vivace. Serio e armonico, vale la Standing Ovation.
L’azienda: Borgodangelo
Contrada Bosco Selva SP 52, km 10,0
83050 – Sant’Angelo All’Esca (AV)
Tel. +39 0827 73027
email: info@borgodangelo.it
Borgodangelo è frutto di un progetto nato per valorizzare terreni di famiglia. Proprio per questo, pur contando su una gestione familiare, ha un’impronta imprenditoriale che si concretizza nelle scelte di impianto, nella cura e selezione delle uve prestando attenzione ai gusti dei consumatori. La consulenza enologica è di Cristoforo Pastore.
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Taurasi Riserva 2016 – Fiorentino 99/100 (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 49 euro.
Sentori di frutti scuri (more e amarena) si uniscono a sensazioni speziate dolci e balsamiche e anticipano un impatto elegante, di grande equilibrio tra la parte fresca e il tannino vellutato. Il finale di grande persistenza a ribadire le note aromatiche già descritte vale la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Fiorentino
Contrada Barbassano snc
83052 Paternopoli(AV)
Tel. 347 4869310
email: info@fiorentinovini.it
La famiglia Fiorentino ha scoperto la vocazione per il vino agli inizi degli anni novanta. Oggi la nuova cantina di Paternopoli, moderna e innovativa, è realizzata in legno e con tecniche di bio-architettura. Sorge sui terreni che nonno Luigi ha acquistato con i risparmi del duro lavoro di immigrato, e su questi si coltiva solo Aglianico per rispetto del territorio e della tradizione che vedevano il vitigno come principe di questi luoghi.
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Taurasi 2012 – Perillo 99,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 50 euro.
Un vino da provare almeno una volta nella vita, che esce a non meno di dieci anni dalla vendemmia, assecondando il carattere selvaggio dell’Aglianico, che è da addomesticare nel tempo. Da vecchie vigne (alcune centenarie e a piede franco, pre-fillossera) coltivate a 600 metri, varietà “coda di cavallo”, tra Contrada Baiano e Contrada Valle, a Castelfranci, più un altro impianto a Montemarano, su un suolo tufaceo-sabbioso con presenza di calcare e fossili marini, nasce un Taurasi, declinato anche nella versione Riserva e a volte Quindici Anni, che restituisce alla denominazione tutta l’eleganza che in giovane età rimane riservata e nascosta, e grande autenticità. La fermentazione coi lieviti autoctoni avviene in acciaio e legno, poi il vino matura in botti di varia capacità per 24 mesi e per diversi anni (almeno otto) affina in bottiglia. Ancora floreale all’olfatto, sciorina poi amarena e mirtillo, arancia sanguinella, cacao, macchia, pepe, cenere, ferro, sangue, lieve fumé. La beva è stupenda, saporita, vibrante, raffinata ma al tempo stesso esplosiva; impressionante per progressione, freschezza e profondità in chiusura. Ne consegue la strameritata Standing Ovation.
L’azienda: Perillo
Contrada Valle, 19
Castelfranci (AV)
email: cantinaperillo@libero.it
Nel 1999 Michele Perillo decide di imbottigliare i suoi vini, sui cinque ettari di vigneti ubicati tra Contrada Baiano e Contrada Valle , a 600 metri di altitudine. Qui si coltivano le varietà Coda di Volpe per il bianco e Aglianico (nel biotipo Coda di Cavallo) per il rosso. Un altro ettaro è di proprietà a Montemarano. Le viti sono centenarie e pre-fillossera, piantate su un suolo tufaceo-sabbioso con presenza di calcare e fossili marini. La resa per ettaro è intorno ai 30 quintali e la fermentazione esclusivamente coi lieviti autoctoni. La consulenza è affidata a Carmine Valentino, coadiuvato da qualche tempo dal figlio di Michele, Felice, laureato in enologia.
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Taurasi Riserva Vigna Cinque Querce 2014 – Salvatore Molettieri 99,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 57 euro.
