C’è una nuova drink list in città, visionaria, avveniristica, seminale che ha matrici filosofiche, spirituali, metafisiche.
Cito testualmente il manifesto descritto nel prezioso booklet in cartonato rigido viola che consta di 60 pagine, degno di una bacheca museale d’arte grafica contemporanea:
“Substract” è una fusione tra substrate (substrato) e substracted (sottratto): il fondamento invisibile e l’arte della rimozione. Esprime una filosofia in cui il “meno” non è vuoto, ma rivelazione. Sottrarre significa togliere la superficie, spogliare il rumore, permettere alla frequenza nascosta di emergere. È il silenzio che amplifica il suono, l’assenza che rivela l’essenza. Nel mondo di Flux, Substract è il ritmo invisibile sotto la forma visibile – la corrente minimalista che trasporta la risonanza più profonda.
In principio fu il suono, un’eco primordiale che diede origine al cosmo e a tutte le sue forme. Come la vibrazione di una corda tesa che si propaga nell’infinito, tutto nell’universo è definito da una frequenza – un ritmo invisibile che lega l’essere alla trama dell’esistenza. Le frequenze non appartengono solo alla fisica o alla musica: permeano ogni aspetto della realtà. Ogni particella danza con un ritmo unico, ogni atomo pulsa con un’armonia silenziosa. Anche noi, esseri di carne e spirito, siamo tessuti di vibrazioni: il battito del cuore, il respiro, i pensieri.
Così, l’universo canta – una sinfonia cosmica che unisce il movimento delle stelle all’anima umana. Tutto è energia, tutto è vibrazione. La vita stessa è arte dell’accordatura: sintonizzarsi con frequenze più alte – amore, gratitudine, passione – ci avvicina alla nostra essenza.
E così come l’universo danza sulle sue frequenze, anche l’arte della mixology risuona con l’armonia di essenze e distillati. Ogni cocktail è un’onda di sapori intrecciati, una sinfonia liquida in cui ogni ingrediente vibra con una nota unica, rivelando emozioni inaspettate. In ogni sorso si cela un’eco vibrante – un riflesso liquido dell’anima che celebra il fluire della vita.
Flux è il coronamento di una idea di lunga data di Patrick Pistolesi, patron del luogo dove è in essere, e che ha trovato oggi l’energia di svilupparsi.
Con Flux la fruizione liquida diviene più fluida.
Flux è il futuro, lo è adesso, in anticipo sui tempi al Drink Kong.
Radicati nella nostra presenza corporea, certi delle sole dimensioni che conosciamo, lacunosi nel percepire l’invisibile, non ci accorgiamo che siamo trasparenti e costantemente attraversati da flussi e impercettibili onde sonore.
L’intreccio si sviluppa in quello dei sapori e dà vita a questa carta dove elementi apparentemente divergenti fra loro trovano una sinestesia.
Flux drink list si compone di tre capitoli concettuali.
Fundamental Source
(tutta la vibrazione comincia dalla quiete, nella semplicità si trova la fonte)
si compone di 9 drink:
500 HERO (Disaronno/rabarbaro/irish whiskey/ananas/agave)
SINTESI (Woodford Reserve bourbon/Amaro Santoni/frutto della passione/miele allo zafferano)
VORTEX (Jack Daniel’s Bonded Rye whiskey/Savoia Americano/fichi/cacao amaro/Mancino secco)
SYNCHRONIZE (Engine Gin/Urka Bianco Vermouth/bitter bianco/ibisco/cardamomo nero)
DANCING WITH THE GIANTS (Macallan 12yo Double cask/sherry Amontillado/fichi/succo d’acero)
SHIBUI (Eminente ron/Three Cents Fig Leaf soda/versucco/succo d’acero/noce moscata)
HUSH (Herradura tequila blanco/Tassoni bitter/Tassoni ginger ale/cordiale Kong/pesca)
KRYPTON (Tanqueray 0.0/cordiale Kong/leftover Midori) Zero alcohol
SHŌGUN (Martini Vermouth rosso/Martini Riserva bitter/albicocca/sesamo nero)
Harmonic Modulation
(dove la tradizione incontra la risonanza. La tradizione si modula in innovazione)
si compone di 9 drink:
INTERLUDE (Nordés 0.0/Tassoni ginger ale/salvia/pompemo/amaro salato) Zero alcohol
TYRELL (Venturo aperitivo mediterraneo/mela verde/ mirtillo)
IN(PEACH)MENT (Casamigos tequila blanco/pesca/basilico)
GLITCH (Haku vodka/mirtillo/cioccolata bianca/Savoia Americano)
CANOVA (Roku gin/timo/rosmarino/basilico/olive nere)
SUBLIME (Altamura vodka/fragole/vermouth rosa/pomodoro/ jalapeño rosso)
SHIZUKU (Etsu gin/yuzu/pandano/pepe di Sichuan/lemongrass/noce di cocco)
ETHEREAL (Diplomático Planas rum/cordiale Komg/yuzu/Muju Jasmine/mango)
HUSTLER (Whistle Pig 10yo Rye whiskey/Gran Riserva Vermouth rosso/Nespresso/latte di noce di cocco/Pisco/Dom Bénédictine/versucco)
Trascendent Crossover
(oltre il visto, nell’inaudito. Due onde si incontrano. È nata una nuova frequenza.)
