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Grande interesse e successo per Summa 2018

Si è  svolta a Magrè (BZ) nelle giornate del  14 e il 15 Aprile 2018,  SUMMA, l’evento  organizzato da Alois Lageder con il supporto, per  la comunicazione  da Zed_Comm, che raccoglie il meglio della produzione vitivinicola  sostenibile nazionale ed internazionale.

 Summa è nata 21 anni fa come collegamento tra  Vinitaly e la parte  sostenibile della viticoltura italiana. Inizialmente  chiamata “Quintett“  in quanto si era deciso di invitare nella  Tenuta di Alois Lageder  soltanto  cinque vignaioli, provenienti da diverse zone  produttive italiane. Con il passare degli anni l’evento ha visto in numero degli  “ospiti” aumentare continuamente edizione dopo edizione e la manifestazione ha raccolto sempre più consensi sia tra la stampa specializzata sia tra il pubblico.

A tal proposito decisero  nel 2004 di dargli un nuovo nome, che scaturì da una scoperta della moglie di Alois Lagheter, Veronika  che, durante l’ascolto di alcuni brani di musica, trovò scritto sulla custodia di un CD , “Summa for Strings“, da qui  la nascita di quello che  sarebbe stato il nuovo nome della manifestazione.

Un termine “SUMMA” il cui significato esprime in concetto di  totalità, essenzialità, che ritroviamo nel pensiero su cui si fonda la manifestazione : far emergere, dall’incontro tra eccellenti vignaioli,  gli aspetti salienti di una viticoltura sostenibile .

 Cosi oggi  si è arrivati alla presenza di ottanta vignaioli, provenienti da diverse parti del mondo, che si ripropongono di far conoscere ad appassionati ed addetti ai lavori,  le peculiarità che prendono forma dal desiderio di sostenibilità e vivibilità di un’enologia sempre più dedita al rispetto del territorio e del’uomo.

L’evento risulta essere perfettamente organizzato in ogni suo aspetto, dalla proposta vinicola al numero delle Masterclass, per finire con l’offerta gastronomica  che riesce a soddisfare in modo eccellente le aspettative del pubblico proponendo specialità tipiche e non solo.

I nostri assaggi si sono rivelati molto interessanti e di questi vogliamo farvi partecipi:

Selvoso 2015Poggio Cagnano  ( 50% Ciliegiolo e 50% Sangiovese ). Note fruttate e floreali per un vino che fa della freschezza la sua arma vincente accompagnata da un tannino sempre vivace ma mai scontroso e un finale persistente di ciliegia.

Tinata 2014  – Monteverro ( 60% Syrah -40% Grenache)                                                                                                           Frutta e spezia sono il preludio  un vino che vede nell’eleganza il suo punto di forza, ricco profondo con un finale molto intrigante.

Sereno 2016Villa Santo Stefano  ( 80% Sangiovese – 20% Ciliegiolo, Canaiolo e altre varietà). Un vino di facile beva introdotto da note floreali, speziate e fruttate. Dinamico,  lungo con un finale di frutta rossa,

Amarone della Valpolicella – Valmezzane 2012 Corte Sant’AldaUn Amarone  che ha abbandonato  il vecchio stile  per puntare su freschezza ed  eleganza. Un frutto croccante ne introduce l’assaggio per finire in un finale speziato di grande persistenza.

 

Cabernet Franc 2015 – Cantina Duemani  ( 100% Cabernet Franc) : Assaggiato più e più volte e mai avuta una delusione, un inizio dove note di grafite si accompagnano a spezia, frutto e note vegetali, poi un tannino irruento ed elegante anticipa un finale speziato che sembra non finire mai.

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Nodi 2016 –  Nino Franco (100% Glera): Un metodo charmat che rivaluta il prosecco, note floreali si accompagnano a profumi di per e lime. Un bel perlage  si accompagna ad un’acidità ben presente. Chiude con un finale di mandorla amara molto interessante.

 

Etna rosso – N’Anticchia 2014Pietro Caciorgna. Da una selezione di uve delle vigne più vecchie, nasce un vino dove note di grafite si fondono a profumi speziali e fruttati. La ricchezza all’assaggio si accompagna  ad una bella acidità. Finale lunghissimo di pepe nero.

Montepulciano d’Abruzzo 2010Emidio Pepe L’assaggio  è introdotto da profumi di spezie e frutti rossi a cui si associano note balsamiche. Ricco ma di facile beva si accompagna ad un tannino mai invasivo.

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Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.

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