A volte capita di sentirsi importanti anche tra le pagine frenetiche della vita di un degustatore. Ebbene sì, questo è proprio uno di quei momenti dove il lavoro svolto finora con impegno ed onestà intellettuale viene ripagato. Ottima e gradita, dunque, l’attenzione e l’ospitalità offerta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – presidente Andrea Rossi – ad un gruppo di sei autori di Vinodabere, nell’ordine: il Direttore Maurizio Valeriani, Paolo Frugoni, Luca Matarazzo, Gianmarco Nulli Gennari, Gianni Travaglini, Paolo Valentini. Un ringraziamento particolare va a Silvia Loriga, Alessandro Maurilli e allo staff del Consorzio. Il fine utile è stato quello di assaggiare, nella splendida cornice della Fortezza del borgo medievale, alcuni campioni della nuova annata del Rosso di Montepulciano in uscita ed il consolidamento di molte scelte già testate durante la scorsa Anteprima per quanto concerne il Vino Nobile di Montepulciano, la sua Riserva e Selezione.
Per quanto riguarda il Rosso di Montepulciano abbiamo ricavato l’impressione di una generale suadenza nella 2020, non ritrovata ancora nella 2021 a tratti troppo densa e materica. Non ci stupisce visto l’andamento climatico delle annate certamente a beneficio della prima rispetto alla seconda in riguardo a succosità ed eleganza.
La 2019 del Vino Nobile appare “snella” nell’accezione propria del termine. Meno muscolare, più levigata nell’espressione tannica del Sangiovese anche al netto delle varie sottozone ormai in pole position per il via libero definitivo al progetto Pievi.
Intrigante la 2018 immediata ed equilibrata tra potenza e frutto maturo. In taluni casi abbiamo rivisto quei sapori d’antan che hanno sempre attirato pareri positivi da parte nostra. Forse un ultimo sussulto prima che tutto cambi, prima che l’identità dei vini di queste terre assuma quella connotazione modernista attuata da rapide e consunte estrazioni a privilegiare il piacere di beva senza note verdi od amaricanti. Tipicità o new age? Lo capiremo solo col tempo. Per intanto ecco le indicazioni dei nostri miglior assaggi suddivisi per categoria di riferimento.
Migliori Rosso di Montepulciano in ordine di preferenza
Rosso di Montepulciano Linea Redi 2020 – Vecchia Cantina di Montepulciano: Autentico campione per materia e profondità.
Rosso di Montepulciano 2019 – Godiolo: Tra agrumi e salinità di meglio non si poteva scegliere.
Rosso di Montepulciano 2021 – Dei: il manuale del Sangiovese fatto a dovere dovrebbe avere lui come incipit.
Rosso di Montepulciano 2019 – Avignonesi: tanto succo in un finale avvolgente e iodato.
Rosso di Montepulciano 2020 – Fattoria Svetoni: Ottima progressione salmastra. Dinamico.
Migliori Vino Nobile di Montepulciano in ordine di preferenza
Vino Nobile di Montepulciano 2018 – Bindella: verso l’infinito ed oltre. Agrumi rossi come non ci fosse un domani.
Vino Nobile di Montepulciano 2018 – Contucci: grande equilibrio nelle sue componenti.
Vino Nobile di Montepulciano 2019 – Dei: spezia scura e ciliegia ancora succosa come marchi di fabbrica.
Vino Nobile di Montepulciano 2018 – Avignonesi: allungo finale di arancia sanguinella spettacolare.
Vino Nobile di Montepulciano 2018 – Barbanera: austero all’inizio, prende forma tra nuance di bosco e sottobosco.
Vino Nobile di Montepulciano Linea Redi 2018 – Vecchia Cantina di Montepulciano: balsamicità quanto basta per un vino dall’ottima compostezza.
Vino Nobile di Montepulciano 2018 – Le Bertille: succo di ribes, polvere di pepe e salgemma la ricetta per un prodotto di carattere.
Vino Nobile di Montepulciano Pasiteo 2018 – Fassati: la profondità è nulla senza persistenza. Gradevole.
Migliori Vino Nobile di Montepulciano Selezione e Riserva in ordine di preferenza
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Il Saggio 2013 – Antico Colle: progredisce senza un attimo di tregua verso marasche e mineralità appaganti.
Vino Nobile di Montepulciano Selezione Le Caggiole 2018 – Poliziano: un po’ calorico, ma avvolgente nei tannini.
Vino Nobile di Montepulciano Selezione Salco 2017 – Salcheto: ancora caldo, nascosto da una fitta freschezza di amarene.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016 – Le Bertille: buono il succo, elegante e privo di asperità.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2017 – Fattoria della Talosa: non giganteggia, ma gestisce bene la parte astringente, miscelandola ad agrumi gialli
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Mahti 2018 – Cantina Chiacchiera: denso, scuro e da macchia mediterranea.
Vino Nobile di Montepulciano Selezione Gersemi 2016 – Fassati: finezze di frutta matura, spezie bianche e tabacco.
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