Possiamo dire, senza rischiare di essere retorici, che il Vigna Cinque Querce, insieme al suo creatore, sono tra quelli che hanno fatto la storia del Taurasi. A dispetto dell’annata, giudicata non particolarmente felice per il Taurasi, la tradizionale potenza e muscolarità del vino si sono mantenute, completate semmai da un tocco di freschezza in più che ne ha esaltato la beva. Sentori di frutta scura (marasca, more, bacche nere), cacao, cuoio, pietra focaia, con un tocco di balsamicità. Tannino fitto e rotondo, sorso sostanzioso bilanciato da bella freschezza e con lunga persistenza. Merita la nostra Standing Ovation.
L’azienda: Salvatore Molettieri
Contrada Musanni – Strada Ofantina 400, Km 15
83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63722
email: info@salvatoremolettieri.com
Salvatore Molettieri è uno dei nomi di punta per l’Aglianico irpino, il vino che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ma l’intera produzione, oggi anche in rosa e bianco, merita rispetto. Coadiuvato dai quattro figli continua con energia a raccontare la storia di una terra che qualche decennio fa viveva nella povertà e nell’abbandono, e che, grazie a persone toste e testarde come lui, è ora annoverata nel Gotha vinicolo d’Italia. Le vigne sono tutte oltre i 500 metri di quota, beneficiando così di grande ventilazione ed escursione termica che donano complessità aromatica a tutti i suoi vini.
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Taurasi Alta Valle 2017 – Colli di Castelfranci 99,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Castelfranci) prezzo a scaffale enoteca 33 euro.
Prende il nome dall’Alta Valle del Calore, ai piedi dei Monti Picentini. Da vigne d’Aglianico di trent’anni situate intorno all’azienda, a Castelfranci, in Contrada Braudiano, su terreni argilloso-sabbiosi e vulcanici, a 690 metri di quota, con esposizione sud-ovest e resa per ettaro di 50 quintali. Dopo la diraspatura il mosto macera in botte grande (50 ettolitri) con le bucce per 30 giorni. La fermentazione malolattica avviene in barrique di primo e secondo passaggio dove il vino resta per un anno prima di passare in tonneau per altri 24 mesi. Ha profilo aromatico di frutti rossi e scuri (prugna e marasca), sentori speziati, floreali e vegetali. Poi avanzano il caffè tostato, il lato balsamico e terroso, il tabacco e la liquirizia. Poderoso, carnoso, ricco di sostanza ma al tempo stesso austero, ha buona freschezza e sapidità, col frutto in grande evidenza, ma molto armonico e con tannini abbondanti, ancora da addomesticare, intensi ma ben calibrati. Persistente e godurioso l’agrumato finale. Un totale che merita la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Colli di Castelfranci
Contrada Braudiano
83040 Castelfranci (AV)
tel. 0827 72392
email: cantina@collidicastelfranci.com
L’azienda nasce nel 2002 dall’unione delle famiglie Gregorio e Colucci, viticoltori da generazioni, che decidono di vinificare e imbottigliare in proprio. Siamo a Castelfranci, 30 km ad est di Avellino, zona di alta collina e dalle condizioni ambientali uniche, con inverni rigidi e forti escursioni termiche che favoriscono lunghi cicli di maturazione (le vendemmie dell’Aglianico avvengono a ottobre e nelle annate più fredde anche a novembre, dopo la Festa dei Morti, come da antica tradizione). Non a caso qualcuno definisce questi vini “di montagna”. Oltre all’Aglianico l’azienda produce anche Fiano e Greco.
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Taurasi Riserva CampoRe 2009 – Terredora 99,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Lapìo) prezzo a scaffale enoteca 43 euro.
