CASA VINICOLA ERRICO è un’azienda con un passato di tradizione, ma anche dinamica e moderna, che ha dato seguito e consolidato attività agricole contadine nate con le generazioni precedenti e sfociate nella commercializzazione nel 2003 delle prime bottiglie con il marchio della cantina. Nel 1940 Vincenzo Errico, nonno degli attuali conduttori, commercializzava uve e cereali in quel di Cerignola in provincia di Foggia; il figlio Giuseppe ed oggi i nipoti (figli di Giuseppe) Vincenzo, Antonella e Tea Errico hanno continuato e sviluppato il percorso da lui iniziato.
Vincenzo è l’amministratore delegato, Tea segue il commerciale e tutti i passaggi dei controlli della qualità mentre Antonella si occupa degli acquisti. Insieme gestiscono una azienda con 13 ettari di vigneti di proprietà in un’area –Capitanata, corrispondente all’incirca all’antica Daunia, nelle propaggini più a sud del Tavoliere delle Puglie – che costituisce la culla dei tre vitigni che hanno reso celebre questa regione, in Italia e nel mondo: Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia.
La famiglia Errico ha contribuito negli ultimi due decenni alla riscoperta di questi vitigni, con investimenti e coltivazioni accurate che hanno consentito di ottenere vini in purezza di elevata qualità ed eleganza. L’azienda vinicola è in grado di soddisfare le più svariate esigenze di operatori e consumatori, con una grande distribuzione che abbraccia i canali GDO, DO e Horeca, sia conto terzi che a marchio privato, a livello nazionale ed internazionale. Attualmente la maggior parte della produzione si rivolge al mercato domestico ma le esportazioni sono in crescita in Europa, Asia e America.
La proprietà aziendale si estende su un’area di 24000 mq, che oltre ai 13 ettari di vigne ed alla cantina vera e propria, comprende laboratori di ricerca e una moderna linea di confezionamento e distribuzione, il tutto supervisionato dall’enologo Marcello Di Conza. Ricerca e moderne tecniche di vinificazione contribuiscono alla qualità dei nostri vini, afferma Vincenzo Errico e, pur focalizzati sulla promozione dei vitigni autoctoni, la gamma dei vini aziendali comprende più di 20 referenze diverse, che annoverano al loro interno anche vini basati su uve internazionali come Chardonnay, Merlot e Syrah e altri vitigni italiani.
Nel 2020 è stata lanciata sul mercato la nuova linea ‘Tenute Villa dei Pini’ che con le sue etichette celebra i valori più autentici e tradizionali della cantina.
Abbiamo avuto l’occasione di degustare quattro vini delle ultime annate della linea ‘Tenute Villa dei Pini’, che vi andiamo a descrivere.
Iniziamo dal Nero di Troia “Primo Giuseppe” che è uno dei vini bandiera dell’azienda. Il Nero di Troia, detto anche Uva di Troia, ha origini che si perdono nella leggenda: gli esuli fuggiti dalla mitica città di Troia in Asia Minore dopo la sua distruzione sarebbero infatti sbarcati sulle rive del fiume Ofanto, sulla piana del Tavoliere, guidati dell’eroe greco Diomede, rifondando la città in provincia di Foggia e portando con sé il vitigno. Una varietà robusta, resistente alla siccità ed abbastanza produttiva che oggi rappresenta il terzo vitigno a bacca nera più diffuso della regione, ricoprendo un’area di circa 2.500 ettari, dopo il Primitivo e il Negroamaro.
IGP Puglia Nero di Troia “Primo Giuseppe” 2017 – alcol 14%. Il vino affina 3 mesi in acciaio, fa un passaggio in barriques e poi va in bottiglia. Il suo nome è un tributo al patriarca della Famiglia Errico, papà Giuseppe. Colore rosso rubino limpido. Profumi intensi di frutti di bosco, prugna, fungo e nuances di viola seguiti da note speziate, sbuffi ematici e di leggera tostatura. Nel palato è potente, secco, i tannini sono fitti e setosi, acidità spiccata e alcol sono bilanciati da ricordi di frutti di bosco scuri che completano una beva saporita, piuttosto elegante e di media persistenza.
IGP Puglia Nero di Troia Rosato “Donna Diana” 2021 – alcol 12,7%. Dopo una pressatura soffice, le uve subiscono una breve macerazione e separazione dal mosto che viene fatto fermentare a temperatura controllata. Segue un affinamento in bottiglia. Dal colore a buccia di cipolla, brillante, ha sentori fruttati di fragola e melograno, accompagnati da sensazioni iodate e floreali. Al gusto è salino, con un sottofondo di frutta rossa dolce; l’acidità contribuisce ad una beva facile e scorrevole.
IGP Puglia Fiano “Gaia” 2021– alcol 12%. Il vino fermenta e affina in acciaio dove rimane 4 mesi sui lieviti. Dal colore paglierino con riflessi verdolini, al naso emergono profumi agrumati (limone) e di fiori freschi (camomilla, sambuco) con una scia di erbe aromatiche e spezie. In bocca ha buona persistenza, con ricordi di frutta bianca fresca.
IGP Puglia Chardonnay “Donna Lidia” 2021- alcol 12,8%. Il vino fermenta e affina in acciaio dove rimane 4 mesi. Il suo nome è un tributo alla matriarca della Famiglia Errico, mamma Lidia. Di colore giallo paglierino, ha profumi intensi e delicati di fiori bianchi ed erbe di campo, con spiccate note di frutta matura (pera, ananas) e vaniglia. Nel palato è ricco, di buona complessità e persistenza, con un’acidità bilanciata da aromi di frutta bianca dolce e matura.
Casa Vinicola Errico Srl
via Gronchi, Zona Industriale
71042 Cerignola, Foggia, Italia
Tel: (+39) 0885 411 909
E-mail: info@vinicolaerrico.it
Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.
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