Drink Pink in Sicily – Spumanti rosé e street food

Gli spumanti, soprattutto quelli rosati possono spesso essere abbinati con successo anche con pietanze a base di carne. Al Drink Pink in Sicily in una masterclass abbiamo assaggiato quattro spumanti, con un ultimo a sorpresa, che hanno accompagnato a loro volta cinque piatti per valutare gli abbinamenti. Gli spumanti degustati sono stati Euphorya di Casa Grazia, Murgo Brut Rosé di Murgo, Mon Pit di Cantine Russo, Cristo di Campobello Metodo Classico Extra Brut Rosato di Cristo di Campobello. I piatti: Insalata di polpo con sedano croccante e olive taggiasche, Insalata di calamari e sedano rapa, Tartare di tonno rosso, Sarda alla beccafico incontro fra Catania e Palermo, Polpettina di alici e finocchietto selvatico. Sapori diversi, consistenze diverse, sia per i piatti che per gli spumanti.

Escludendo l’Euphorya, che è un Metodo Charmat, gli altri spumanti vengono ottenuti tramite Metodo Classico, Vitigni: Frappato per l’Euphorya, Nerello Mascalese per il Murgo Brut Rosé, Nerello Mascalese (80%) e Nerello Cappuccio (20%) per il Mon Pit, Nero d’Avola per il Cristo di Campobello. Nell’abbinamento tra Insalata di polpo con sedano croccante e olive taggiasche e l’Euphorya, i profumi di fragola e di confetto in parte sovrastavano il sapore delicato del polpo. Cosa che invece non è successa con il Cristo di Campobello Metodo Classico. Il bouquet più delicato, con note lievi di more e con sentori di crosta di pane ed una freschezza delicata hanno trovato una migliore corresponsione con l’Insalata di polpo e sono riusciti a contrastare ed allo stesso tempo ad abbinarsi alle olive taggiasche. L’affinamento sui lieviti di 36 mesi,  dà al Cristo di Campobello Metodo Classico una struttura che gli permette di accompagnare pietanze anche più complesse. L’abbinamento fra la Tartare di tonno rosso ed il Mon Pit, ha fatto emergere una buona corrispondenza. I profumi più decisi, con note di liquirizia e lieve cenni fumé e ricordi di canditi,  hanno trovato un buon gregario nel sapore marcato del tonno.  Il Murgo Brut Rosè con la sua verticalità e con note di frutta esotica ed un finale sapido, si è ben sposato con la Sarda alla beccafico. La permanenza sui lieviti varia dai 30 ai 36 mesi. Sulla Polpettina di alici e finocchietto hanno trovato una buona corrispondenza con il Mon Pit, il Brut Rosè di Murgo ed in parte anche con Euphorya di Casa Grazia.
Ultimo spumante in degustazione l’Almerita Rosé di Tasca d’Almerita, ottenuto da Pinot Nero, spumantizzazione effettuata con Metodo Classico e con permanenza sui lieviti per 36 mesi. Uno spumante duttile e polivalente, che con i suoi profumi ben calibrati e con una freschezza che è la sua carta vincente, è stato lo spumante che è riuscito ad avere un abbinamento ottimale per certi piatti, buono per altri, ma che come si suol dire ha figurato come jolly per trovare la quadratura del cerchio e per dimostrare come lo spumante, possa essere la soluzione per abbinamenti ad un numero di pietanze veramente notevole.