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Cocktail ispirati al cinema: drink ALEBRIJE (film “Coco”) di Antonio De Meo

Continuiamo il nostro viaggio tra i cocktail ispirati al cinema.

Stavolta vi parliamo del DRINK: ALEBRIJE


(ispirato al film “
Coco”, di Lee Unkrich e Adrian Molina, 2017)
BARMAN: Antonio De Meo, barmanager del Ristorante Liòn di Roma

INGREDIENTI:

5 cl Tequila Villa Lobos
20 cl Mistrà Pallini
2 cl succo di limone
1,5 cl sciroppo al peperoncino
3 gr lecitina di soia

Bicchiere: Tumbler basso con ghiaccio


Garnish: alghe essiccate

PREPARAZIONE:
Preparare l’aria di Mistrà con 20 cl di liquore e 3 grammi di lecitina di soia mescolando con un minipimer e creando la spuma. Versare tutti gli ingredienti nello shaker, agitare vigorosamente e filtrare il tutto nel bicchiere precedentemente raffreddato e colmo di ghiaccio. Con l’aiuto di un barspoon adagiare l’aria di Mistrà sulla superficie del drink e decorare con le alghe essiccate.

ISPIRAZIONE:
L’ispirazione viene dal film d’animazione Disney “Coco”, la storia di Miguel, un ragazzino messicano amante della musica, che trova la netta disapprovazione della propria famiglia da quando la sua trisavola Mama Imelda è stata abbandonata dal marito musicista. L’unica persona che condivide la passione di Miguel è la bisnonna Coco. Durante la celebrazione del “Dìa De Muertos”, Miguel entra in contatto con il mondo degli spiriti, accompagnato dal suo Alebrije (Spirito Guida) Dante, un cane nudo messicano, e dopo varie peripezie riuscirà finalmente a scoprire il vero valore della famiglia e a coronare il suo sogno di diventare un musicista. Il cocktail vuole essere una celebrazione dell’usanza messicana del “Dìa De Muertos”, una ricorrenza particolare che rappresenta l’unione tra il mondo terreno e quello degli spiriti. Durante la festività si è soliti preparare delle “Ofrenda” per i cari che tornano dal mondo ultraterreno, facendo molta attenzione a rappresentare i 4 elementi naturali: Aria (rappresentata dall’aria di Mistrà Pallini), Acqua (le alghe essiccate), Terra (Tequila Villa Lobos) e Fuoco (sciroppo al peperoncino).

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Scritto da

Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.

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