Gli amanti del vino e, soprattutto gli appassionati del Pinot Nero nell’interpretazione italiana, non restano di certo indifferenti quando si parla di Mazzon, piccola frazione del comune di Egna, nella parte più meridionale della provincia autonoma di Bolzano, che in un certo qual modo può essere considerata il vero e proprio regno del vitigno borgognone per eccellenza, il più nobile, elegante ed allo stesso tempo il più difficile da interpretare.
Ed è proprio in questa porzione di territorio, proprio sopra il paese di Egna, che si trova Brunnenhof, azienda dalla lunga e secolare tradizione vitivinicola, guidata dal 1999 da Johanna e Kurt Rottensteiner. «Il maso della fontana» dalla traduzione tedesca, si caratterizza per le sue vigne che si estendono tra i 280 e i 450 metri di altezza, sui terreni morenici calcarei a valle e, sabbiosi e argillosi sui pendii, fra sole pomeridiano e notti fresche accarezzate dall’Ora, il vento del Garda. In questi luoghi, di sera, la temperatura si abbassa velocemente provocando così, nell’arco della stessa giornata, notevoli escursioni termiche che favoriscono una maturazione graduale delle uve, capaci di conferire ai vini che ne sono espressione, profili aromatici eleganti, intensi e di buona acidità.
Dal 2011 i vigneti aziendali sono allevati secondo rigorose linee guida, con il massimo rispetto dell’ecosistema, senza alcun utilizzo di erbicidi, insetticidi e con sola concimazione organica. In cantina vige il rispetto per il frutto e la sua potenzialità espressiva, senza l’utilizzo di pratiche invasive, con l’intento di ottenere vini liberi di evolvere valorizzando le peculiarità delle uve.
Non solo Pinot Nero, nei circa sette ettari aziendali, dislocati tra le due piccole frazioni di Mazzon e Villa, ma anche Gewürztraminer, Chardonnay, Lagrein, Moscato Giallo e Incrocio Manzoni per un panorama di etichette prodotte in piccola quantità, ognuna delle quali è ottenuta da vinificazioni in purezza, in modo da esaltare le potenzialità di ogni cultivar.
Nel corso dell’evento «L’Italia del Pinot Nero», organizzato dalla testata giornalistica Vinodabere, abbiamo incontrato Johann, giovane appartenente alla nuova generazione della famiglia, che con tanta passione ci ha condotto in un piacevole viaggio virtuale e gustativo tra i filari di Mazzon, ponendo in primo piano l’assaggio delle due etichette di Pinot Nero.
Queste le nostre impressioni.
Pinot Nero Johann – Brunnenhof 2022
Ottenuto da uve provenienti in parte da Mazzon, raccolte da vigne giovani, fermentate in grandi botti di legno, può essere inteso come l’interpretazione più immediata del Pinot Nero aziendale. Al naso è estremamente accattivante grazie ad una spiccata percezione di sentori di piccoli frutti rossi, ciliegie, spezie dolci, in una cornice di piacevole espressione minerale. In bocca svela vigore e freschezza ed una vellutata morbidezza in un connubio armonico ed equilibrato che connota il sorso per l’apprezzata bevibilità. Tannini fini ed eleganti. Lungo il finale su ritorni fruttati.
Pinot Nero Riserva 2020 Mazzon Brunnenhof
Semplicemente sorprendente questo assaggio ottenuto da uve selezionate manualmente e fermentate in grandi botti di legno con due settimane di contatto con il pigiato. Una piccola parte delle uve non viene diraspata.
Il vino viene affinato in una botte di rovere da 500 litri per un anno e poi in una grande botte di rovere per otto-dieci mesi. Dopo essere stato imbottigliato riposa in cantina per un ulteriore anno prima della vendita.
Grande complessità olfattiva cadenzata da note di more, prugne, frutti di bosco, liquirizia e spezie. L’assaggio è appagante, succoso, di lunga progressione e di armoniosa eleganza, mostrando grande struttura, vellutata morbidezza, tannini gentili ed un interminabile finale su rimandi di frutta dolce. Invita più volte al riassaggio.
Un vero e proprio fuoriclasse che conferma la Standing Ovation della Guida ai Migliori Pinot Nero d’Italia 2024 di Vinodabere.
Anche le restanti etichette aziendali proposte da Johann (Incrocio Manzoni Eva 2023, Chardonnay Muhlanger 2022 e Lagrein Muhlanger 2021), ci hanno particolarmente convinto per pulizia, intensità, profondità gustativa ed un’innata capacità di leggere il territorio.
Brunnenhof Mazzon
Famiglia Johanna e Kurt Rottensteiner
I-39044 Egna/Mazzon (BZ)
+39 333 32 281 68
“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.
Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia