I vini dell’Etna hanno raggiunto una grande popolarità tanto da riuscire a diventare un’attrazione per l’enoturistismo. Il perchè di tanto successo è da attribuire a diversi motivi. Intanto il Nerello Mascalese ed il Pinot Noir si assomigliano per l’eleganza, poi molto spesso si associa Il Nerello Mascalese al Nebbiolo, dato che entrambi i vitigni hanno tannini di grande spessore e danno vini di grande finezza. In ultimo l’Etna è una vera e propria risorsa, tramite i meravigliosi paesaggi che vanno dal mare fino alle parti più vicine alla cima del vulcano, che per buona parte dell’anno è innevata. Da tutto questo i vini dell’Etna sia i rossi che i bianchi ne hanno tratto un grande vantaggio, oltre alla qualità, che con il tempo è andata sempre a migliorare. A tal proposito durante il Catania Wine Fest si è tenuta una Masterclass con l’assaggio di ben undici Etna Rosso dei vari versanti che ricadono all’interno del territorio della D. O. C. Etna (Castglione di Sicilia, Milo, Viagrande, Trecastagni e Santa Maria di Licodia, i paesi dei versanti Nord, Est e Sud), al fine di fare un confronto ed evidenziare come fra un versante ed un altro i vini riescano ad avere delle differenziazioni. Erano presenti tutti i proprietari o i collaboratori delle cantine che hanno partecipato alla Masterclass.
Gina Russo in qualità di neo presidente della Strada del Vino dell’Etna ha presentato la degustazione esaltando le possibilità offerte dalla ferrovia Circumetnea che offre un servizio per arrivare fino a Randazzo, con visita di cantine che aderiscono all’iniziativa. Questi i produttori che hanno partecipato alla Masterclass: Cantine Nicosia, Terra Costantino, Barone di Villagrande, Azienda Agricola Falcone, Tenute Mannino di Plachi, Gumina, Cantine Russo, Tornatore, Tenuta di Fessina, I Custodi delle Vigne dell’Etna, Fischetti. Ogni Etna Rosso ha evidenziato oltre alle caratteristiche essenziali del vitigno principale (nel disciplinare dell’Etna Rosso D. O. C. il Nerello Mascalese deve essere almeno 80%), le connotazioni geografiche che ogni versante etneo con i suoi micro – climi riesce a conferire.
Etna Rosso D. O. C. 2014
Territorio di Trecastagni, versante Est del vulcano. Olfattivamente vibrante. Si evince una sorta di croccantezza con sentori di frutta (ciliegia acerba) ed accenni di pietra focaia. Alla beva, la freschezza ha una sorta di esuberanza sulle altre componenti. Tannini un po’ corti.
de Aetna Rosso D. O. C. 2014
Ci si sposta nel territorio di Viagrande, sempre versante Est etneo ed ad un’altitudine inferiore rispetto ai vigneti precedenti. Ancora un po’ chiuso per gli aromi e profumi, per i quali serve qualche lasso di tempo per iniziare a venir fuori con sentori di pepe, humus ed accenni di polvere da sparo. Assaggiandolo si denota una buona struttura e si evince la mineralità. Un buon bilanciamento. Progressione discreta.
Etna Rosso D. O. C. – Contada Villagrande 2014
Il versante è quello orientale, Milo e l’altitudine è di oltre m. 800.00 s. l. m.. Profumi diretti che si aprono con il floreale per passare a piccoli frutti di bosco. La freschezza predomina sui tannini e sull’alcol. Un po’ corto. Il territorio di Milo (quello dove si produce l’Etna Bianco Superiore) probabilmente esprime meglio le sue caratteristiche nei vini bianchi.
Etna Rosso D. O. C. – Aitho 2014
Ci si sposta nel versante Sud, nel territorio di Santa Maria di Licodia. Le caratteristiche e le differenze si evincono maggiormente, sia dal fatto che le colate laviche sono di epoche differenti rispetto a quelle degli altri versanti, sia per il maggiore irraggiamento solare. Il bouquet è ampio e si apre con prugna e liquirizia, passando alla confettura ed alla pietra focaia. All’assaggio lascia una scia sapida ed ha un buon compromesso fra le componenti dure e quelle morbide. Di ottima materia, presenta con una buona progressione del sorso.
Etna Rosso D. O. C. 2014
I vigneti delle uve a bacca rossa dell’azienda si trovano a Castiglione di Sicilia, versante Nord – Nordest. Nota chinata e ciliegia acerba, anticipano un finale agrumato. Buon equilibrio e profondità.
Etna Rosso D. O. C. – Filici 2014
Versante Nord – Nordest, Castiglione di Sicilia è il territorio dove sono siti i vigneti. Roteando il calice si sente l’inchiostro di china, e frutta a bacca rossa con finale erbaceo. Armonico al sorso con un buon equilibrio fra le varie componenti. Lungo e con una buona progressione.
Etna Rosso D. O. C. – Contrada Crasà 2014
Il territorio è sempre quello di Castiglione di Sicilia. Lievi accenni di gomma arabica, carrubba e liquirizia, conclude con sentori di polvere da sparo. Sapido, fresco, di gran carattere. Beva agile e scattante. Buona progressione.
Etna Rosso D. O. C. – Trimarchisa 2014
I vigneti si trovano a Castiglione di Sicilia. Macchia mediterranea ed erbe officinali e toni di arancia sanguinella. Equilibrato all’assaggio e con un finale sapido. Piacevole al sorso. Persistenza buona.
Etna Rosso D. O. C. – Il Musmeci 2014
Versante Nord – Nordest, territorio di Castiglione di Sicilia. Il fruttato è il primo aroma che si percepisce, prosegue con il floreale e poi vengono fuori note di liquirizia e grafite. Sorso verticale e di grande freschezza. Anche avendo una spalla acida ancora fervida, riesce ad essere elegante alla beva. Buona la persistenza.
I Custodi delle Vigne dell’Etna
Etna Rosso D. O. C. – Pistus 2014
Castiglione di Sicilia. Avvicinando il calice si sente frutta surmatura, humus e liquirizia. Grande pienezza in bocca. Polposo e ricco alla beva, con le varie componenti che si amalgamano. Profondo e progressivo.
Etna Rosso D. O. C. – Muscamento 2014
Castiglione di Sicilia. In evidenza la componente floreale seguita da sentori di spezie dolci e pepe. Sorso verticale e di grande freschezza con un finale sapido. Progressione notevole con un ritorno sapido – marino.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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