Una sfida e un omaggio alle sue 4 donne, quella che Lucia Letrari ha intrapreso con il +4 Brut Rosé Riserva Trento DOC .
Lucia Letrari
Una sfida al 976 Riserva del Fondatore, nato da un idea del papà, per mostrare a sé e al mondo di saper ottenere il “suo grande spumante“. Per questo l’idea di creare uno spumante che da subito parlasse al femminile e la scelta del rosè sembra esserne il simbolo giusto.
Dai 78 ai 84 mesi sui lieviti per ricercare sentori e sfaccettature di un grande spumante. Destinato a sfidare il tempo oltre il lecito, in annate particolari (2007), per ricercare quel particolare che possa regalare emozioni a chi lo assaggerà. Proprio per questo Lucia ha deciso di imbottigliarlo, oggi, esclusivamente in Magnum per assecondare la sua richiesta di evolvere lasciandolo così riposare in cantina il tempo necessario per trovare il massimo splendore.
Durante Life of Wine abbiamo avuto la possibilità di fare degli assaggi ci permettono di asserire che Lucia è riuscita a vincere la sua sfida.
Il suo Pinot Nero, vinificato con un leggero contatto sulle bucce, insieme allo Chardonnay consentono a questo Trento DOC di raggiungere un elevato grado di equilibrio e morbidezza che lo rendono intrigante e allo stesso affascinante.
Ma parliamo dei vini che abbiamo assaggiato:
+4 Brut Rosé Riserva 2010
Partiamo dall’annata 2010 che appare di grande freschezza, con una nota tannica ancora percettibile. Un finale di fragola ben si coniuga a note speziate.
Con l’annata 2009 il nostro viaggio continua e ricchezza e complessità ben si accompagnano a dinamicità e mineralità.
+4 Brut Rosé Riserva 2007
Con l’assaggio dell’annata 2008 la bellissima evoluzione di questa bollicina diviene una certezza. Fragola e ciliegia si coniugano a freschezza e sapidità ed un tannino ancora ben presente aumenta la piacevolezza di questo assaggio. Ci sembra, nel nostro ideale cammino, di essere quasi arrivati alla vetta.
Ma con la 2007 quando eravamo ormai certi di aver scalato il monte e prossimi a godere della nostra fatica ci accorgiamo, con grande stupore, di ripiombare giù alle pendici della montagna. Ma consci che il nuovo percorso che ci accingiamo a fare sarà ricco di sorprese perché arricchiti dall’esperienza fatta negli anni ma ben supportati da energie inaspettate.
Così si mostra a noi questo Trento DOC Brut Rosè Riserva, con una dinamicità sorprendente accompagnata da ricchezza e complessità, e da un finale avvolgente di fragoline e ciliegie.
A questo punto riusciamo a capire le parole iniziali di Lucia, del perché voleva non commercializzare più questa annata e imbottigliarla esclusivamente in Magnum, per lasciarla riposare in cantina ad aspettare di raggiungere quello splendore che solo a pochi è concesso, di cui Lucia sembra avere la piena consapevolezza.