Malgrado l’età, insospettabile a bottiglia coperta, è austero e integro. Bouquet di rimarchevoli complessità e intensità con cola, amarena, prugna, mirtillo rosso, sottobosco, viola, carciofo, cacao e frutti di bosco. Al palato è di notevole struttura, pieno e teso al contempo, pulsante nella sua cospicua materia, serico e amarulento nei tannini evoluti in una trama che richiama cacao amaro e liquirizia. Si appaiano in progressione la maturità del frutto – visciola, prugna, aronia – e la giusta riserva di freschezza a sostenerla, conducendo a un finale lunghissimo, nitido, caloroso e finemente speziato, senza stanchezze, né gravami.
L’azienda: Terredora
Contrada Serra
83030 Serra (AV)
Tel. 0825968215
Terredora, con circa 200 ettari coltivati fra le colline che circondano le valli del Sabato e del Calore, è tra le più importanti realtà produttive dell’intera regione. Si distingue da sempre per una capacità non scontata di coniugare qualità e grandi numeri. Il patrimonio viticolo è sparso nelle aree d’Irpinia più vocate per la produzione di pregio. Rispetto e valorizzazione del territorio non confliggono con la ricerca di uno stile moderno e comprensibile, capace di sedurre anche un mercato internazionale peraltro sempre più esigente.
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Taurasi Principe Lagonessa 2009 – Amarano 99,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Montemarano) prezzo a scaffale enoteca 35 euro.
Proveniente dalle colline tra Montemarano e Castelfranci (siamo a circa 500 metri di quota), il Principe Lagonessa viene vinificato in acciaio e poi invecchiato per due anni in botti di varie dimensioni, principalmente barrique e tonneau. Spiccano nel suo bouquet profumi di amarena e ciliegia sotto spirito, liquirizia, pepe nero, sottobosco. Pieno e asciutto, di notevole struttura, dai tannini potenti ma ben bilanciati dall’acidità di nerbo, ha poi finale profondo in cui riecheggiano, oltre ai frutti di bosco e spezie, note minerali (grafite). Il lungo affinamento in vetro lo ha reso un vino perfetto già ora e gli vale la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Amarano
C.da Torre, 32
83040 Montemarano – Avellino
Tel. 0827 63351
email: info@amarano.it
L’azienda si trova a Montemarano, nel cuore dell’Irpinia. Amarano nasce nel 2004 ed è a conduzione familiare, con vigne che si estendono per 7 ettari a 500 metri di altezza, sulle colline vicine allo splendido borgo di Castelfranci. Quattro le generazioni impegnate nel proseguire un lavoro di famiglia che fa onore al vessillo di qualità dei vini di queste terre bellissime.
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Taurasi Riserva Puro Sangue 2016 – Luigi Tecce 99,7/100 (territorio/zona dei vigneti: Paternopoli) prezzo a scaffale enoteca 54 euro.
Il Taurasi Riserva Puro Sangue di Luigi Tecce è un vino di grande austerità e profondità. Qui l’estratto, e la componente di frutto, raggiungono livelli da “peso massimo”. Poi c’è l’acidità, che ti prende per mano e ti conduce verso un sentiero pericoloso, dove l’uscita di strada è dietro l’angolo. Basterebbe un tannino meno maturo, un alcol un filino più esuberante, una morbidezza un po’ più smaccata…e invece no. Niente di tutto questo. L’armonia qui è totale e avvolgente. Un vino che ti segna e ti lascia un ricordo indelebile di maturità e potenza. Una straordinaria Standing Ovation.
L’azienda: Luigi Tecce
Via Trinità, 6
83052 Paternopoli (AV)
Luigi Tecce è un grande artigiano del vino, apprezzato per l’onestà e la tensione etica che mette in ogni sua bottiglia. Entra per la prima volta in una botte a 6 anni, attrezzato con lume e martelletto per togliere il tartaro, e da allora, in pratica, non ne esce più. L’arte di fare vino l’ha imparata sul campo: da suo padre, e prima ancora da suo nonno. Nelle sue produzioni si racconta una storia umana lunga e profonda nel tempo: una storia che non cerca scorciatoie e che non ammette compromessi. Dai circa 5 ettari vitati in quel di Paternopoli, produce 30.000 bottiglie che trasudano autenticità e sapore di buono.
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