Le Donne della Birra per la prima volta al Vinitaly l’8 aprile e in partnership con Rastal: dai Sorsi Perfetti alle Pinte Consapevoli

È un orgoglio per quel settore produttivo che è stato interpretato sempre come troppo maschile o misogino e che raccoglie proseliti “a suon di luppolo e malto” e dallo scorso 8 marzo anche con la prima Birra Collaborativa in rosa nazionale sul mercato e con cui si è scelto di celebrare la Giornata Internazionale della Donna: “HOPAZIA”. L’Associazione Le Donne della Birra annuncia la partecipazione al Vinitaly 2025 (articolato dal 6 al 9 aprile a Verona), il prossimo martedì 8 aprile, con una serie di eventi esclusivi e con la partnership di Rastal Italia, azienda leader per il vetro e la decorazione.

La squadra “Le Donne della Birra” è un movimento sorto nel 2015 a Genova come associazione culturale per volontà di tre professioniste impegnate nel ramo brassicolo ed è presieduta da Federica Felice.

Valorizzare il ruolo della donna in ambito birrario e diffondere e migliorare la conoscenza e la cultura della birra di qualità confluiscono nella mission. Dal 2023, è una Aps cioè Associazione di Promozione Sociale che si avvale di oltre un centinaio di iscritte ed iscritti appartenenti sia al variopinto universo dei fruitori entusiasti della birra sia a quello professionale su tutto il territorio del Belpaese. La rappresentanza più nutrita si trova da nord Italia fino al territorio delle Marche, attraverso la delegazione di Ambasciatrici e Ambasciatori che organizzano eventi locali e tengono i contatti con i soci ed estendendosi dalla produzione di materie prime fino al consumo della birra.

L’accordo tra l’Associazione Le Donne della Birra e Rastal prevede, oltre alla esecuzione di un simbolico bicchiere (il celebrato Teku) con il marchio dell’Associazione, la preparazione di appuntamenti in grado di sviluppare la competenza professionale delle socie degustatrici e biersommelière e arricchire le esperienze di degustazioni tradizionali o sinestesiche manifestate da Le Donne della Birra. L’Associazione ha creato dei format degustativi unici come Sorsi diVersi (birra & brani letterari di importanti autrici), Le Donne hanno Stoffa (birra & tessuti) e Pinte Consapevoli (consumo responsabile del prodotto), che prossimamente verranno integrati da novità assolute.

MARTEDI 8 Aprile 2025 – presso stand RASTAL Pad. F Stand B10

• ore 11.00 – SORSI PERFETTI: OGNI BIRRA AL POSTO GIUSTO – L’importanza del bicchiere nella degustazione della birra

Relatrice Chiara Rubinato, beer sommelière e docente di analisi sensoriale

Birre offerte dalla socia Gemma Cruciani di Birrificio La Dama

• ore 13.00 – IGA: LA BIRRA CHE SA DI VENDEMMIA – Degustazione di birre IGA

Relatrice Stefania Raspa, Wine & Beer sommelier, WSET Level 2 Award in Beer

Birre:

Il Mastio – Real IGA – Gose Italian Grape Ale con mosto di uve Montepulciano

Gilac – Divina con mosto di uve moscato

Mastri Birrai Umbri – Evoca – IGA spumantizzata con mosto di uve Sagrantino passite

• ore 16.00 – PINTE CONSAPEVOLI: IL DECALOGO DEL BERE MEGLIO

Relatrice Michela Cimatoribus, sommelière, degustatrice UBT, consigliera Le Donne della Birra

Cascina Don Guanella+Associazione Le Donne della Birra – Birra Hopazia (Session IPA)

Birra Salento – Coffri (Stout analcolica con infusione di caffè)

Qubeer – Dino Sour (Sour beer rosa dedicata all’Associazione Le Donne della Birra)

La partecipazione agli eventi è aperta alla stampa, previo accredito presso:

-Michela Cimatoribus – comunicazione@ledonnedellabirra.it

-Mara Ferri – mara.ferri@rastal.it

L’Associazione sarà ospite anche del Tasting Room Excellent Beers Pad. I, dove si svolgerà l’8 aprile alle 14.30 una presentazione del decalogo “Pinte Consapevoli” con Michela Cimatoribus, che condurrà contestualmente una degustazione di tre birre, in collaborazione con Associazione Degustatori Birra:

–             Cascina Don Guanella+Associazione Le Donne della Birra – Birra Hopazia (Session IPA)

–             Meckatzer – Weiss-Gold Alkoholfrei (analcolica)

–             Birrone – TBC

La partecipazione è libera senza iscrizione. Posti limitati.

Nel 2020, Le Donne della Birra hanno generato “Birra prêt-à- manger”, e-book realizzato in collaborazione con Libricette.eu, la prima libreria web rivolta ai ricettari da cucina (25 birrifici, 25 birre e 25 ricette esclusive). Si tratta di una preziosa raccolta di ricette inedite progettata da una delle socie e fondatrice di Libricette.eu Paola Uberti, per promuovere la conoscenza della birra e, in particolare, favorire il suo utilizzo in cucina e in tavola. La coordinatrice ha messo insieme non solo alcune blogger italiane che amano il mondo brassicolo ma anche le creature di malto e luppolo, di cui ognuna è diventata l’ingrediente di un’originale pietanza da libro web.

Le protagoniste di quest’avventura digitale sono diverse birre prodotte da alcuni birrifici legati ad alcune nostre associate del 2020: Birrificio 5+; Barba d’Oro; Birra del Parco; Birrificio dell’Etna; Birra Carrù; Cittavecchia; Dulac; La Spezia Brewing Company; Garlatti Costa; Gloria Mundi; Gravità Zero; Hop Us Est; Ibeer; Il Gaggiolino; Birrificio Isola; Birra La Dama; Birra Lara; La Taverna del Vara; Low Land Brewery; Birrificio Picara; Pitanbeer; Birra Rhodense; Birra Turris; Birrificio Zago; Enoteche Squillari.

Nel 2021 in sinergia con la piattaforma Formalimenti, è stata aperta l’Accademia de Le Donne della Birra con un programma formativo online con corsi on demand e webinar. Tre anni dopo, sono state proposte le nuove edizioni dei corsi in forma autonoma come programma di raccolta fondi dedicati alla Convention Le Donne della Birra pensata per il 2025.

I corsi sono indirizzati ad un pubblico ampio: dagli appassionati ai professionisti del settore.

Le docenti e i docenti fanno tutte/i parte dell’Associazione e si occupano di birra nella loro attività professionale: sono birraie, publicans, degustatrici, comunicatrici di birra, giornaliste. Non mancheranno anche esperti esterni per percorsi monografici tecnici.

Sottolineando invece il progetto della prima Birra Collaborativa al femminile, Hopazia è stata elaborata a Valmadrera (in provincia di Lecco) con 12 associate e il birrificio Cascina don Guanella che, sotto la spinta dell’instancabile Marco Corti e la supervisione di Manolo Lia, birraio in cascina, si sono riuniti lo scorso gennaio per la cotta.

Si approda alle nozze di due elementi: “hop” che in inglese significa luppolo, caratterizzante di tutte le birre e in primis delle Ipa, e “Ipazia” che era una studiosa di antichità e incarnava la libertà di pensiero. I fanatici cristiani la giustiziarono perché Ipazia era una scienziata “scomoda”, conoscendo ed insegnando astronomia, matematica e scienze e quindi accusata di essere una strega.