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"Era Uva" a Roma: una selezione di vini naturali di altissimo livello

Si è svolto a Roma  presso il Rose Garden Palace  “Era Uva”  evento su vini biologici, biodinamici e naturali selezionati da AltroVino.

 

Una selezione di ben 33 vignaioli provenienti dalle diverse regioni italiane, che hanno saputo interpretare al meglio il territorio dove vivono grazie ai loro vini.

I  produttori presenti ci hanno ben impressionato per i prodotti presentati evidenziando che se ben si lavora in vigna e in cantina, con metodologie che abbiano rispetto del territorio, i vini che ne scaturiscono saranno di qualità  elevata.

Pertanto vi riportiamo una nostra selezione che contiene delle belle conferme ed alcune interessanti scoperte.

COSI' COME' 2017

COSI’ COME’ 2017

Iniziamo con:  IGP Puglia – COSI’ COME’ 2017  – Valentina Passalacqua, Un orange wine da uve Falanghina, 4 giorni di macerazione sulle bucce, che sembrano essere il tempo giusto per dare a questo vino il giusto spessore. Si presenta con profumi di frutta bianca matura accattivanti e l’assaggio è ancor più convincente, con acidità e sapidità ben sorrette da una nota tannica mai invasiva. Intrigante il finale di agrume e mandorla.

Donna Orgilla 2017

Donna Orgilla 2017

Offida Pecorino DOCG – Donna Orgilla 2017  – Fiorano, una conferma per questo vino che anno dopo anno sa sempre farsi sempre apprezzare, bergamotto e camomilla ci introducono ad un sorso sapido e minerale, con una nota di agrume lunghissima.

Starderi 2015

Barbaresco Starderi 2015

Barbaresco DOCG – Starderi 2015 – Icardi, un’interpretazione di grande spessore per questo Barbaresco che si presenta  con profumi di sottobosco e viola, a seguire note di cioccolato e tabacco che ben si integrano ad una spezia dolce. L’assaggio ci conferma la qualità di questo vino dinamico, elegante con uno lungo finale di sottobosco.

Rosso di Montalcino 2017

Rosso di Montalcino 2017

Essere tra i primi ad assaggiare un vino di una nuova annata è sempre una bella esperienza, e se poi questo vino ci fa intravedere le sue grandi potenzialità, la gioia è doppia. Parlo del Rosso di Montalcino 2017 – La Magia, imbottigliato alcuni giorni prima di questo evento, che mostra da subito la sua freschezza, dinamicità e un frutto croccante che si fa largo tra note speziate e agrumate. Aspettiamolo ancora un po’ e le soddisfazioni che darà saranno sorprendenti.

Fumin DOP 2016

Valle d’Aosta DOP Fumin 2016

Una grande scoperta è sicuramente l’azienda Valdostana Le Clocher. Scegliere tra i vini presentati  diventa veramente difficile, così menzioniamo il Petit Arvine 2017 dove agrume, sapidità e mineralità divengono  punti cardine di un bellissimo assaggio. Passiamo al Pinot Nero 2016 , una bellissima interpretazione di questo vitigno, con una beva elegante e dinamica ed un’ottima sapidità. Per ultimo, un vino tipico di questa regione, il Fumin 2016,  ancora molto giovane, ma che sa già esprimere le sue notevoli potenzialità: frutti di bosco, chiodi di garofano e fiori, anticipano un connubio tra sapidità e mineralità che ne esalta la piacevolezza. Un finale di frutto rosso maturo, lunghissimo, completa il già ricco quadro organolettico.

Appunto 2015

Merlot Appunto 2015

Spostiamoci in Toscana, dove merita una menzione il Merlot  Appunto 2015 – IGT Toscana dell’azienda Pieve De’ Pitti. Le note fumé si accompagnano a spezia, tabacco e sottobosco e una bella acidità sostiene il sorso dinamico ed elegante. Bello l’interminabile finale su ricordi di frutti rossi.

Sui Lieviti

Sui Lieviti

I vini umbri (di Montefalco) di Moretti Omero non ci deludono mai. Questa volta vi parliamo di Sui Lieviti uno spumante metodo ancestrale non filtrato. Grechetto (60%) – Trebbiano Toscano (30%)  – Malvasia (10%)  ne costituiscono la base. Quattro mesi sui lieviti per ottenere una bolla intrigante dove miele, frutta bianca e anice ci anticipano un assaggio fresco e lungo.

Taurasi Fren 2013

Taurasi Fren 2013

Finiamo con il Taurasi Fren 2013 di Stefania Barbot, un riassaggio che conferma il premio che assegnammo per l’edizione 2018 della guida i Vini dell’Espresso (ultima guida dei Vini dell’Espresso ad uscire separatamente sa quella dei Ristoranti). Succosità, freschezza e sapidità si uniscono a materia e lunghezza gustativa. Il sorso è avvolgente e dinamico e molto piacevole è il finale di macchia mediterranea.

 

 

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Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.

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