Il 5 ottobre del 1962 fu proiettato per la prima volta nel Regno Unito il film Dr. No, che in Italia uscirà quattro mesi più tardi con il titolo di Agente 007 Licenza di uccidere.
Per celebrare i 60 anni del franchise più longevo e importante della storia del cinema, la celebre distilleria scozzese Macallan, grazie alla Master Whisky Maker Kirsteen Campbell, ha creato una serie di sei bottiglie, una per decade, con in etichetta di ciascuna dei disegni a fumetto ispirate ai film del decennio. Il titolo alcolico è di 43,7%, con il decimale scelto per omaggiare la cifra dell’agente segreto.
Il Macallan è in realtà una passione molto recente del James Bond cinematografico, comparendo soltanto in due occasioni: Skyfall del 2012, con un mitico 1962 per festeggiare i cinquanta anni, e Spectre del 2015, entrambi diretti da Sam Mendes, vale a dire il 23° e 24° film della serie.
Come a tanti è noto, le pellicole realizzate con 007 protagonista sono ben venticinque, molte di più delle opere scritte da Ian Fleming dalle quali la serie è tratta.
Dal 1952 al 1964, anno della sua morte, Fleming scrisse dodici romanzi con Bond in azione, oltre a tre romanzi brevi pubblicati postumi (Octopussy, The Living Daylights e The property of a lady), e cinque racconti usciti nel 1960 in forma di raccolta (From a view to a kill, For your eyes only, A quantum of Solace, Risico, The Hildebrand rarity). Ciò che il cinema ne ha fatto non è commentabile, raramente è stato fedele agli originali, spesso creando dei mischioni attingendo a più opere.
Dr. No è in realtà il sesto in ordine di scrittura, pubblicato nel 1958, quando i lettori erano già abituati alle vicissitudini dell’agente segreto.
Nelle opere di Fleming, Bond beve molti cocktail, soprattutto il suo celebre Martini Dry, con una scorza di limone. Agitato, non mescolato. Se la vodka è russa o polacca, meglio (così scrive proprio in Dr. No).
Circa il whisky è più amante del bourbon rispetto allo scotch, e in alcuni casi sono anche nominati i nomi dei brand, bevuti in purezza o più spesso diluiti per farne un whisky and soda.
Quale occasione migliore del sessantesimo anniversario si prospettava per menzionarli tutti?
Due sono i rappresentanti della Scozia :
HAIG & HAIG Blended Scotch Whisky, nelle versioni di Dimple (mercato interno) o Pinch (per gli americani), è il più frequente e lo troviamo citato in sei occasioni : Casino Royale, Live and Let Die, Moonraker, Goldfinger, On Her Majesty’s Secret Service, The Living Daylights.
BLACK & WHITE Blended Scotch Whisky, lo si beve in Moonraker.
Quattro provengono dagli Stati Uniti:
OLD GRAND-DAD Kentucky Straight Bourbon Whiskey, è presente sia in Live and Let Die che in Diamonds are Forever.
I. W. HARPER Kentucky Straight Bourbon Whiskey in On Her Majesty’s Secret Service.
JACK DANIEL’S Tennessee Whiskey in On Her Majesty’s Secret Service.
WALKER’S DE LUXE bourbon whiskey distillato dalla Canadian Club di Hiram Walker ma a Peoria in Illinois, in The Man with the Golden Gun.
Uno dal Canada:
CANADIAN CLUB Blended Rye Whiskey, in Dr. No.
E per concludere un whisky giapponese, per creare un whisky and soda:
SUNTORY WHITE LABEL Japanese whisky, in You Only Live Twice.
Del Macallan nessuna traccia perché nel periodo della scrittura non era ancora diffuso, e bisognerà attendere Mordecai Richler per trovarlo massicciamente citato in letteratura. Ma siamo certi che a uno come James Bond, impegnato a salvare il pianeta prima dalla Smersh e poi dalla Spectre, sarebbe piaciuto.
Pino Perrone, classe 1964, è un sommelier specializzatosi nel whisky, in particolar modo lo scotch, passione che coltiva da 30 anni. Di pari passo è fortemente interessato ad altre forme d'arti più convenzionali (il whisky come il vino lo sono) quali letteratura, cinema e musica. È giudice internazionale in due concorsi che riguardano i distillati, lo Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles, e l'International Sugarcane Spirits Awards che si svolge interamente in via telematica. Nel 2016 assieme a Emiko Kaji e Charles Schumann è stato giudice a Roma nella finale europea del Nikka Perfect Serve. Per dieci anni è stato uno degli organizzatori del Roma Whisky Festival, ed è autore di numerosi articoli per varie riviste del settore, docente di corsi sul whisky e relatore di centinaia di degustazioni. Ha curato editorialmente tre libri sul distillato di cereali: le versioni italiane di "Whisky" e "Iconic Whisky" di Cyrille Mald, pubblicate da L'Ippocampo, e il libro a quattordici mani intitolato "Il Whisky nel Mondo" per la Readrink.
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