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FIVI I Vignaioli Indipendenti a Cinecittà: Il mercato dei vini artigianali

In una location d’eccezione, ricca di storia e di fascino – lo Studio 10 di Cinecittà a Roma – si è svolta sabato 19 e domenica 20 maggio 2018 la seconda edizione del Mercato FIVI. Circa 200 vignaioli aderenti a FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti hanno offerto agli appassionati i loro prodotti e raccontato il loro mestiere di vignerons.
Il Vignaiolo FIVI :
• coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta.
• rispetta le norme enologiche della professione, limitando l’uso di additivi. 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51 % in regime biologico/biodinamico.

Cinecittà a Roma

Il posto scelto per l’evento obbligava il pubblico ad una lunga passeggiata tra gli studios di Cinecittà, durante la quale non si poteva fare a meno di riflettere su quanto questo luogo abbia segnato la storia e la cultura del nostro paese; pertanto questo accostamento, quasi un confronto, con il mondo del vino, altrettanto ricco di tradizione e cultura, è risultato pertinente e stimolante.

Tra i plus di questa manifestazione la possibilità per il pubblico di acquistare, oltreché degustare, vini prodotti in maggioranza da piccole aziende, pertanto difficilmente reperibili sul mercato anche in una grande città come Roma.

Unico neo il posizionamento dei banchi d’assaggio, assegnati con sorteggio alle aziende provenienti da tutta Italia e che obbligava il consumatore che voleva farsi un’idea dello stile dei vini provenienti da una certa regione (per trovare magari quello a lui più gradito) a una gimcana tra un tavolo e un altro.

gli assaggi

Ma veniamo agli assaggi; l’alto numero di produttori e vini presenti ci ha vincolato ad una selezione rigorosa del numero di assaggi e di seguito riportiamo solo una piccola parte di quelli che ci hanno più colpito.

Abruzzo
Cataldi Madonna, (AQ)
.Cataldi Madonna

Trebbiano d’Abruzzo 2017 – Cataldi Madonna (Trebbiano). Affinato in acciaio. All’olfatto mostra sentori freschi e piacevoli di frutta bianca e confetto; al gusto leggero, sapido, beverino, con acidità ben dosata, ben fatto.

Pecorino “Giulia” 2017 – Cataldi Madonna (Pecorino). Affinato in acciaio. Sentori freschi di fiori e frutta bianca, note minerali; in bocca conferma la freschezza e mostra sapidità e acidità equilibrate con un finale agrumato e una nota dolce da zucchero filato.

Calabria
Cataldo Calabretta, Cirò Marina (KR)

Cataldo Calabretta, Cirò Marina

Un’azienda che possiede vigneti di circa 40 anni, coltivati ad alberello e che pratica agricoltura biologica.
Cirò Rosso Classico Superiore DOC 2015 – Cataldo Calabretta (100% Gaglioppo ). Affinato in vasca di cemento e poi in bottiglia. Al naso profumi eleganti di ciliegia, viola, con note di legno di liquirizia. In bocca evidenzia una struttura importante sostenuta da tannini avvolgenti ed acidità che convergono in un sorso elegante e piacevole.

Lazio
Cantine Riccardi Reale, Bellegra (RM)

Riccardi

Cesanese di Olevano Romano DOC “Collepazzo” Riserva 2015 – Cantine Riccardi Reale (100% Cesanese di Affile). Matura in cemento per 10 mesi e poi 6 mesi in bottiglia. Al naso molto evidente la frutta rossa scura macerata con note speziate. Molto morbido e rotondo in bocca, fruttato, con un tannino vivace.

Cantina Colacicchi, Anagni (FR)

Lazio Igt “Stradabianca” 2015 - Colacicchi

Lazio Igt “Stradabianca” 2015 – Colacicchi. Da diversi anni la famiglia Trimani ha preso la guida della storica cantina di Anagni. Questo è un uvaggio bianco (Malvasia Puntinata, Passerina, Bellone) affinato in acciaio e poi a lungo in bottiglia. Giallo intenso, lievemente aromatico al naso, dal sorso fragrante, beverino, fresco e sapido. Vino sincero e molto versatile negli abbinamenti. Notevole anche il Collepero 2013, stesse uve da un impianto più vecchio; qui il mosto subisce una breve macerazione sulle bucce che dona complessità e struttura.

