Si profetizza un 2025 di novità per Campari.
Per gli amanti del Whisky scozzese la notizia è sconvolgentemente positiva: la Davide Campari-Milano N.V, società italiana con sede legale ad Amsterdam, e quella operativa e fiscale a Sesto San Giovanni, fra i leader mondiali del settore delle bevande alcoliche, ha nominato il suo nuovo amministratore delegato.
Prende il posto lasciato libero lo scorso settembre, un tantino a sorpresa invero, da Matteo Fantacchiotti, da 5 anni ai vertici di Campari e 5 mesi al comando.
Il nuovo a.d. è Simon Hunt grande esperto di Gin e Tequila ma soprattutto di Whisky scozzese, e sarà operativo dopo la ratifica assembleare di gennaio.
Simon Hunt ha iniziato la sua carriera nel colosso mondiale di Diageo per poi trascorrere 14 anni in William Grant & Sons. Tanto per dare un’idea le due aziende assieme posseggono 34 delle 147 distillerie attualmente operative in Scozia.
Il dirigente ha dichiarato di “aver sempre nutrito grande stima per Campari Group per la sua storia unica, il solido portafoglio di brand iconici, la cultura aziendale, la continua sovraperformance e l’eccezionale storia di crescita”.
E allora ricordiamoli quali sono i brand in portafoglio di Campari al momento, in rigoroso ordine alfabetico:
Aperol, Appleton Estate, Averna, Bisquit, Braulio, Bulldog, Cinzano, Courvoisier, Crodino, Cynar, Dreher Espolòn, Forty Creek, Glen Grant, Grand Marnier, Lallier, La Mauny, Old Smuggler, Ouzo 12, Riccadonna, Trois Rivières, Wild Turkey, Zedda Piras.
Siamo quasi certi che qualcosa di nuovo si aggiungerà e parlerà la lingua d’oltre il Vallo di Adriano.