E sono 10 gli anni che Edoardo Papa ha passato nel suo locale. Tante esperienze, tante emozioni che continuano a a susseguirsi nel tempo senza avere mai una fine.
Edoardo continua oggi, come allora, nella sua ricerca maniacale della materia prima, senza mai scendere a compromessi, ricercando in ognuno dei suoi piatti quel connubio tra armonia e sapori che sa trasmettere a chi si emoziona assaggiando.
Proprio per questo l’8 marzo 2009, in concomitanza della festa della donna, nasceva InFucina il ristorante che ama la pizza, e dopo 10 anni si è voluto festeggiare il primo traguardo che un ristoratore compie durante il suo percorso gastronomico rivolto al pubblico.
Edoardo ha voluto festeggiare il suo percorso oltre che con la moglie Emanuela, compagna sin dall’inizio di questa splendida avventura, con un amico e allo stesso tempo “collega” di un mondo che li vede da diversi anni primeggiare nella pizza di qualità a Roma, Giancarlo Casa della Gatta Mangiona.
Insieme ci hanno proposto un percorso gastronomico che ci ha mostrato le anime di entrambi, per molti versi simili e opposte allo stesso tempo, permettendoci di apprezzarne gli stili, che per quanto diversi eccellono nell’ambito della pizza di qualità.
Attraverso le pizze e le “sorprese” che ci sono state proposte (assaggi della cucina che da poco tempo è stata introdotta da InFucina) abbiamo potuto scoprire la vera anima di Edoardo che vede nella innovazione ed ecletticità, i punti di forza di ogni assaggio delle sue pizze Gourmet.
Iniziamo con illustrarvi con quali prelibatezze, Edoardo e Giancarlo, ci hanno deliziato per festeggiare al meglio questo speciale evento.
Si è iniziato con una battuta di gamberi di paranza, con composta di corniola selvatica, quenelle di robiola di capra e nocciola gentile romana tostata , di cui abbiamo apprezzato il contrasto tra la freschezza della corniola e la morbidezza della robiola.
A seguire gli assaggi delle pizze, Edoardo la propone guarnita con broccoletti naturali, ricotta di bufala dop e salsiccia di Cinta Senese bio, dove i fiocchi montati di ricotta riescono ad accompagnare in modo magistrale i sapori intensi dei broccoletti e della salsiccia, anche qui sapientemente giocando sul contrasto della grassezza della ricotta con lo speziato della cinta senese.
Subito dopo è sceso in campo Giancarlo che propone la pizza “Due Sicilie“ con guarnizione di pomodoro San Marzano, datterini scottati, olive itrane, capperi, filetti di acciughe spagnole, foglie di carciofi e origano pugliese, un’esaltazione dei gusti mediterranei su cui spiccavano i sapori delle olive e delle acciughe.
Fine primo tempo, Edoardo propone la sua seconda “sorpresa” un assaggio di risotto guarnito con burrata pugliese dop e pomodorini confit.
Continuamo con la seconda proposta da Giancarlo, ovvero una pizza marzolina con caciocavallo molisano, carciofi romaneschi saltati e veli di lardo picato re Norcino. Qui è la sapidità del caciocavallo a farla da padrone, mettendo leggermente in ombra i sapori del carciofo e del lardo.
Terminiamo con l’idea di dolce propostaci da Edoardo, una pizza che richiama cromaticamente il paese dei balocchi, una focaccia bianca guarnita di crema pasticcera al limone, pomodorini confit con miele di castagno, pistacchi tostati, zucchero a velo, julienne di basilico, scorzette di limone e Pepe del Nepal. Interessante il connubio tra le note dolci degli ingredienti abbinate alla croccantezza della pizza,veramente un bel modo di finire la degustazione.
Ma, come per ogni ricorrenza che si rispetti, non poteva mancare la torta che in questo caso non poteva che essere una Mimosa, per onorare la giornata dedicata all’altra metà del cielo. In questo caso Edoardo ci ha voluto stupire con un suo pandispagna magistrale in cui ha lussuosamente utilizzato un rum del 2000 come “bagna”, che ha dato all’assaggio un timbro ed una persistenza raramente riscontrabile nella pasticceria classica, anche di alto livello. Il rum è eccitante e sa farsi sentire senza mai disturbare le note dolci della chantilly.
La serata è stata anche l’occasione per conoscere un ingrediente fondamentale per la pizza di questi due maestri: l’olio extravergine. Fornitrice di questo “oro verde”, che ha caratterizzato la serata, è stata Irene Guidobaldi, dell’azienda olearia Flaminio (www.olioflaminio.it), che in base alle pizze proposte, le ha impreziosite con due dei suoi quattro prodotti di Olio DOP proveniente da Trevi (PG), il Delicato e Fruttato.
Altra menzione particolare, che ha arricchito la mirabolante cena dei due chef, è stato il connubio con due dei Cocktail, di fattura manuale, imbottigliati dalla Keynco (keynco.it), azienda artigianale romana fondata da Valeria Sebastiani e Giada Panella. Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare ed accompagnare il pasto con un Cocktail di pregiatissima e ricercata fattura creato dall’unione di vermouth e bitter il cui nome è Torino-Milano, oltre che ad una rigorosa produzione di Gin Martini e di Martinez, padre del Gin Martini, in cui si trova oltre al Gin ed al Martini, una aggiunta di Marasca e di China. Prossimamente troveremo tempi e modi per trattare con l’appropriato spazio che meritano, questa piccola e coraggiosa farm.
Abbiamo assististito emozionati allo spegnimento della candelina, felici di aver festeggiato questo anniversario con Edoardo, Emanuela e Giancarlo.
Per le foto si ringrazia Andea Federici www.andreafedericiphoto.com
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