Il 2019, per gli amanti del buon vino, si è aperto nel migliore dei modi e in uno dei posti più belli: Wine&Siena Capolavori del Gusto, svoltasi, come di consueto, l’ultimo weekend di Gennaio.
La manifestazione, giunta già alla sua quarta edizione, ha visto la presenza di oltre 150 produttori da ben 19 regioni italiane per un totale di più di 500 vini da poter degustare. Si sa che superato lo scoglio dei 3 anni le relazioni vanno migliorando ed è esattamente quello che è accaduto nella relazione tra il patron del Merano Wine Festival e la città di Siena. L’edizione appena terminata è stata la conferma dell’idea di riportare la città di Siena al centro del panorama vitivinicolo mondiale come merita. Vi ricordiamo infatti che l’Ente Mostra Vini, più conosciuta come Enoteca Italiana, ha avuto in questa città i suoi natali nel lontano 1933 e che anche la prima mostra dei vini italiani si è svolta nella città Toscana. La storia di Siena è legata indissolubilmente con il vino di eccellenza, la provincia annovera ben 5 Docg e molte altre Doc. Visti questi presupposti, l’idea di Helmuth Kocher di voler far diventare Siena una capitale del vino italiano ci è sembrata assolutamente ragionevole, e poi diciamocelo, quanto è bella questa città?!
La quarta edizione ha dato la possibilità ai fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi in biglietti in tempo, di degustare i vini dei produttori selezionati dalla guida The WineHunter Award in scenari unici, suggestivi e di indiscusso valore culturale come La Rocca Salimbeni, storica sede della Banca Monte dei Paschi di Siena, il Salone delle Feste del Grand Hotel Continental ed il Palazzo Pubblico della città, con l’apertura della famosa Sala del Mappamondo.
La quarta edizione ha visto implementare l’offerta degli eventi legati non solo alla degustazione ed alla scoperta dei prodotti ma, nei due convegni, si sono affrontati anche argomenti cruciali per i produttori e gli addetti al settore, dove si sono analizzati gli impatti che i nuovi cambiamenti climatici stanno avendo sulla produzione e sulla sostenibilità e i nuovi orizzonti a cui il vino italiano si sta affacciando, come i mercati asiatici e le nuove rivoluzioni digitale e del vino biologico.
L’evento è stato arricchito dalle numerose Masterclass che hanno dato la possibilità ai partecipanti di degustare verticali di aziende come Salcheto, Marisa Cuomo, Castello di Albola e a quella tenuta dal Hemuth Kocher in persona sui Gewurztraminer altoatesini.
Ma non di solo vino si vive e quindi, come nella migliore tradizione dell’evento, sono stati numerosi i seminari gratuiti tenuti dalle associazioni di settore come quello sulla birra organizzato dalla UBD (Unione Degustatori Birra), quella sui distillati tenuta dall’Associazione Nazionale Degustatori di Grappe e Acqueviti (ANAG) e l’approfondimento sull’Olio Extra Vergine di Oliva tenuto dall’Associazione Italiana Conoscere l’Olio di Oliva (AICOO).
Tirando le somme il Wine&Siena si sta confermando come uno degli eventi più interessanti e ben organizzati del panorama italiano con un’offerta attrattiva completa e interessante per chiunque lavori o sia semplicemente appassionato al mondo del vino e degli alcolici. Ci congratuliamo con gli organizzatori, tutti, per l’eco nazionale ed internazionale che sta avendo la manifestazione riuscendo a richiamare anche figure istituzionali e di spicco del panorama vitivinicolo. Facciamo i nostri migliori auguri per una realtà che ci auguriamo cresca sempre di più e diventi un punto di riferimento fisso per appassionati, operatori e curiosi del vino, della bellezza, della storia e dell’arte.
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