Lombardia
Cantina Dirupi, Valtellina (SO)

Cantina Dirupi, Valtellina (SO)

Valtellina Superiore DOCG Riserva Dirupi 2014 – Dirupi (100% Nebbiolo). Uve delle sottozone Sassella (70%) e Valgella (30%, con leggero appassimento). Matura in botti grandi di rovere per 24 mesi e 12 mesi in bottiglia. Naso molto intrigante, leggermente balsamico, sentori di fiori rossi, lamponi, ciliegia, speziato. Al gusto corrispondenza aromatica di spezie, piccante, con tannini vibranti e una acidità che dona freschezza al vino; ne risulta un sorso molto vivo, complesso, che “impegna” il palato.

ArPePe, Valtellina (SO)

ArPePe, Valtellina (SO)

Valtellina Superiore DOCG Grumello Rocca De Piro 2015 – ArPePe (100% Nebbiolo). Matura 18 mesi in botti grandi di rovere e castagno, poi cemento e bottiglia. Profumi eleganti di fiori rossi (Viola) e di lamponi e ciliegia. Al palato risulta fresco e sapido, con tannini molto fini e fitti. Un vino che fa della leggerezza ed eleganza i suoi punti di forza.

Piemonte
CASCINA I CARPINI, frazione San Lorenzo Pozzol Groppo (AL)
Colli Tortonesi Doc Timorasso “Rugiada del mattino” 2016 – I Carpini. Prodotto dalle uve selezionate dal cru aziendale Eleonora, con Timorasso in larga prevalenza e un piccolo saldo di Cortese e Favorita (e pochissimi ceppi di Moscato e Malvasia). Leggera surmaturazione degli acini, poi vendemmiati e fermentati tutti insieme: il risultato è un vino teso, sfaccettato, di lunga gittata, con un naso per ora timido (fiori, frutta gialla, lievi note sassose) e un palato sapido e minerale, di buona struttura, avvolgente ed equilibrato.

Puglia
Agricola Pietraventosa, Gioia del Colle (BA)

Murgia Igt “Ossimoro” 2015 - Pietraventosa

Murgia Igt “Ossimoro” 2015 – Pietraventosa. Un puledro di razza domato da una grande mano in vigna e in cantina. Connubio insolito tra Primitivo e saldo di Aglianico (25%), ha l’energia travolgente dei migliori vini del sud, con profumi di bacche scure, ginepro, grafite e iodio; in bocca la carica fruttata è ben bilanciata dalla struttura e da un tannino maturo e non invasivo. Insomma, ha grinta ma si beve bene e lascia in persistenza un’intrigante coda salina.

Toscana
Podere Bellosguardo, Pratovecchio Stia (AR)

Pied Franc” Toscana IGT 2014 - Podere Bellosguardo

“Pied Franc” Toscana IGT 2014 – Podere Bellosguardo (80% Sangiovese – 20% Syrah). Ottenuto da viti ultracentenarie , affinato in barrique di secondo passaggio per circa 18 mesi. Dopo aver assaggiato anche i pur ottimi Syrah aziendali , questo vino – in formato magnum – mostra già al naso un’impronta completamente diversa, di tipo borgognona: profumi piuttosto intensi e fini di gelso rosso, ribes e frutta sotto spirito; al palato si presenta con apparente leggerezza ma molto complesso, ricco di sapori, con corrispondenza di piccoli frutti rossi, tannini molto delicati in piena armonia con gli altri aromi del vino.

Azienda Istine, Radda in Chianti (SI)

Chianti classico Docg 2015 – Istine. Naso molto integro con viola, agrumi, frutti rossi e neri; il sorso è vivace e ricco di polpa succosa, articolato, più spigliato rispetto ad altri Sangiovese di Radda. Ottima anche la prova del Vigna Cavarchione, che trasmette tutta l’eleganza del terroir di Gaiole.

Veneto
Cantina Prà, Monteforte d’Alpone (VR)

Soave Classico Docg “Staforte” 2016 - Prà.

Soave Classico Docg “Staforte” 2016 – Prà. Vero artigiano del Soave, che ha difeso il buon nome della denominazione in questi anni difficili. Naso molto fine, con fiori bianchi, limone, mela, pera e una lontana eco di idrocarburi; beva scorrevole, compulsiva, dal corpo pieno, bilanciato da un’acidità rinfrescante; lunga chiusura sapida e appagante, che invoglia a un nuovo sorso.

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