Su questa testata abbiamo diverse volte parlato dell’alto livello della ristorazione e dell’offerta gastronomica dell’Isola di Ponza. Abbiamo infatti già messo in evidenza la bravura di Gino Pesce e della moglie Patrizia Ronca del ristorante stellato Acqua Pazza (link) e del “ricercatore” e creativo Oreste Romagnolo dell’Oresteria (link). Per chiudere il trittico dei migliori ristoranti dell’isola manca solo, last but non least, EEA.
EEA, è il nome dell’isola di Ponza, indicato nell’Odissea come dimora della maga Circe, a sua volta tratto da Eos, l’aurora.
Il Ristorante è stato fondato da nonno Temistocle nel 1951, nello stesso luogo dove una volta risiedevano gli esiliati politici. Oggi c’è una terrazza bellissima con vista a 180 gradi sul Porto.
La gestione della sala e della cucina spettano al titolare Davide de Luca.
In cucina la mano è leggera e sicura e le preparazioni sono per la stragrande maggioranza convincenti ed equilibrate.
Ecco un’idea di alcuni piatti che potete trovare:
Polpo su fondo marino
Pesce Bandiera con mousse di ricotta e pomodori secchi
Gamberi rossi panati con salsa di avocado
Alici marinate con crostino al pomodoro
Risotto seppie ed asparagi
Ravioloni di gamberi con zucchine
Zuppetta di pesce su salsa di pomodoro allo zenzero
La zuppetta è imperdibile perchè concentra tutti i sapori del mare di Ponza in maniera straordinaria.
Semifreddo allo zenzero con cuore ai frutti di bosco e scaglie di cioccolato bianco
Davide de Luca in cucina
Veniamo al capitolo vini. Come promesso (abbiamo promesso di pubblicare, laddove possibile, le carte dei vini dei ristoranti di cui parliamo) e rimanendo fedeli al nome della nostra testata, pubblichiamo anche la carta dei vini di EEA: Carta Vini EEA (fare un click sul link)
Ottima la selezione dei vini che spaziano su tutta l’Italia con qualche divagazione estera. Buona la scelta dei distillati.
Ristorante EEA
Corso Umberto I
04027 Ponza (LT)
tel. 0771 80100
Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.
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