si compone di 11 drink:
OBLIVIUM (Bulldog gin/Aperol/mango/legno Palo Santo/mix di spezie)
CYPHER (Boatyard Double gin/funghi porcini/lampone)
UTHOPIA (Zacapa 23 ron/Tia Maria/banana/tonka/nocciola/nitro)
YUGEN (Hibiki Harmony japanese whisky/paprika/mirin/papaya/salasa di soia bianca/sherry Fino)
BE(E)TRUE(T) (Silent Pool gin/zenzero/senape acida/latte alla barbabietola)
EVO(LUTIVE) (Chinggis Khan vodka/Altos tequila/olio extra vergine di oliva/olive taggiasche/vaniglia)
GAIJIN (Nikka Coffey Grain whisky/miso/ananas/crema + latte)
ZIGGY STARDUST (Patrón Silver tequila/Saint Germain/ravanello/umami/affumicato)
FEAR & LOATHING IN OAXACA (Expolòn tequila blanco/mezcal/Midori ridistillato/cordiale Kong/jalapeño verde/frutto della passione/Midori leftover)
HAVOC (Vida mezcal/mora/porro/erba cipollina)
KONG ISLAND 2.0 (Volcan De Mi Tierra tequila blanco/Etneum gin/Oolong tea al latte/white cola/Co2)
Sono in totale 29 drink, per tutti i gusti, anche zero alcol.
Ne ho assaggiati alcuni dei quali non svelerò nulla, perché l’esperienza va compiuta, nel senso pieno del termine, sul posto.
Una menzione speciale è dovuta ad Alessandro Gianvenuti e al suo Studio Lord Z, il quale dopo aver assaggiato tutti i drink in lista, al pari di un Morricone che visiona in precedenza il film per comporre una riuscita colonna sonora, attraverso le frequenze percepite, interne ed esterne, ha concepito e realizzato l’art working ispirato ai flussi grafici di una parte della musica Idm (intelligence dance music); simbolicamente gli consegniamo anche il Gran Premio della Giuria per la selezione della track list sonora da affiancare alla drink list liquida, che affonda le mani soprattutto nel catalogo elettronico degli autori della Warp music, con artisti quali Plaid, Boards of Canada, Future Sound of London, Jon Hopkins…
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
Pino Perrone, classe 1964, è un sommelier specializzatosi nel whisky, in particolar modo lo scotch, passione che coltiva da 30 anni. Di pari passo è fortemente interessato ad altre forme d'arti più convenzionali (il whisky come il vino lo sono) quali letteratura, cinema e musica. È giudice internazionale in due concorsi che riguardano i distillati, lo Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles, e l'International Sugarcane Spirits Awards che si svolge interamente in via telematica. Nel 2016 assieme a Emiko Kaji e Charles Schumann è stato giudice a Roma nella finale europea del Nikka Perfect Serve. Per dieci anni è stato uno degli organizzatori del Roma Whisky Festival, ed è autore di numerosi articoli per varie riviste del settore, docente di corsi sul whisky e relatore di centinaia di degustazioni. Ha curato editorialmente tre libri sul distillato di cereali: le versioni italiane di "Whisky" e "Iconic Whisky" di Cyrille Mald, pubblicate da L'Ippocampo, e il libro a quattordici mani intitolato "Il Whisky nel Mondo" per la Readrink.
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