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Alto Adige – Straordinaria la vendemmia 2021: nel calice frutto, eleganza ed equilibrio

5.000 viticoltori, 200 cantine per circa 5.500 ettari in un territorio unico con vigneti che spaziano dai 200 ai 1.000 metri sul livello del mare
Un territorio ai confini con Austria e Svizzera situato fra le guglie più ardite e il paesaggio mediterraneo, l’Alto Adige è terra cosmopolita e innamorata della propria storia e delle proprie tradizioni. Tradizioni che hanno portato, nelle diverse sfumature che qui convivono, a rendere questo angolo d’Italia tanto stimolante e unico nel suo genere anche per la viticoltura italiana con una vocazione naturale e millenaria a produrre vini.


Vignaioli indipendenti, cooperative e cantine, da decenni raggiungono grandi risultati anche grazie al contributo, da sempre tutelato e salvaguardato, che proviene da piccole strutture a conduzione familiare.

Qui 5.000 viticoltori danno vita a quasi 3000 aziende del vino che si prendono cura di 5.500 ettari di vigneto valorizzandolo in ogni suo aspetto: dalle varietà autoctone agli internazionali, dalla collina alla montagna senza dimenticare l’enoturismo (la regione è considerata tra le mete più gettonate del panorama nazionale).

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I vini, a trazione prevalentemente bianchista, sono eleganti e longevi e sono rinomati anche negli ambienti dell’enologia mondiale.
Dalla straordinaria annata 2021, com’è stata definita, sono nati grandi vini che raccontano il meglio della regione: “L’annata 2021–racconta Eduard Bernhart, Direttore del Consorzio Vini Alto Adige- ha tratto sicuramente molti benefici da una vendemmia che si è svolta più tardi rispetto agli anni passati e in condizioni meteorologiche ottimali. Le uve sono maturate alla perfezione, e grazie alle sensibili escursioni termiche fra il giorno e la notte, hanno sviluppato forti note aromatiche. Grazie al bel tempo di fine estate i viticoltori altoatesini sono riusciti a raccogliere uve molto sane e di qualità eccellente, il risultato è un’annata straordinaria per i vini bianchi, e da buona a ottima per i rossi.”
Avendo portato in cantina uve molto sane, con buoni gradi zuccherini e di acidità, le aziende altoatesine prevedono che il 2021 possa rivelarsi un’annata di qualità superiore alla media per i vini bianchi dell’Alto Adige: Chardonnay, Sauvignon blanc e Pinot bianco spiccano per morbidezza mentre il Gewürztraminer sembra convincere di più quando le uve impiegate provengono da vigneti a resa più bassa. Per i vitigni a bacca rossa il quadro ha tinte più variegate: la Schiava con rese più basse crea eccellenti presupposti così come lo straordinario Pinot Nero. Merlot e Cabernet sono figli di un’ottima vendemmia mentre per il Lagrein non è la migliore annata paragonata ad altre ma le aspettative comunque non deludono.
I vini degustati
Si tratta di sei espressioni diverse dell’Alto Adige che ancora una volta si conferma tra le migliori espressioni bianchiste del panorama vinicolo italiano. Per completezza di informazione, i sei vini della degustazione (tutte di diverse varietà), erano:


CANTINA GIRLAN – Sauvignon Indra 2021, profumi di classici fiori bianchi ed erbe, albicocca e agrumi con una piacevole acidità. Tanta freschezza nel calice.
CANTINA TERLANO – Chardonnay 2021, frutta esotica, melone ma anche fiori gialli al naso. Sette mesi sui lieviti fini in fusti d’acciaio regalano morbidezza e armonia all’assaggio.
ELENA WALCHGewürztraminer Concerto Grosso 2021, tipiche note aromatiche al naso che invitano all’assaggio dove si rivela in tutta la sua maestosità. Di grande piacevolezza e dotato di una buona struttura.
CANTINA VALLE ISARCO – VALLE ISARCO SYLVANER 2021, sentori minerali e di erbe fresche al naso, il sorso è secco e fresco con una persistente aromaticità.
SAN MICHAEL APPIANO – Pinot Bianco Schulthauser 2021, un must dell’Alto Adige. Bouquet di frutta matura e fiori gialli, al gusto è equilibrato e invitante
CANTINA BOLZANO- S. Maddalena HUCK AM BACH 2021, Schiava e un po’ di Lagrein,
l’unico rosso della batteria. Fiori e frutti rossi al naso, al sorso è vellutato con tannini leggiadri

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Scritto da

Nato in Toscana e cresciuto in Sicilia, dove vivo. Ho iniziato a scrivere quasi per caso, poi anche qualche libro sul rapporto tra mafie e chiesa. Promuovo il Turismo Esperienziale in Sicilia e mi occupo di comunicazione digitale. Scrivo di vino, di cibo e delle cose belle che mi circondano

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